GPOrder #92 – Speculazioni

In momenti del genere la cosa migliore sarebbe senza alcun dubbio restare in silenzio, rispettare in questo modo il dolore per una tragedia come quella occorsa in Messico e che indubbiamente scuote qualsiasi appassionato di Wrestling, da chi lo pratica per passione o professione a chi come me si limita a guardarlo. Tuttavia ancora una volta solo esclusivamente l'elemento di cronaca ha fatto sì che il Wrestling diventasse per qualche giorno oggetto di interesse di giornali, siti di informazione, media vari pronti a dire la loro su quanto avvenuto e più in generale sull'intera disciplina. E naturalmente, a sproposito.


Qualche redazione più seria ha pensato di basarsi su quanto riportato da noi, limitandosi con coscienza alla descrizione del normale fatto di cronaca. Poteva però bastare per tutti? Ovviamente no, volete mettere con un bel titolone e conseguente campagna denigratoria da quattro soldi? Ecco dunque perle del tipo “Rey Mysterio uccide un avversario”, conditi ovviamente da una descrizione degli eventi ai limiti del ridicolo ed una campagna moralizzatrice, la cui ciliegina sulla torta è ovviamente il sondaggio in merito all'abolizione della disciplina.

Forse la mia è una reazione errata, forse certe sciocchezze meriterebbero al più una risata, tuttavia in casi come questo emerge l'orgoglio di noi appassionati, il non riuscire a tollerare i luoghi comuni di turno, fastidiosi già normalmente ed addirittura insopportabili in casi come questo. Ecco dunque perché ho sentito di dover scrivere parole che spero siano condivise e raccolte dalle decine di migliaia di appassionati che ogni giorno ci leggono, che di passare per amanti di qualcosa di stupido proprio non ne hanno alcuna intenzione.

Il Wrestling è pericoloso? Naturalmente si, come qualsiasi altra disciplina espone gli atleti che la praticano a dei rischi. Un pilota di un'auto da corsa può rischiare la vita, un fantino anche, un giocatore di Hockey idem, un rugbysta idem con patate e potrei andare avanti all'infinito. Per praticarlo ci vuole dunque preparazione (e nel caso in questione stiamo parlando di atleti con enorme esperienza alle spalle), professionalità (idem come sopra), condizioni a contorno adeguate (e qui invece dovremo ritornarci) e purtroppo anche la fortuna. Ed è purtroppo proprio questa tragedia a ricordarci quanto sia importante anche questa ultima componente: rivedendo il filmato del match si può ipotizzare che la causa del decesso possa essere stato un dropkick, oppure l'essere piombati fuori ring in precedenza in malo modo, o ancora un effetto dovuto a più colpi, ma una sola cosa è certa, ovvero che nessun colpo particolarmente estremo, di difficile esecuzione o considerato rischioso sia stato eseguito. Non parliamo, ad esempio, del pile driver che costò il collo a Austin, mossa che non a caso fu vietata poco dopo dalla WWE. Né la vittima né i lottatori che erano nel ring con lui, dunque, sono andati oltre l'ordinario. Come del resto nessuno andò oltre l'ordinario durante la scomparsa del povero Simoncelli, nessuno andò oltre l'ordinario durante l'ultima caduta mortale al Tour de France, nessuno colpì intenzionalmente Morosini e così via. Discorso diverso quello che si può fare circa il livello dei soccorsi, ma anche qui criminalizzare un movimento è davvero demagogia ridicola: esistono delle regole ben precise, naturalmente diverse da stato a stato, in merito al personale medico che deve essere presente durante un evento. Il suddetto personale era presente? Ha svolto il suo compito al meglio di quanto era possibile fare? Ha eseguito correttamente le manovre previste in casi come questo? Ce lo dirà l'inchiesta che sarà ovviamente svolta dalle autorità, che altrettanto normalmente prevede degli indagati, con l'ipotesi di reato di omicidio colposo. Istintivamente possiamo dissentire tutti dell'atteggiamento di Konnan che scuote il povero Aguayo ripetutamente senza cxapire la gravità della cosa, o essere dell'opinione che l'arbitro avrebbe dovuto accorgersi di tutto e fermare la contesa, o ancora criticare i wrestler per aver chiuso il match, peraltro in quella zona; ma queste sono considerazioni, opinioni, la sola certezza è che se ci sono delle responsabilità, precise responsabilità di chicchessia, saranno sicuramente individuate e perseguite. Il tutto ovviamente con buona pace di chi già ha titolato che Mysterio è stato arrestato, cosa ancora più esilarante considerato che la stessa notizia sia stata ripresa da specialisti, che mi chiedo a questo punto se abbiano mai visto AJ Styles o Goldberg in galera per le lesioni che inavvertitamente e senza responsabilità alcuna hanno provocato sul ring. O forse tanto specialisti non sono..

