THE JOURNEY: My WrestleMania week #71

La vita di ognuno di noi è basata su svariate tipologie di emozioni che si vivono in base a momenti e stati d'animo. Certe emozioni le possiamo tastare attraverso rapporti d'amicizia, relazioni sentimentali, la firma del tanto rincorso contratto lavorativo e altro, ma il più forte elemento emotivo è rappresentato dai viaggi che ognuno di noi sceglie di fare durante il proprio percorso su questa terra.


La ricerca di nuove culture, la possibilità di vedere nuovi paesi e ammirarne le sue famose strutture, i cibi, la moda e chi più ne ha più ne metta.
Ebbene, due settimane fa ho avuto la possibilità di intraprendere il viaggio migliore della mia vita tuffandomi in tutto e per tutto nella WrestleMania week.
Io sono Aldo Fiadone e questo è il racconto della mia WrestleMania Experience!


Come sempre, prima di entrare nel dettaglio, se avete dei consigli o delle critiche da muovermi, o se semplicemente volete scambiare qualche opinione, scrivetemi pure all'indirizzo [email protected]; sarà mio piacere leggere ogni vostra parola.


• LOADING PROCESS •
Tutto partì lo scorso novembre quando, in compagnia di Matteo Pagliarella e Andrea Di Simone, iniziammo a sondare il terreno riguardante la possibilità di vedere WrestleMania 35 dal vivo.
La meta (New Jersey/New York) era fin troppo allettante e i sacrifici economici da me effettuati negli ultimi tre anni mi permettevano di pensare seriamente alla cosa.
A dicembre, dopo gli importanti sviluppi creatisi nel mio luogo di lavoro (Fiat ndr), ho preso la decisione definitiva unendomi in via totale con gli altri ragazzi.
Iniziammo ad acquistare i primi biglietti degli show, viaggio, albergo e partì ufficialmente il conto alla rovescia.

• DAY ZERO & UNITED WE STAND •
Il 4 aprile 2019 è stato il giorno zero, quello della partenza dall'aeroporto di Roma Fiumicino con direzione New York Newark.
Atterriamo in serata (22:30 circa) e, dopo i doverosi controlli di sicurezza, raggiungiamo il nostro Meadlows View Hotel (caro Matteo, non so ancora pronunciarlo XD) per poi recarci presso il nostro primo show della settimana, Impact Wrestling: United We Stand.

Lo show partì proprio nel momento in cui atterrammo sul suolo americano (sensazione meravigliosa) e una volta giunti nel palazzetto, ahimè, perdemmo i primi due incontri tra cui l'Ultimate X match vinto da Johnny Impact.
Show complessivamente divertente dove abbiamo avuto l'occasione di gustarci un buon match valido per il titolo X-Division, un incontro al di sopra delle aspettative tra Tessa Blanchard vs Joey Ryan, e soprattutto un ottimo Monster's Ball match nella rivincita di Sami Callihan su Jimmy “F'N” Havoc. Main event interessante dove, nonostante l'età avanzata e qualche botch, il team composto da RVD e Sabu non ha di certo sfigurato davanti ai campioni di coppia della compagnia, i Lucha Bros (Pentagon Jr. & Fenix).
Parlando del lato umano, il nostro profilo da italiani si è subito fatto valere ritrovandoci (diversamente da quanto scritto sui nostri biglietti) a due passi dall'apron ring nonostante il sold out; scenario che ci ha permesso di avere fin da subito un “contatto” con gli atleti.

Il vero apice della serata? La bontà di Tommy Dreamer, i discorsi con Jessica Havoc sul match del suo compagno Sami e Jimmy Jacobs che presta il suo accendino ad Andrea.
Ecco di seguito alcune foto provenienti dallo show:

– All'interno del palazzetto con Matteo e Andrea

– Con il Presidente di Impact Wrestling, Ed Nordholm

– Con il Vice Presidente Esecutivo, Scott D'Amore

– Con il Vice Presidente Esecutivo, Don Callis

– Con “The Heart and Soul of ECW” Tommy Dreamer

– Con “The DRAW” Sami Callihan

– Con “The Whole F'N Show” Rob Van Dam

Senza cena, torniamo in hotel stanchi morti per riposare e prepararci alla nostra seconda (ma in verità la prima completa) giornata americana.

