GPOrder #3 – Cià Wagliò!

Un argomento sicuramente spinoso e che raramente ha trovato spazio sulle pagine del sito? Come dire materiale perfetto per questa rubrica! Benvenuti dunque ad una nuova edizione del GPO, prima di iniziare però un veloce reminder alla pagina fan su Facebook, che ha sfondato il tetto dei duecento fan e che sono sicuro potrà ambire a traguardi ben più prestigiosi. Come al solito sentitevi liberi sia di proporre argomenti per le prossime edizioni che di commentare/criticare quello che leggerete in questa.


[RIQUADRO8]

E terminata l'introduzione, diciamo la sigla introduttiva di questo editoriale, possiamo dunque cominciare; non potevamo proprio farlo prima, perché almeno qui da noi sulla sigla non si parla… ah no un attimo, prima un saluto al megadirettore CDB che ovviamente da oggi sarà chiamato o “Splendido” o “Figaccion” o come cavolo volete scrivere il secondo nomignolo rifilato al povero Alberto Del Rio…

A parte questo piccolo sarcasmo iniziale che spero mi perdonerete, l'obiettivo di queste righe sarà semplice da descrivere ma difficile da raggiungere: a valle della prima puntata di Raw andata in onda su Italia2, commentare e giudicare il commento del duo composto da Christian Recalcati e Giacomo “Ciccio” Valenti, ancora una volta designati da Mediaset per la cronaca sulla tv italiana in chiaro della nostra disciplina preferita. Non è affatto facile proprio per le precedenti performance offerte dalla coppia ai tempi di Smackdown su Italia1, con conseguenti feroci critiche, insulti e molto altro ancora da parte di gran parte della community di appassionati. Questa volta sarà diverso? Il loro livello è migliorato? Siamo messi bene, male, malissimo? Mettetevi comodi..

Ovviamente è d'uopo una doverosa premessa.. Quelle che leggerete saranno le opinioni del sottoscritto, che dunque si porteranno dietro le congetture, i preconcetti, tutto quel bagaglio che costituisce il pregio ed al tempo stesso il difetto di chi scrive un editoriale, la magia ed il vincolo di una rubrica di opinioni. Ovvio che ci sarà qualcuno che la penserà diversamente o anche molto diversamente, come è successo ad esempio anche nei discorsi con i vari amici dello staff, ma in fondo proprio per questo esiste facebook, il forum, la mail.. La mia fortuna è poter condividere il mio pensiero con tutti, non certo spacciarlo per verità incontestabile, tranne ovviamente quando si parla di Mysterio! 😉

Cerchiamo prima di tutto di ripulire il campo da quelle che ritengo le critiche più pretestuose, ovvero quelle che o ignorano completamente la storia del commento in italiano del wrestling o sono la classica ricerca del pelo nell'uovo. Pensiamo ad esempio al non ricordare il nome di una mossa, o al confonderla con qualcun'altra. Chi come me ha qualche anno in più sul groppone, ricorda certamente come sia stato il mitico Dan Peterson a farci conoscere il nome di una mossa mitica come la finisher di Ric Flair, ovvero la figure four, ribattezzata figura quattro o figura a quattro in italiano. Peccato che proprio Dan con lo stesso nome abbia spesso chiamato anche altre mosse, come ad esempio la sharpshooter di Bret Hart (lo fece a lungo), e non per questo il suo lavoro si stato crocifisso; criticato si, ma mai distrutto.

Nè si può pretendere che il passaggio da una lingua all'altra non comporti la necessità di rinominare le mosse: esempio classico il braccio teso, altra creatura Petersoniana. Immaginatevi, ad esempio, la difficoltà nel tradurre in italiano una Atomic Drop, o una Powerbomb.. prima dunque di dire che nel chiamare le mosse i commentatori ignorano ogni tipo di tecnica, ricordiamoci che spesso anche i nomi in inglese di significato più puramente tecnico ne hanno ben poco. Non c'è assolutamente da scandalizzarsi, dunque, per qualche “deviazione” dal tema.

Ehm… certo che se però le mosse diventano poi “pem”, “ooooooh” “saleeeee” e cose del genere… e qui veniamo al primo grave problema da riscontrare, una carenza prima di tutto tecnica che è francamente enorme. Ripeto la componente tecnica non è tutto, ma garantire quantomeno un livello ai limiti della sufficienza avrebbe giovato enormemente, anche per motivi che vedremo successivamente. A chi chiederla? Beh certamente non a un personaggio “prestato” al wrestling da altri contesti.. Quanto piuttosto a chi fa il commentatore di mestiere, ha iniziato come supporto/staff o come lo vogliamo chiamare a Dan Peterson, ha scritto sulla materia.. Come dite? Uno dei due risponde pienamente a questa descrizione? Bene, vuol dire che sapete perfettamente a chi mi sto riferendo. E la mossa che fa battere la testa, onestamente NON si può proprio nemmeno lontanamente sentire.

