EPW Live @Cinecittà World: il report #63

Amiche ed amici di TuttoWrestling, oggi “The Myth” Michele M. Ippolito vi racconterà l'ultimo show della European Pro Wrestling… che si è tenuto pochi giorni fa presso il bel parco giochi alla periferie di Roma, Cinecittà World. Lo show ha avuto protagonisti di livello come gli ex campioni mondiali TNA Eddie Edwards e Nick “Magnus” Aldis, l'ex campione della X-Division Douglas Williams oltre alla superstar della TNA Bram, Jimmy Havoc, il campione EPW Chris “The Bambikiller” Raabid, un paio di wrestler francesi di buon livello ed un gruppetto di italiani di valore. Lo show è diventato noto nel mondo per un drammatico avvenimento che ha coinvolto Bram: alla faccia di chi dice che il wrestling “è tutto finto”, il lottatore inglese si è seriamente infortunato nel corso del suo match ed ha dovuto essere ricoverato in ospedale.


La EPW ci aveva già abituato portando sul territorio italiano alcuni tra i migliori lottatori del pianeta ed anche questo show non ha fatto eccezione. Come dimenticare che due anni fa AJ Styles e Christopher Daniels hanno lottato quello che, con ogni probabilità, è il miglior match mai disputato sul suolo del Belpaese? E come dimenticare la presenza, lo scorso anno a Roma, di Johnny Mundo, alias John Morrison, che per pochi secondi ha anche detenuto la cintura di campione mondiale EPW?

Quest'anno la EPW ha cambiato nuovamente location, spostandosi al Cinecittà World, un parco giochi di costruzione relativamente recente. Con il biglietto per lo show era possibile entrare anche al parco e fruire di tutte le attrazioni e così ho fatto io. Non c'entra con il wrestling, ma devo dire che il parco è bello ed alcune delle sue attrazioni sono veramente divertenti: la mia giornata è passata un po' con gli atleti ed un po' sulle giostre sotto un caldo africano (c'era molta Afa, ma non c'era Sika, a dirla tutta…) e dunque siamo arrivati velocemente alle 18, orario di inizio dello show.

Dispiace dirlo, ma gli organizzatori del parco non sono stati all'altezza dei fan di wrestling Alle casse nessuno sapeva che era previsto uno show in giornata. Per tutta Cinecittà World non c'era né uno striscione né un manifesto che annunciasse l'evento. Dulcis in fundo, e questo è stato l'aspetto peggiore, i manager hanno deciso autonomamente di spostare lo show da un teatro al chiuso ad un angusto spazio all'aperto, tra l'altro senza mettere a disposizione un congruo numero di sedie con alcune pessime conseguenze: la prima è che chi aveva pagato il biglietto (e non aveva speso poco) si è trovato mescolato con il pubblico casuale, che in molti casi si è gustato lo show senza spendere un centesimo in più; molti sono dovuti rimanere in piedi o sedersi sui muretti; il caldo era asfissiante ed il sole picchiava; i lottatori dovevano salire sul ring passando in mezzo agli avventori e questo di certo non li faceva sembrare delle superstar; l'impianto audio era pessimo e non si sentiva nulla, ammazzando l'heat per gli atleti. Nel complesso, dunque, organizzazione del Cinecittà World bocciata e questo ha rischiato di vanificare tutti gli sforzi profusi dai pur bravi promoter della EPW, che tanto si erano impegnati per dare vita al migliore degli show possibile.

Altro problema è stata l'assenza di Ryback, la star dello show, che ha dato forfait solo poche ore prima dell'evento a causa di un non meglio precisato infortunio. I bidoni di Ryback sono ormai leggenda, ma dispiace che tanti fan italiani siano rimasti a bocca asciutta. E' evidente che The Big Guy non è né Tiger Mask né Dean Malenko, ma è un nome parecchio noto e molti avevano la curiosità di vederlo all'opera. A questo punto, ci auguriamo che la EPW, che pure avrà buttato i soldi del suo biglietto aereo, tagli completamente i ponti con lui.

Veniamo adesso allo show vero e proprio. Lo spettacolo è cominciato con la puntata finale di un reality show per aspiranti wrestler che, da martedì scorso, va in onda su Nuvola61. Si sono sfidati sul ring in un match breve due coppie di lottatori italiani: da una parte Jimmy Barbaro e Ronin, dall'altra Incubo e Killer Mask. Il finale non ve lo svelo perché dovete vedere il reality show, ma è stato un peccato che il pubblico, non avendo capito a causa dell'impianto audio di cosa si trattasse, non abbia minimamente partecipato all'azione. A bordo ring c'erano i tre giudici, Eddie Edwards, Tom La Ruffa e Fabio Ferrari, ma nessuno ha sentito quello che avevano da dire sui contendenti. Una occasione persa, purtroppo. Speriamo che il segmento venga comunque ben montato per la tv.