• FESTIVAL OF HONOR; WRESTLECON DAY ONE & NXT TAKEOVER NEW YORK •
Sveglia alle otto del mattino e si parte con il nostro uber in direzione Madison Square Garden.
Selfie di rito al quale si unirà anche un Ian Riccaboni “selvatico” incontrato per strada ed entriamo nel palazzetto più importante del mondo (brividi ogni volta che ci ripenso) per il meet & greet con il roster della Ring of Honor e le star della New Japan Pro Wrestling.
In verità il nostro biglietto d'ingresso, diversamente da quanto precedentemente riportato sul sito ufficiale della ROH, non ci concedeva foto o sessioni di meet & greet, bensì l'esclusivo ingresso al festival e l'accesso alla conferenza stampa di presentazione dello show.
La mia opportunità di fare una foto con Okada sfuma, ma riesco comunque ad accaparrarmi una picture con Jeff Cobb (che ho intervistato tre anni fa su questo sito in un articolo reperibile nella sezione TW X-Clusive), Vicky Haskins (la bellissima moglie di Mark), Joe Koff (il COO della ROH) e un interazione praticamente leggendaria con il mio pupillo ROH, Matt Taven.

Usciamo dal MSG e ci dirigiamo presso l'Hilton Hotel per il primo giorno di WrestleCon.
Quantità di superstar e leggende praticamente interminabile, ma la vera emozione è stata l'esserci ritrovati tra le mani la foto con “The Nature Boy” Ric Flair (che mi ha anche concesso il privilegio di avere il suo autografo sulla mia personale cintura NWA).
Dopo Flair, la mia migliore interazione della giornata è con Gail Kim (la mia lottatrice preferita di sempre) persona piacevole oltre che bellissima esteticamente, amichevole e molto comprensiva.

– Con “The Nature Boy”, due volte WWE Hall of Famer e 16 volte campione del mondo, Ric Flair

– Con Gail Kim

Conclusa la prima giornata di Con, andiamo in fila per il meet and greet con John Cena. Una coda interminabile, addirittura sotto la pioggia, con diverse persone che scelgono comunque di affrontare la cosa (anche un duo di italiani che ha sempre ammesso di odiare John definendolo l'anti wrestling se non addirittura la rovina di questo business. Viva la coerenza). Noi scegliamo invece un altro percorso, ovvero quello di cenare per poi andare nel Barclays Center e prepararci per Takeover.

Siamo a Brooklyn ed eccoci nel palazzetto pronti per gustarci il nostro secondo show della settimana.
Opener stupendo con la giusta conferma dei War Raiders, difesa praticamente perfetta per Velveteen Dream e vittoria in un match totalmente stile PROGRESS Wrestling di WALTER che si laurea nuovo NXT UK Champion.
Incontro femminile nella norma, ma la ciliegina sulla torta è proprio il main event che vede il beniamino del pubblico trionfare (anche con uscite dai pin esagerate) nonostante un Adam Cole davvero super.
L'abbraccio finale tra Ciampa e Gargano è la punta di diamante di uno dei migliori Takeover di sempre che accontenta ogni tipo di pubblico presente live e da casa.

Concluso il nostro secondo spettacolo, si torna in hotel per addormentarci col sorriso, ma anche con tanta stanchezza dopo i tanti km effettuati.

• WRESTLECON DAY 2 & ROH/NJPW G1 SUPERCARD •
Il primo sabato new yorkese della mia vita è rappresentato non solo da gratificanti giri nella grande mela, ma anche dalla seconda giornata di WrestleCon dove abbiamo continuato a spendere un patrimonio, ma portandoci a casa foto assieme a Shawn Michaels e Bret Hart, due delle più grandi leggende del business.

– Con Shawn Michaels

– Con “The Best There Is, The Best There Was and The Best There Ever Will Be”, “The Hitman”, Bret Hart

Segue una bellissima passeggiata nel Central Park dove realizzo di avere davanti agli occhi la statua di Balto che da bambino ammiravo a bocca aperta guardando il cartone del tanto amato cane-lupo.
Le 19:30 si avvicinano ed eccoci nuovamente nel Madison Square Garden per vedere quello che, dal mio punto di vista, è stato lo show migliore di tutta la settimana; il G1 Supercard!

Il faccia a faccia tra Jushin “Thunder” Liger e Great Muta, il momento shock con la vittoria di Zack Sabre Jr. ai danni di Hiroshi Tanahashi, la conferma di un importante push per Ibushi che sconfigge Naito (che ora vedo pronto per affrontare nuovamente Okada per il titolo mondiale) conquistando il titolo Intercontinentale, il debutto di Enzo e Cass che ho apprezzato molto, ma soprattutto il mio markout moment con la vittoria del titolo ROH di Matt Taven (visibile nel video sottostante) e infine il main event a 5 stelle tra Kazuchika Okada e Jay White dove il nipponico reclama a se l'IWGP World Heavyweight Championship.
Show praticamente perfetto e, come già detto, il migliore della settimana!

https://www.youtube.com/v/RoQNcEW6VtI

Terminato lo spettacolo, incontriamo Marco Bressanini (un mio personale amico) nel retro del Garden e con lui aspettiamo l'uscita di alcuni atleti per avere la possibilità di scattare qualche altra foto e ci riusciamo grazie alla disponibilità di Joey Mercury e Mandy Leon.

