Stamford Report N. 28 – 29 GIUGNO 2002 – WWE KING OF THE RING 2002
Stamford Report N. 28 – 29 GIUGNO 2002 – WWE KING OF THE RING 2002
Un saluto e benvenuti a questa nuova edizione di WWE Stamford Report. Sto scrivendo questo numero di Stamford in condizioni pietose (nel vero senso della parola) in quanto sono vittima di una devastante influenza intestinale (con febbre che stamattina sfiorava i 40 gradi, ma per fortuna ora è scesa), per cui evitiamo i preamboli e passiamo subito al commento di questo King of the Ring 2002.
ROB VAN DAM VS CHRIS JERICHO: 7.5
Buon incontro d’apertura per il torneo di King of the Ring, anche se non ai livelli del match che i due disputarono ad Unforgiven 2001. Si è trattato di un incontro ben combattuto, equilibrato ed a tratti spettacolare, grazie alle ottime manovre aeree eseguite da entrambi i wrestler. Il match è stato molto emozionante nel finale, grazie ai numerosi conteggi di due che hanno reso la sfida imprevedibile, ma nel complesso ha lasciato un po’ a desiderare sul piano della velocità , in quanto la maggior parte degli spot ha risentito di una certa lentezza nell’esecuzione. Comunque sia, miglior match della serataTEST VS BROCK LESNAR: 6.5
Discreto incontro tra questi due big men, sicuramente superiore alle attese della vigilia. Il match si è giocato tutto sulla potenza, ed entrambi in questo senso sono riusciti a dare grande dimostrazione di forza, soprattutto Brock Lesnar. Non è stato un incontro molto veloce, ma per fortuna non ci sono stati momenti di noia eccessiva, anche grazie alla durata contenuta del match. LÂ’incontro nel finale è risultato anche emozionante, e da notare come il pubblico fosse dalla parte di Test, a dimostrazione che forse il ruolo di face sarebbe più congeniale per il giovane wrestler canadese (ed invece ce lo ritroveremo ancora heel allÂ’interno di questa nuova stable di canadesi).HURRICANE VS JAMIE KNOBLE: 7–
Discreto incontro tra questi due giovani wrestler, anche se stilisticamente non è stato ciò che ci si potrebbe aspettare da un match tra cruiserweight. Invece che proporre azioni rapide e spettacolari (come avveniva negli incontri tra pesi leggeri nella WCW) buona parte del match è stata infarcita di mat moves, e sono nella seconda parte l’azione è salita di tono ed ha proposto alcuni spot spettacolari. Buono il finale ricco di schienamenti, ma lascia comunque un po’ perplessi se si pensa a ciò che Knoble e Helms facevano vedere fino all’anno scorso nella WCW.RIC FLAIR VS EDDIE GUERRERO: 5+
Delude l’incontro che segna il ritorno a tempo pieno di Ric Flair sul ring. Già supportato malamente da una storyline improvvisata (causa l’abbandono di Steve Austin), il match è scivolato via senza pathos (anche per via del peggior pubblico che mi sia mai capitato di ascoltare) né momenti memorabili, e a nulla son serviti gli interventi di Benoit e di Bubba Ray nel finale. Nel complesso tutto l’incontro è sembrato un match old style, ma nel senso più negativo del termine, dominato da azione lenta e per nulla spettacolare e risultando a tratti addirittura noioso (anche per la durata eccessiva del match). Si spera a questo punto che da un probabile futuro incontro tra Ric Flair e Chris Benoit (forse più adatti a combattere l’uno contro l’altro) possa venir fuori qualcosa di meglio.TRISH STRATUS VS MOLLY HOLLY: 7
Il solito incontro femminile (sembra di commentare sempre lo stesso match…) più che discreto che ormai da mesi la WWE propone nei suoi PPV, e la cosa non può che essere positiva considerando il livello del match. E’ stato un incontro rapido e privo di fasi noiose (anche per la durata ridotta del match), caratterizzato da alcuni ottimi spot che ancora una volta hanno mostrato tutti gli incredibili progressi di Trish da un anno a questa parte. A mio avviso mai la categoria femminile aveva vissuto una fase così esaltante nella WWE.HULK HOGAN VS KURT ANGLE: 6/7
Kurt Angle riesce nel miracolo di tirar fuori un discreto incontro da Hulk Hogan, anche se bisogna dire che questa volta Hogan si è impegnato più del solito. Non è stato un match veloce o spettacolare, ma è stato un incontro ben combattuto, solido e privo di quelle fasi statiche che avevano contraddistinto gli ultimi incontri di Hogan. Buone anche le fasi finali del match, con l’inattesa sottomissione di Hogan alla Angle Lock. Quando dico che Hogan può ancora essere utilissimo alla WWE penso proprio ad incontri come questo.ROB VAN DAM VS BROCK LESNAR: 5
