Impact Planet #187

Per una cosa buona una cattiva, un po' dolce un po' amaro. E così che la TNA ha deciso di proseguire la sua rotta verso Buond For Glory, addolcendo la infinita serie di errori commessi finora con alcune, buone, lucide idee ed altre ancora molto appannate. Ma vediamole una ad una, cercando di capire la rotta presa dalla federazione di Orlando.
Innanzitutto la strada che vedrà Sting affrontare Hulk Hogan prosegue imperterrita e spianata. E la testimonianza ce l'abbiamo avuta questa settimana, quando il rientrante Ric Flair ha sfidato lo Stinger in un nuovo match uno contro uno. La stipulazione non lascia possibilità di uscita per l'esito della rivalità : scontata la vittoria dell'ex World Champion, con Flair che continua nella sua opera di ridicolizzazione di se stesso. Non basta essere rientrato come se nulla fosse dal ritiro dopo il suo ultimo match a Wrestlemania contro Shawn Michaels, non basta coprirsi di ridicolo nella vita di tutti i giorni per cercare di pagare i debiti seminati nella sua esistenza, Flair ha deciso che deve lasciare negli occhi dei fan anche la sua decadente immagine nell'unico campo dove potrebbe essere davvero considerato il numero 1: il ring. Qui non si mette in dubbio la carriera o il valore della figura di Flair, ma l'accanimento che si ha sul suo personaggio, sempre in cerca di un nuovo, inutile, match che nulla aggiungerà alla sua infinita carriera. Anzi. Ed in questo caso la rivalità con Sting (tra l'altro, già vista e rivista e difficilmente migliorabile) non è che un diversivo verso qualcosa di più grosso. E questo sminuisce e non poco uno che, a livello storico, non ha nulla da invidiare agli altri due in ballo.
Cosa pensare invece di Hogan vs Sting? A questo punto c'è da iniziare ad aver paura. Se fino a qualche tempo fa avrei ammesso anche sotto tortura che la TNA faceva bene a sfruttare tute le frecce che ha al suo arco, ora penso che a volte sarebbe meglio che dalle parti di Orlando avessero meno frecce da scagliare. E quella di questa rivalità è una freccia che può rivelarsi un vero e proprio boomerang. Anche perché gli scenari sono, in entrambi i casi, poco confortanti. È molto difficile che Hogan conceda un job, questo lo sappiamo, e la cosa fa pendere la bilancia decisamente a sfavore dello Stinger. Una vittoria consegnata ad Hogan toglierebbe automaticamente credibilità all'ex World Champion, che si vedrebbe battuto si dalla Leggenda del wrestling, ma anche da un atleta da tempo inattivo, con un sacco di operazioni sul groppone ed una forma fisica ben lontana dalla perfezione. Una sconfitta per Hogan, d'altro canto, significherebbe in automatico la fine degli Immortal ed un successivo, probabile rientro dell'Immortale tra le fila dei buoni. Della fine della stable di heel, sinceramente, c'è un gran bisogno, come c'è bisogno di una rifondazione netta degli scenari in TNA. Ma questa cosa dubito possa passare da una situazione già vista e rivista mille volte come quello dove l'Hulkster recita la parte del buono.
Ma per uno scenario molto poco incoraggiante ne abbiamo uno che migliora: sembra che Crimson e Kurt Angle non aspettino Bound for Glory per sfidarsi, ma affrettino la loro competizione a ben prima che il ppv più importante dell'anno. Magra consolazione, direi, ma consideriamo anche il fatto che il rosso giovane wrestler sia impegnato con il numero uno in circolazione. Crimson può solo migliorare, ed uscire da questa rivalità più rilanciato che ridimensionato. A me Crimson piace già molto di più, e sono bastate due apparizioni con il buon vecchio Kurt per trasformarlo da ameba a qualcosa di più guardabile.
Ed incoraggiante è anche quello che abbiamo visto fare a Samoa Joe. in tutta sincerità gli abbiamo visto fare e dire esattamente ciò che vogliamo vedere e sentire da lui: distruzione. Era auspicabile che dalla Bound for Glory Series si tirasse fuori qualcosa di interessante, ed è ancora più auspicabile che questo “qualcosa” sia pensato per uno come Joe. sarà un fuoco di paglia oppure vedremo il buon samoano distruggere tutti per poi partecipare alla finale delle Series? Più probabile la prima ipotesi, ma sognare la seconda non costa nulla.
Ottimo anche il lavoro fatto con la X-Division, ed è qui che la TNA sta dimostrando al volontà di risalire, di non morire. La X-Division era la promessa che la TNA ha fatto a tutti noi di mantenere un elevato livello qualitativo di Wrestling, di spettacolo, di show. E nel tempo, nell'ultimo anno in particolar modo, la situazione è peggiorata. Da Destination X la TNA ci aveva rinnovato la promessa di recuperare il tempo perduto, ed ora lo sta facendo. Ottimi match, ottime personalità ed anche un buon miglioramento nelle storyline. La sensazione è che Aries sarà presto campione, e che da ora in poi ritroveremo perlomeno cose interessanti. Una provocazione: io avrei rimesso Daniels, AJ Styles e Samoa Joe nella X-Division. Allora sì che sarebbero fuochi d'artificio..
Ma la nota dolente non è tardata a ritornare nell'ultima puntata di Impact Wrestling. I Mexican America sconfiggono i Beer Money e diventano nuovi campioni di coppia. Nada es imposible, ma a tutto c'è un limite. Oltre ad essere la peggior stable latino americana che ci sia in circolazione (e forse che ci sia stata), sono anche il peggior team campione di coppia TNA che ci ricordiamo. Anarquia è inconsistente ed anche tutto il lavoro del buon Hernandez non lo può risollevare, ma il problema è che a loro non ci sono alternative. Nessuna coppia in vista da contrapporre ai campioni, ed in più i Beer Money dritti dritti verso uno split che nessuno vuole vedere.
Bastone e carota: come in un classico adagio popolare la TNA ci vuole tenere sulle spine ancora un po', per farci vedere se davvero è giunta la sua ultima ora o se dalle ceneri rinascerà più forte e solida di prima.
..buona TNA a tutti!