• SUNDAY WRESTLEMANIA AXXESS & WRESTLEMANIA •
La domenica di WrestleMania ha inizio alle 05:45 del mattino, ansia e adrenalina dovute alla convinzione di poter incontrare, da li a poche ore, quello che è da sempre il mio idolo, “The Icon” Sting.
La sessione domenicale dell'Axxess ha inizio alle otto, ma Sting arriva alle dieci e in quelle due ore la mia ansia non fa altro che salire, salire e salire.
Improvvisamente vedo Sting apparire sul ring del Worlds Collide (show che hanno registrato durante tutti i giorni degli Axxess), corro, lo seguo durante la sua camminata che lo riporta nel backstage, tento il selfie, ma non ci riesco e proprio a causa di questa mossa (giusta quanto stupida), non riuscirò neanche a stringergli la mano che mi aveva offerto.
Il sogno è infranto, mi sono sentito distrutto e ho seriamente pensato di aver fatto settemila chilometri a vuoto… poi, quando sembrava davvero finita, Sting appare nel panel dei meet & greet e come un pazzo corro verso quel panel scavalcando anche una buona fetta di fila (chiedo umilmente venia, ma solo chi mi conosce o chi era presente li poteva capire realmente le mie condizioni psicofisiche del momento).
CI SIAMO, ho l'icona davanti i miei occhi, ho una lettera pronta da fargli leggere, ma non ci riesco, voglio dirgli quelle parole e così faccio, inizio a commuovermi, lui lo nota e mi chiede il nome così da non lasciarmi tra le mani un semplice autografo, ma una firma con dedica.
Ci scattano la foto, sorrido (per quel che posso), mi riconsegnano il cellulare, stringo nuovamente la sua mano dicendogli apertamente “You representing everything for me and thank you, seriously thank you for everything you did in pro wrestling!”
Mi giro, ma l'emozione è davvero troppo forte, scoppio in una valla di lacrime che mi costringe ad allontanarmi dai miei amici (anche dagli altri compagni italiani Andrea Fossati, Gianluca Rizzuto e Marco Bertozzi che abbiamo incontrato proprio negli Axxess e durante altri show) così da sfogarmi in solitario in un angolo del capannone.
In quel preciso istante vengo contattato telefonicamente dal mio migliore amico (Luca Carbonaro, che ha anche fatto parte dello staff del nostro sito) con il quale condivido la stessa passione per Sting. Lui mi capisce e lui sa quello che sto provando e per tale motivo mi supporta come in pochi hanno sempre saputo fare.
Mattinata che quindi mi consegna una certezza, ovvero quella di aver realizzato il mio più importante sogno, quello che da piccoli mettiamo in un cassetto e speriamo di riesumare una volta adulti.
Grazie Sting, grazie davvero di esistere e grazie per ogni tuo gesto, ogni tuo passo, ogni Scorpion Deathlock o Scorpion Deathdrop che hai sferrato ai tuoi avversari, ogni tuo promo, grazie davvero per tutto. In parole povere, ti amo Sting!

Terminato l'Axxess, è il turno di WrestleMania che ci porta davanti l'immenso MetLife Stadium con un altro sogno intascato, quello di essere presenti nello show più importante al mondo del pro wrestling. È lo Showcase of Immortals e il 7 aprile 2019 gli IMMORTALI siamo stati noi!
Come ho già specificato nella live fatta sulla pagina Facebook del nostro sito, lo show non è stato un fiasco totale, alcuni colpacci come il ritorno di Hulk Hogan o l'opener si sono fatti sentire e dal vivo hanno regalato grandi emozioni. È anche vero che è mancata una gestione, o meglio, una costruzione degna che purtroppo ha “ucciso” gran parte dei match.
L'incontro della serata è senza alcun dubbio Kofi vs Daniel Bryan, ma il vero dispiacere è per il botch del main event, un dei tanti match che non è mai decollato definitivamente e che a mio modo di vedere è stato salvato dalla bravura e l'esperienza di Charlotte Flair che sa come gestire momenti importanti.
Il vero problema di WrestleMania 35? Troppe ore di show che ti portano ad essere quasi disinteressato anche davanti a scenari come il ritiro di Kurt Angle (non parlo di me, ma degli atteggiamenti che ho visto da parte di alcuni).
Torniamo in hotel alle tre di notte inoltrate, stanchi morti e convinti che il giorno successivo sarà un altro atto di guerra.