E' stato poi il momento di un dark match che ha visto impegnati altri wrestler italiani. Da una parte il team face composto da Hellwig Styke e Ivan Lacroix, dall'altra quello composto da Rafael e dal lottatore MMA “The Hammer” Mauro Cerilli, con Johnny Bono nel loro angolo. Premesso che Cerilli non dovrebbe proprio salire sul ring di wrestling e che Bono è un heel come ce ne sono pochi in Italia, il match è stato rapido ed indolore ed ha visto la vittoria dei cattivi, quando Cerilli ha sottomesso Stryke, che a mio avviso è un interessante prospetto nel panorama del wrestling nazionale.

E' quindi cominciato lo show vero e proprio. Johnny Bono ha sfidato Tristan Archer, wrestler francese già visto nel corso del WWE Cruiserweight Classic. In quell'occasione, Archer, con il nome di Clement Petiot, ha lottato e perso in cinque minuti al primo turno contro Cedric Alexander. Il francese non ha avuto la possibilità di mettere in mostra tutto il suo repertorio anche perché il match è stato abbastanza breve, ed alla fine ha vinto Bono dopo una interferenza di Cerilli, per il disappunto del pubblico.

A seguire, un match tra due coppie italiane. Da una parte Joe ed Anthony, un duo di malavitosi (in Italia sono meglio conosciuti come Alex Flash e Tempesta, i bravi head trainer della Scuola Italiana di Wrestling), dall'altra i lottatori del Bologna Wrestling Team Red Scorpion e Leon. Il match è stato anch'esso abbastanza breve ed è terminato quando Anthony ha colpito con una catena i suoi avversari, procurando la squalifica per il suo team.

Subito dopo è toccato alla difesa dell'EPW Silver Championship da parte di quello che, a mio avviso, è il miglior wrestler italiano in attività: “Red Devil” Fabio Ferrari. Devil aveva conquistato il titolo in un torneo a quattro lo scorso anno e stavolta aveva davanti a sé due avversari di livello in un triple threat match. Uno dei due era Doug Williams, già membro della British Invasion della TNA e due volte campione della X-Division; l'altro Tom La Ruffa, già visto in TNA e a NXT, dove lottava con il nome di Sylvester Lefort. Ferrari ha vinto agevolmente il match, ma i tre hanno dato un buono spettacolo, con alcuni elementi comedy, in particolare nella prima fase. Williams non ha fatto granchè, ma ha dimostrato di essere un maestro sul ring, avendo tutto sotto controllo, mentre La Ruffa è tutta potenza. Giusta la scelta di lasciare il titolo alla vita di Ferrari, che ha bisogno di visibilità internazionale e che è un ottimo rappresentante del wrestling del nostro Paese.

E' stato poi il momento del miglior match della serata: un iron man match di venti minuti tra Eddie Edwards, già campione mondiale TNA, ed uno dei wrestler più aggressivi che io abbia mai visto, il beniamino del pubblico della EPW, di cui ormai è un habituè, Mark Haskins. Il match è stato molto bello: Haskins si è portato in vantaggio con uno sharphooter ma Edwards ha pareggiato il conto con una Boston Crab. Edwards si è quindi portato sul 2-1 grazie ad una shining wizard ed Haskins non ce l'ha fatta a recuperare schienando a sua volta l'avversario. Edwards, dunque, ha vinto il match, tutto sommato meritatamente.

Nel match successivo, senza squalifiche e con regole hardcore, il talento inglese Jimmy Havoc ha affrontato la superstar della TNA Bram. A me Havoc non è mai piaciuto ed il match ha confermato la mia impressione: più che un wrestler, mi pare uno che voglia dare spettacolo facendo e facendosi del male. Bram, invece, è bello grosso ed ha una forte presenza scenica. E' capace di interagire alla grande con il pubblico ed è un heel coi fiocchi. Il match in sé non è stato un granchè e ce lo ricorderemo soprattutto per il bruttissimo infortunio subito da Bram. Lanciato contro una sedia di metallo appoggiato su un paletto, si è ferito gravemente con un pezzo di ferro della sedia, che si è sganciato nell'impatto. Probabilmente non se ne è accorto subito neppure lui perché lui ed Havoc hanno continuato a lottare fuori dal ring, finchè Bram non ha subito un duro colpo tra le sedie del pubblico ed ha faticato a rialzarsi. Solo a quel punto è sembrato evidente che non stesse bene ed in molti hanno potuto notare una chiazza di sangue a terra. Quando Bram si è rialzato, è stato possibile vedere che grondava sangue dalle gambe, al punto che io ho pensato che potesse essersi ferito ai testicoli. Havoc ha subito chiuso il match schienando l'avversario ed è stato chiaro a tutti che non era il finale previsto, in quanto sul ring era rimasto un tavolo aperto, segno che era stato lasciato lì apposta per un successivo spot. Bram ha ricevuto subito le cure dei medici, che hanno diagnosticato una profonda merita ad una gamba, a pochi centimetri dalla arteria femorale. Bram è stato operato nella stessa notte ed è ancora convalescente. Si riprenderà e non è ancora chiaro quando potrà tornare a lottare.

