THE OTHER SIDE #106 – SHAKING THINGS UP

SHAKING THINGS UP


Torniamo a parlare della NJPW dopo l’ultimo numero dedicato alla ROH e oh boy oh boy, quante cose sono successe nel frattempo tra la New Japan Cup e Sakura Genesis. Sembra che Gedo abbia voluto sperimentare a briglia sciolta su più campi e questo oggettivamente è il periodo in cui gli conviene farlo maggiormente visto che sappiamo tutti come prediliga l’usato sicuro nei big events.

Quello che era solo un sentore si è trasformato in una certezza: David Finlay è il nuovo leader ufficiale del Bullet Club dopo la cacciata di Jay White. Chiaramente i dubbi sulla sua capacità di riempire un vuoto così importante ci sono ancora, ma il ragazzo si sta impegnando e sta avendo spot importanti. Personalmente io gli avrei fatto vincere la Cup ma anche un feud con Tama Tonga per il Never Openweight Title non è da buttare.

Avremo un’ascesa stile Switchblade? Gedo sicuramente se lo augura, l’inizio comunque pare promettente. Ciò che mi fa storcere il naso è ormai l’eccessiva svalutazione della stable con le sue svariate succursali aperte: BC Gold ed Elite in AEW, The OC in WWE, Chris Bey ed Ace Austin ad Impact. Magari da una parte la si può intendere come la grandezza della stable sia così importante da prendere tutto il panorama del wrestling, dall’altra c’è il rischio che l’uso del nome sia solo un modo per vivere di rendita su un act sempre over.

Forbidden Door 2 si avvicina e vedrei di buon occhio uno scontro tra BC Gold dell’esiliato White e il BC originale di David Finlay magari in coppia con Clark Connors, fresca aggiunta ai ranghi della stable in terra giapponese.

Il rinnovamento del Bullet Club passa però in secondo piano per la vittoria di SANADA della New Japan Cup. Una delle critiche maggiori sempre fatte all’indirizzo di wrestler è la mancanza di carisma, cosa che mi trova d’accordo. Tuttavia le modalità in cui SANADA prima ha vinto la Cup e poi è diventato campione sono apprezzabili. Sanada parte col primo upset ai quarti di finale sconfiggendo il suo ora ex leader di stable Naito, nulla di tutto sommato eclatante visto che in questi eventi non è raro che avvengano questi “shock”.

Il vero shock è l’abbandono degli LIJ per unirsi ai Just 4 Guys che altri non sono che gli ex Suzuki Gun: Taka Michinoku, Kanemaru, DOUKI e Taichi con le motivazioni che nel gruppo di Naito era chiuso nel suo guscio e non poteva esprimere a pieno il suo potenziale proprio per la figura troppo ingombrante del leader. Se da una parte posso quantomeno trovarmi d’accordo con le parole di Sanada, dall’altra credo che in molti, non solo io, hanno ritenuto la scelta di entrare in un gruppo di quel genere piuttosto discutibile.

Invece ecco che arriva la mossa geniale. Non è il gruppo che fa la differenza, la fa Sanada cambiando look, stile di combattimento e finisher e questo basta per prendersi la tanto agognata vendetta su Okada che non riesce a trovare le giuste misure contro un avversario di cui conosceva la vecchia versione e non questa nuova e migliorata. Ora tocca a Sanada mostrarsi degno di ricoprire questa posizione al vertice della federazione.

Da segnalare anche l’ottima prova nella Cup degli Aussie Open che a Sakura Genesis hanno sconfitto i Bishamon diventando campioni di coppia e di Shota Umino che ha ben figurato contro ZSJ per il Television Title.

Chiudiamo questo numero con Mercedes Mone’. Non bisogna essere fan della Monè e io non lo sono, per riconoscere che lo stint della CEO sia incredibilmente positivo in terra giapponese. Spesso le critiche per il suo carattere snob e da prima donna offuscano la visione sul suo operato. Non doveva diventare campionessa? Non scherziamo. Dal day 1 in cui è sbarcata Mercedes ha messo in chiaro di voler mettere in luce il wrestling giapponese e per la magnitudo che possiede farla campionessa era l’unica mossa possibile per la bushiroad.

Si può criticare la “mossa obbligata” da una parte ma intanto la Monè non è più campionessa, ha ceduto la corona ad un’icona della STARDOM come Mayu Iwatani a All Star Grand Queendom, uno degli eventi più importanti, se non il più importante della federazione. Dopo la vittoria, una difesa in un triple threat e la sconfitta contro la Iwatani, per un totale di 64 giorni di regno, sono numeri di una che vuole i riflettori su di sé e basta? Al contrario di quanto dice in character.

Come ho già specificato in un precedente numero, l’accordo tra la Monè e la Bushiroad va a beneficiare entrambi. Mercedes ha status, popolarità ed è una star in grado di portare il pubblico americano ad interessarsi al wrestling giapponese, Bushiroad ne trae assoluto vantaggio e ricompenserà la ragazza non solo a livello monetario ma con match di alto profilo.

Non mi sembra un accordo unilaterale. Parlando di match di alto profilo, Mercedes ha già l’occasione di conquistare un nuovo titolo: il STRONG Women’s Champion il 21 maggio in un mini torneo che si terrà a Resurgence tra lei, Stephanie Vaquer. Momo Kohgo e Willow Nightingale. Chiaramente Monè parte come favorita, non sono qui a negarlo, ma per scoprire se sarà poi verità bisogna guardare l’evento che è quello che la NJPW vuole alla fine.

E’ davvero un male?

Questo numero dell’Other Side termina qui. Grazie per la lettura come sempre. Da Captain Phenomenal 1 è tutto. Appuntamento al mese prossimo. Ciao!!

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