• MONDAY WRESTLEMANIA AXXESS & MONDAY NIGHT RAW •
Mattinata cadaverica, ma utile per realizzare l'obiettivo del nostro Andrea che vuole a tutti i costi incontrare il suo idolo, Shinsuke Nakamura.
Ci riusciamo e tra una nuova serie di lacrime di felicità e la rinnovata stanchezza, prenotiamo un nuovo uber per recarci in centro ultimando qualche giro turistico e poi nuovamente al Barclays Center per Monday Night RAW.

Cosa ci lascia il nostro primo RAW After Mania? Una puntata tremenda, dove l'unico elemento salvabile è la presenza di The Undertaker che interrompe l'ennesimo concerto di Elias.
“The Phenom” è un icona, il pubblico (io incluso) si è inchinato davanti alla sua possenza.

https://www.youtube.com/v/lX1QL568OUw

Episodio terminato e pronti via per l'ennesimo ritorno in albergo dove crolliamo all'istante a causa di questi due giorni letteralmente di fuoco.

• SMACKDOWN LIVE •
Questa volta niente sveglia, mi concedo quindi una lunga dormita e con Matteo mi preparo per nuovi giri perlustrativi della città e del quartiere cui abbiamo soggiornato (dove degustiamo la nostra prima pizza americana, nulla a che vedere con quella italiana, ma sicuramente mangiabile).
Un po' di shopping tra panni e souvenir ed eccoci nuovamente in hotel per riposarci ancora prima di dirigerci per l'ultima volta al Barclays per SDLive.

Arrivati davanti l'arena ci riuniamo con Andrea e dali in poi vedremo uno show sicuramente migliore di RAW, ma anche più confusionario del precedente. Fatto sta che dopo SmackDown, parte 205Live e ci curiamo di assicurarci dei nuovi posti lasciati abbandonati da coloro che non erano interessati allo show dei pesi leggeri. In parole povere ci siamo ritrovati a pochi passi dalle primissime file.
Questa mossa ci da l'opportunità di assistere più da vicino al bellissimo rematch titolato che Buddy Murphy e il nuovo campione, Tony Nese.

• LEAVING NEW YORK NEVER EASY •
Come pronunciato dalla canzone dei R.E.M. è realmente difficile lasciare una città come New York.
Io e Andrea accompagniamo Matteo nel Grand Central Terminal dal quale potrà raggiungere i suoi parenti. Successivamente ci vediamo per un ultima volta anche con l'altro trio italiano formato da Andrea, Gianluca e Marco; altri giri perlustrativi, chiacchiere varie e poi pullman che ci porta nell'aeroporto di Newark con partenza alle 23:30 americane.
Atterriamo in Italia (Roma Fiumicino ndr) alle 13:15 di giovedì 11 aprile 2019, saluto Andrea e prendo il mio Pronto Bus con direzione San Salvo (CH). Rientro nella mia dimora intorno alle 21:00 e, una volta messo piede in casa, realizzo per davvero che la settimana migliore della mia vita è terminata.

– Con i miei compagni di viaggio, Matteo Pagliarella e Andrea Di Simone

– Con i miei amici italiani con i quali ho avuto il piacere di condividere la nostra esperienza; Andrea Fossati, Gianluca Rizzuto e Marco Bertozzi

Ho portato con me sogni e speranze e sono riuscito a realizzare ognuno di questi elementi con sacrifici, dedizione e con quella passione che mi ha sempre caratterizzato (in particolare per questo sport d'intrattenimento).
Ringrazio la mia famiglia per gli insegnamenti di vita che mi hanno fornito fin dalla nascita, ringrazio il mio lavoro che mi ha permesso di conservare soldi che mi hanno portato a tutto questo, ringrazio il wrestling, chi me lo ha fatto scoprire (Sting), ringrazio ogni persona incontrata, ogni amico con cui ho condiviso questa esperienza, Andrea e Matteo per aver condiviso con me in prima persona questo viaggio, ringrazio ogni wrestler con il quale abbiamo interloquito in hotel, arena, palazzetti vari, axxess, m&g ecc.
Ringrazio infine me stesso per quello che sono e per averci messo il cuore e l'anima davanti a ciò che più amo, quel pro wrestling che c'è sempre stato quando non c'era mai nessuno.
I'M GRATEFUL!

“They hold me this, they hold me that… who is afraid of the big black bat?!”
Sting during his WCW run.
Ancora mille grazie icona della mia vita!

Have A Nice Day 🙂

Aldo Fiadone
Aldo Fiadonehttps://www.spreaker.com/show/pro-wrestling-culture_1
Newser ed editorialista per Tuttowrestling.com dal 2015; Founder e conduttore del podcast Pro Wrestling Culture; Dal 1999 amante di Sting e le sue gesta.
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