Assolutamente deludente la finale del torneo di KOTR tra Lesnar e RVD. Ci si aspettavano grandi cose da questi due atleti (considerando che era scontata la loro presenza nella finale) ed invece il match si è concluso in poco più di 5 minuti, senza emozioni e senza aver mostrato nulla di eccezionale. Tutto ciò ha finito per sminuire sia la vittoria di Lesnar sia l’intero torneo, senza contare che RVD non ha fatto una bella figura per come si è concluso l’incontro. Il feud tra i due sembra comunque continuare, per cui si spera che a Vengeance ci sia un rematch degno delle aspettative.UNDERTAKER VS HHH: 5+
Regna sovrana la noia nel main event di King of the Ring, un incontro che ha fatto rimpiangere lo splendido match che i due disputarono a Wrestlemania X-Seven (ma a mio avviso ha fatto rimpiangere anche il match di Insurrextion 2002). Dai due ci si aspettava un match intenso e brutale, ed invece l’incontro è stato solo uno scambio noioso di pugni (o poco più) che ha avuto l’unico momento interessante nell’intervento di The Rock. Il match oltretutto è durato tanto, troppo, e le fasi finali invece di risultare emozionanti (tra arbitri KO e conteggi lentissimi) non hanno fatto altro che rendere la contesa ancor più noiosa. C’è da dire che buona parte dell’insuccesso del match spetta anche al pubblico, completamente assente per tutta la durata dell’incontro (perfino durante l’entrata di The Rock), ma certo è che HHH e Taker non hanno fornito grossi spunti per esaltarsi.PPV: 6.5
Questo King of the Ring 2002 è stato il classico PPV di transizione (come avevo pronosticato alla vigilia) dove non succede nulla di sconvolgente a livello di storyline. Non sarebbe neppure un grosso problema se il tutto fosse condito da qualche buon incontro, ed invece a parte Jericho vs RVD il resto non ha lasciato per nulla il segno. Il main event è stato decisamente noioso, e questo ha deluso chi si aspettava un match tra Taker e HHH ai livelli di quello che i due combatterono a WM17: d’accordo che HHH era infortunato al gomito, ma almeno potevano inventarsi un match un po’ più vario, magari combattuto in parte anche tra il pubblico. Anche per quel che riguarda l’intensità il match ha deluso notevolmente: i due si odiano, si sono massacrati nelle ultime settimane, ma come mai allora il match è partito (e proseguito) così lento? Più passa il tempo e più cominciò a temere che non vedremo più il Triple H degli anni scorsi. Taker ha preso qualche bumps in più del solito ed è sembrato comunque in discrete condizioni, ma ormai è chiaro che Taker per disputare un buon incontro ha bisogno di un avversario all’altezza.
Brutto anche Flair vs Guerrero, stilisticamente troppo differenti per tirar fuori un buon incontro, e molto deludente la finale del torneo tra RVD e Lesnar, troppo breve per lasciare il segno. Anche un incontro discreto come il match per il titolo pesi leggeri ha lasciato in parte interdetti per lo stile adottato da Hurricane e Knoble: questa non è una vera categoria cruiserweight, e la speranza è che Rey Misterio Jr. (su cui la WWE sembra puntare molto) possa dare una scossa col suo arrivo nella federazione di Stamford.
Nota dolente del PPV è stato anche il pubblico presente nell’arena che si è fatto sentire solo durante i primi due incontri, per poi morire letteralmente nel proseguo del PPV. Io sono sempre dell’avviso che la riuscita di un incontro dipenda al 50% dal pubblico, per cui con una cornice di tifosi così squallida non si poteva pretendere molto (quasi quasi era il caso di mettere i cori finti…).
Autentica sorpresa del PPV invece è stato secondo me il match tra Hogan e Angle: non è stato un match che passerà alla storia, però è stato un incontro che ha mostrato un Hogan in condizioni leggermente migliori rispetto alle ultime prove e soprattutto è stata la dimostrazione di come Hogan utilizzato in feud di questo tipo (lontano quindi dall’Undisputed Title) possa essere ancora utile alla WWE, magari per elevare qualche giovane. Da notare anche come lo stesso Hogan stia accettando questo ruolo da grande professionista, se consideriamo che è stato sconfitto più volte in questi ultimi mesi che in tutta la sua prima parte di carriera nella WWE.
Passando al dopo KOTR, non è successo nulla di particolare a Raw e Smackdown (se vogliamo chiudere un occhio ancora una volta sui ridicoli ratings di Raw), se non per l’annuncio che nel prossimo Raw assisteremo al primo Ladder Match dell’Undertaker nella sua lunga carriera nella WWE: sono molto curioso di vedere Taker all’opera in un match del genere, e pensare a come qualche giorno fa mi rammaricavo di come non avrei mai potuto vedere Taker impegnato in un Ladder Match…Siamo giunti al termine di questa edizione di WWE Stamford Report, per cui vi saluto e vi do appuntamento all’edizione di Vengeance, senza dimenticare che domani ci sarà TW Risponde curato dal sottoscritto.
Cioa e alla prossimaÂ…
David Grauli
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