Altra considerazione importante da fare è la capacità di riportare fedelmente i promo, ovvero non soltanto tradurli, ma anche intervallare la traduzione con qualche aggiunta o per aiutare i meno esperti o per enfatizzare il discorso. E' chiaro che un commentatore americano ha “più tempo”, perché gli basta intervenire fra una frase e l'altra con i propri commenti, mentre i nostrani devono inevitabilmente anche “spiegare”. In tal senso la prima puntata per loro è stata un gran brutto cliente, poiché aperta e chiusa da due lunghi promo, di cui il secondo tanto importante quanto difficile da spiegare ad un pubblico meno esperto. E, devo ammettere, su questo aspetto sono rimasto se non colpito almeno tranquillizzato, pensavo decisamente peggio. Certamente si è sentito qualche errore, anzi orrore nella traduzione, ed altrettanto certamente Valenti ha letto talmente bene i testi preparati prima da voler dire per due volte di fila ciò che Punk ancora non aveva detto, ma tutto sommato i fan meno esperti e meno patiti credo abbiano capito almeno per grandi linee ciò che Punk avesse voluto dire. Un addetto ai lavori si è turato il naso, questo si, ma meglio che niente, ripeto poteva andare decisamente peggio.

Passando poi agli incontri veri e propri, un elemento che secondo me invece è particolarmente importante è saper far procedere di pari passo le fasi importanti dell'incontro con il proprio coinvolgimento emotivo, cosa che peraltro è anche più semplice su puntate registrate dove si può sapere in anticipo quando e come finiranno i match. Vi immaginate un commentatore calcistico lanciare urla forsennate durante una sostituzione o una fase statica del gioco e magari dire a voce bassa e dismessa quando una squadra ha segnato? Avrebbe svolto male il suo lavoro, non avrebbe aiutato con la sua voce a far sentire lo spettatore ancora più coinvolto nella partita.

I nostri due valorosi sono stati in grado di farlo? Ehm.. vi basti come risposta il loro gelo quando Mark Herny in un segmento obiettivamente con molto hype ha sfasciato la gabbia, con uno splash su Big Show, in totale contrapposizione alle urla assolutamente a caso che i due lanciano con certezza matematica ad ogni match, spesso in fasi che solo loro riescono a trovare esaltanti.

Il tutto ovviamente, inserendo qua e là anche il cacio sui maccheroni, ovvero quei fantastici soprannomi agli atleti che sono forse la parte più inutile ed irritante del tutto. Alzi la mano chi ha mai anche solo sorriso vedendo Mark Herny chiamato nutellone.. Vince piacione e così via.. una ricerca della comicità che non solo non c'è, ma è anche assolutamente inutile. Se poi a voi nutellone fa ridere.. A me no, francamente, proprio no.

Ma il fattore più importante, quello che a mio avviso viene prima di qualunque considerazione tecnica, ahimè quello è rimasto clamorosamente disatteso, proprio come la prima volta: l'immedesimarsi nel prodotto, il farlo proprio, rispettarlo e trattarlo con passione prima ancora che con competenza. Questo è da sempre stato un fattore vincente, quello che ad esempio ha permesso al già citato Dan Peterson di coprire lacune anche grosse per quanto riguarda tutto il resto. Dan amava guardare questo sport, si è sempre notato in ogni sua telecronaca. Come del resto un Flavio Tranquillo ama il basket, un Fabio Caressa il calcio ed il poker, un Rino Tommasi il tennis e così via. Certo ho citato esempi dove si può riconoscere sia passione che competenza, ma sono straconvinto che la passione possa compensare una lacuna di competenza, mentre il contrario è quasi impossibile.

