Impact è di fronte ad un momento importante per la sua storia.
Hard To Kill passa agli archivi lasciando tante conferme per lo show e i suoi talenti.
Lottato importante in ogni contesa, storie proseguite nel giusto modo e tapings che sembrano promettere tanto.
Ci sono indubbiamente una serie di match che ho preferito senza dubbio alcuno.
Josh Alexander vs JONAH è l’esempio di come una compagnia debba gestire un Re della tecnica contro un gigante tutta forza come l’ex NXT. Voto 8.
Per motivi diversi, ma voto similare, l’incontro valido per il titolo ROH. Intensità pura e lotta altrettanto pura come solo Gresham e Sabin possono essere capaci di fare.
Il match della serata è invece quello con il titolo X-Division in palio. Senza se e senza ma, qui c’è il coraggio di Scott D’Amore di puntare su Trey senza cadere di fronte alla soluzione più semplice e quindi Steve Maclin nuovo campione. Contesa tiratissima e ben lottata.
Il main event soffre la stipulazione, stupisce l’Hardcore War e crea interessanti scenari il 3-Way per il Word title.
Un Moose forse sotto tono (ma neanche tanto) fa fare il grosso del lavoro ai suoi due avversari, perché d’altronde doveva essere scritto tutto così.
Cardona non è quello della GCW e chissà se mai lo sarà. Di certo avere un Morrisey in questo stato è sotto ogni punto di vista una conquista importante.
Dove si arriverà è difficile dirlo, quelli che stanno arrivando invece sono altri… il Bullet Club si prepara ad invadere Impact Wrestling, di nuovo!
non dimenticate di ascoltare la nostra intervista esclusiva targata Pro Wrestling Culture al tre volte Impact World Champion, Austin Aries.
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“Quoth the Culture. Nevermore.”
Have a Nice Day… YEAH! 🙂