Siamo quindi arrivati al main event di questo show abbastanza breve (circa un'ora e mezza, senza pausa centrale, comunque inutile visto che non c'era un bar nei paraggi). Il campione assoluto EPW, l'austriaco Chris “The Bambikiller” Raaber è stato sfidato da Nick “Magnus” Aldis, attuale campione GFW e main eventer della TNA. Il match è stato piacevole, con alcuni momenti comedy, come quando Raabid e Aldis hanno provato a gettarsi a vicenda nella giostra dei “tronchi” del Cinecittà World, con una imbarcazione che passava proprio in quel momento… ed i fruitori che incitavano i due wrestler a gettarsi in acqua. Anche questo match era hardcore ed alla fine Raabid ha avuto la meglio dopo aver sfruttato a suo favore l'utilizzo della cintura come oggetto contundente dopo un low blow. Con la cintura ancora tra le mani di Raabid si è chiuso uno show che è stato tutto sommato piacevole, ma che ha scontato i disservizi causati dal Cinecittà World.

Ed ora, alcune considerazioni sullo show da parte del nostro Riccardo Tiberi, anche lui come me presente allo show:

Lo show EPW “Live in Cinecittà” non è iniziato nel migliore dei modi: infatti, il Wrestler di punta con cui si era annunciato questo show, ovvero l'ex WWE Ryback, ha disdetto la partecipazione il giorno prima dell'evento poichè ancora infortunato e quindi impossibilitato a lottare; al suo posto è stato annunciato l'attuale wrestler TNA Magnus che in origine doveva essere il General Manager dello show e che invece si è ritrovato nel Main Event della serata contro Chris Raaber per l'EPW Championship.
Partiamo dalle cose positive dello show: innanzitutto i nomi chiamati; uno show in cui figurano wrestler come Bram, Magnus, Tristan Archer(ex concorrente del Cruiserweight Classic WWE, Clement Petiot), Eddie Edwards, Jimmy Havoc, Mark Haskins, Doug Williams e tanti altri atleti italiani di primo livello farei fatica a non volerlo andar a vedere, infatti ho fatto di tutto pur di presenziare benchè la location non fosse troppo comoda per me, la stessa voglia di prendere parte all'evento, poi, l'ho vista in altri ragazzi che sono venuti da tutta italia, chi da Treviso, chi da Torino, altri dall'Emilia Romagna e altri ancora dalla Campania, insomma ogni parte dell'italia si è ritrovata qui a Roma per assistere a questo show, uno show pieno di potenziale e appeal per il quale un ringraziamento alla EPW e a chi ha permesso tutto ciò è obbligatorio;
Simpatica la scelta, benchè non facile da raggiungere per chi deve spostarsi solo con i mezzi pubblici, di farlo a Cinecittà World; un modo per intrattenere i fan prima e dopo lo show con tutte le attrazione di Cinecittà, che personalmente ho apprezzato molto, avrei solo un suggerimento: visto che per raggiungere Cinecittà World c'erano solo due navette(una alle 10.00 e una alle 14.00 entrambe da Termini) e qualche mezzo pubblico che avrebbe permesso di arrivare solo a show iniziato, la prossima volta sarebbe meglio scegliere una location facilmente raggiungibile con Metro o altri mezzi che permetta più orari di arrivo;
Lo show in sè e per sè è stato buono, il picco è stato il 20 Minute Ironman Match tra Eddie Edwards e Mark Haskins, uno degli incontri più belli e coinvolgenti che ho visto dal vivo, altro buon match è stato il Triple Threat tra Red Devil, Doug Williams e Tom La Ruffa valevole per l' EPW Silver Championship, peccato per l'Hardcore Match tra Jimmy Havoc e Bram che è finito in anticipo a causa dell'infortunio subito da quest'ultimo al qualefacciamo i migliori in bocca al lupo per una pronta guarigione, e poi c'è stato il Main Event dal quale, sinceramente, mi sarei aspettato molto di più, il Main Event dovrebbe essere il clou di uno show, e questo Main Event è stato inferiore ad almeno 2-3match della card, peccato.
Dopo lo show c'è stato, per chi lo aveva acquistato, il Meet & Greet con gli atleti, il quale si è svolto dentro una stanza in stile greco-romano e che ha permesso a tutti di fare foto e scambiare due parole con gli atleti.