Il wrestling, poi, con il suo essere tremendamente al confine fra sport e spettacolo, ha ancora più bisogno di essere rispettato per quello che è, altrimenti tutto il prodotto accusa una incredibile sofferenza. Prendiamo ad esempio la differenza fra un color commentator americano ed uno nostrano: la spalla, per così dire, oltreoceano cerca di massimizzare gli inevitabili eccessi del comportamento dei wrestler, di aumentare la resa del loro personaggio, ovviamente in chiave heel o face a seconda del proprio ruolo. Lo faceva Jesse Ventura, lo faceva Bobby Heenan, lo faceva Roddy Piper, lo fanno oggi Jerry Lawler e Booker T… è il loro ruolo, importantissimo. Assumendo che da noi il ruolo del tecnico, sia di Recalcati, cosa fa Valenti? Dovrebbe essere lui ad occuparsi delle note di colore, invertendo un pò i ruoli rispetto agli states, ovvero lui come prima voce più una spalla tecnica come seconda. Risultato? Le gimmick, le storyline, sono rispettate anzi esaltate? E come no.. battute su questo o su quello, che non solo non mi fanno ridere ( e non credo di essere il solo, ma è ovviamente totalmente soggettivo), ma anzi invece di esaltare gli eccessi dei wrestler li scherniscono, quasi a voler esaltare fino a farla passare come ridicola la componente più comedy e cartoonesca del prodotto WWE. Tanto per fare un paragone, è come se un telecronista di calcio prima del calcio d'inizio ci dicesse che tanto chi vincerà lo avrà fatto perché ha comprato l'arbitro o gli avverarsi.. ovvero distruggere con le proprie mani quello che genera il suo posto di lavoro!

Il risultato finale è negativo addirittura alla terza potenza: fa inorridire gli spettatori più esperti, fa sembrare il wrestling una gigantesca pagliacciata e nulla più agli spettatori occasionali, e rende una idea completamente errata del prodotto a chi non ha ancora l'età sufficiente per comprenderne le sfumature.

E buona parte delle motivazioni risiedono per me nella necessità dello stesso Valenti di compensare le clamorose lacune tecniche del suo compagno, e dunque cercare di coprire anche una competenza che non ha nè gli si può chiedere di avere. È la mia speranza.. Ovvero che riequilibrata la componente tecnica (anche se non so come, considerato il livello davvero molto basso di chi dovrebbe essere lì per questo) i due possano svolgere al meglio il rispettivo ruolo ed evitare un imbarazzante riempitivo di battute, soprannomi ed urla varie. Sebbene dei due la figura migliore l'abbia fatta sicuramente lui, continuo ad avere due enormi timori su Ciccio Valenti, ovvero o che lui non abbia ancora compreso abbastanza lo “spirito” del wrestling o peggio che non lo voglia capire, vuoi per mancanza di passione vuoi per direttive ricevute sul target del pubblico e conseguente taglio del prodotto. Naturalmente qualora sia questo il caso le loro colpe ne escono totalmente ridimensionate, di fatto la loro sarebbe la faccia che inevitabilmente qualcuno deve mettere di fronte a discutibilissime scelte prese a livello dirigenziale.

Di sicuro, almeno secondo il mio soggettivissimo parere, il risultato complessivo non è buono. E' colpa solo di uno? E' comunque meno peggio di come lo si aspettava? E' per il target di pubblico e relative imposizioni che i due ricevono di conseguenza? Beh, amici lettori.. Ma a me, semplice appassionato, cosa mi importa? Cosa dovrebbe interessarmi se a livello relativo i due sono migliorati o hanno limitato i danni rispetto a quanto preventivato? Resto estremamente scontento a livello assoluto! Prima ancora di trovare qualunque motivazione, personalmente ancora una volta mi sento – magari solo parzialmente, mitighiamo un pò il tutto – privato del livello minimo di rispetto verso chi sa benissimo la differenza fra sport e sport-entertainment, ma non per questo vuole sentirsi un cretino perché segue quest'ultimo con la stessa passione con la quale seguirebbe uno sport. Uno che volle essere sufficientemente mark da restare impressionato dallo spot di Mark Herny, immaginarlo come l'uomo più forte del mondo, e pensare alla Nutella solo per la merenda durante gli spot pubblicitari.

PS
Non per essere ripetitivo, ma se una persona come CM Punk in grado di tirare fuori scene come quella con Vince sta per lasciare la federazione, allora due sono le cose: o è un eccellente bluff e standing ovation ai booker, oppure è tutto vero, ed allora i booker stessi dovrebbero farsi un gran bell'esame di coscienza..

Giovanni Pantalone
Giovanni Pantalone
Super appassionato di wresting dagli inizi degli anni 90, al punto da vedersi, tra WWE e Impact, una trentina di Pay Per View e show televisivi dal vivo in giro per il mondo. Si occupa da sempre di tutta la parte tecnica del sito, compresa la App e la gestione del Forum, ma non disegna sporadici editoriali e comparsate nei podcast.
15,941FansLike
2,666FollowersFollow

Ultime notizie

Ultimi Risultati

Articoli Correlati