La tragicità dell'evento dunque provoca due cose, ovvero una inchiesta giudiziaria ed una riflessione dell'intero movimento su eventuali aspetti migliorabili per la salute e la sicurezza dei protagonisti. Si tratta, guarda caso, della stessa sequenza di eventi che purtroppo seguono qualsiasi tragedia in qualsiasi sport. Eppure mai ho sentito dire che la Formula 1 vada abolita, che il calcio sia da vietare, e men che mai bollata l'intera disciplina come buffonata o baraccone da circo.

Cominciamo ad esempio con un po' di coerenza: il Wrestling è finto? Mi verrebbe da dire magari, perché se fosse finto non sarebbe successo nulla no? E non solo oggi, visto che purtroppo non è la prima tragedia sul ring. Abolire una pagliacciata finta perché qualcuno ci ha rimesso la vita? Wait a second, cerchiamo almeno un po' di senso logico prima di dire sciocchezze. Non ci vuole molto, basta comprendere la differenza fra le parole “finto” e “predeterminato”. Troppo difficile?

E come non tornare poi su di un classico evergreen, ovvero che il Wrestling è uno spettacolo stupido e violento? Lo abbiamo sentito di continuo, ma in occasione di episodi come questo è sempre un piacere ascoltare il giornalismo opportunista pronto all'indignazione populista. Ecco dunque che al colpevole assassino, creabile solo perché si tratta di Rey Mysterio ovvero l'unico dei quattro noto al grande pubblico italiano, va aggiunta la colpevolezza dell'intero movimento, un qualcosa di stupido, che istiga alla violenza e violento a sua volta, uno spettacolo che andrebbe assolutamente vietato soprattutto per il bene dei nostri bambini. Il tutto naturalmente mentre di fianco ci sono le ultime dichiarazioni di Rocco dell'isola dei famosi, l'ultimo fidanzato di Belen o altre notizie, si fa per dire, dello stesso calibro. Giudicate voi cosa sia stupido e la cui abolizione migliorerebbe la condizione culturale del nostro paese.

Il tema chiave del discorso, dunque, è il rispetto. Di fronte ad una tragica scomparsa, per la quale seguiranno le sacrosante indagini del caso, non c'è spazio per parlare di una possibile fatalità, o al più evidenziare elementi come la qualità ed il possibile ritardo dei soccorsi. Non attraggono il lettore, non fanno fare numeri adeguati: molto più semplice e redditizio speculare, cercare il facile populismo, con buona pace di quei quattro mentecatti che il Wrestling lo seguono e sono capaci di riconoscere immediatamente un buon articolo da pura spazzatura.

Giovanni Pantalone
Giovanni Pantalone
Super appassionato di wresting dagli inizi degli anni 90, al punto da vedersi, tra WWE e Impact, una trentina di Pay Per View e show televisivi dal vivo in giro per il mondo. Si occupa da sempre di tutta la parte tecnica del sito, compresa la App e la gestione del Forum, ma non disegna sporadici editoriali e comparsate nei podcast.
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