Passiamo ora ai lati negativi: innanzitutto, come ho scritto prima, l'annuncio dell'assenza del wrestler di punta il giorno prima dello show che ha causato malvolere tra molti fan, visto che alcuni avevano preso il biglietto solo per Ryback e ai quali è stato offerto uno sconto del 50% per il prossimo show EPW al quale dovrebbe partecipare l'ex WWE, anzichè un rimborso del biglietto; sostituire Ryback con Magnus, poi, all'occhio di un fan medio WWE non è la stessa cosa, purtroppo gli infortuni sono all'ordine del giorno quindi non possiamo dare una colpa alla EPW per l'assenza del Big Guy, certo è che capiamo sia da una parte alcuni fan che si sono sentiti “presi in giro” per l'annuncio last minute dell'assenza di Ryback, sia la dirigenza EPW che è stata costretta in poco tempo a dover sostituire quest'assenza con un nome più o meno all'altezza(per quanto mi riguarda preferisco un match di Magnus che uno di Ryback, ma la cosa è soggettiva).
Ciò che però ha lasciato più di ogni altra cosa il malumore tra i fan presenti è stata l'organizzazione dello show; lo show si è disputato all'aperto(e fin qui nulla da dire) in una zona del Cinecittà World in cui chiunque poteva assistere, infatti tra i presenti allo show vi erano persone senza biglietto che si erano fermate ad assistere allo show pur avendo solo il biglietto d'entrata di Cinecittà World; la quasi totale assenza di controlli dei biglietti( ho visto solo una persona passare a controllare i biglietti dei fan prima dell'inizio e solo ad alcuni, a me per esempio non è stato chiesto se avevo il biglietto eppure ero tranquillamente seduto in attesa dello show) ma soprattutto l'assenza di distinzione dei posti hanno lasciato perplessi e arrabbiati alcuni dei fan, non vi erano distinzioni di posti benchè ci fossero 3 diversi tipi di biglietto e quindi chi aveva preso quello da 49,99€( che doveva permettergli di vedere lo show in prima fila numerata) si è ritrovato equiparato a quelli che avevano acquistato il biglietto da 29,99€(biglietto destinato alla gradinata/tribuna senza numerazione), insomma un' organizzazione di questo genere è sicuramente da rivedere, non sappiamo le difficoltà che possono esserci state per i dirigenti EPW nell'organizzare il tutto però una situazione del genere non si deve ripetere in futuro, sia per il bene dei fan che per la riuscita dello spettacolo.
Prima di salutarci ci tengo a ringraziare tutti quelli che mi hanno accompagnato in questa avventura, dai miei colleghi di TuttoWrestling, Michele Ippolito e Davide Palmieri, alle persone con cui ho trascorso praticamente tutta la giornata di sabato, quindi un grazie in particolare ad Alessandro Tulelli e alla sua ragazza Giorgia, a Stefano Balgos, a tutti quelli che ho avuto modo di conoscere e rivedere durante lo show e un saluto ad Alessio di Nicolantonio e allo staff EPW che si è dimostrato disponibile nei miei confronti nonostante alcuni problemi legati al pagamento del biglietto e al quale auguro di riorganizzare al più presto un nuovo show EPW, con qualche certezza in più e una migliore organizzazione degna degli show passati.

Per concludere, devo dire che i fan italiani devono augurarsi che la EPW prosperi ed abbia lunga vita: solo questa compagnia ha la forza, oggi, di portare nomi noti della scena internazionale nel nostro Paese. D'altro canto, per crescere, la EPW dovrà essere più attenta a scegliere i propri partner commerciali. Spero che presto ci siano nuovi show e che il roster possa cambiare (ok, abbiamo visto Edwards due volte, ora basta…) in modo da essere più appetibile per il pubblico.

Ciao a tutti, ci vediamo la prossima settimana su queste colonne con una nuova edizione del TuttoWrestling Risponde!

“The Myth” Michele M. Ippolito

Michele M. Ippolito
Michele M. Ippolitohttp://www.tuttowrestling.com
Ha cominciato a scrivere su TuttoWrestling nel 1998, dove, negli anni, si è occupato di un po' di tutto. Dal 2009, ininterrottamente, è autore del TW Risponde, la rubrica più antica, più letta ed amata del wrestling web italiano. Quando fu creata la prima newsboard di wrestling in Italia, lui era lì, a tradurre e scrivere notizie per gli internauti del nostro Paese.
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