5 Star Frog Splash #3 – Welcome to the Food Chain

L'acceso promo che ha visto coinvolti CM Punk e Mick Foley qualche settimana fa a Raw è stato solo una delle piccole gemme che hanno contraddistinto l'ultimo mese del WWE Champion, impegnato a confrontarsi con diverse leggende che hanno fornito tutte, chi più chi meno, degli interessanti argomenti di discussione legati al character del Best in the World. Tuttavia, quel particolare episodio di Raw non è stato solo caratterizzato dall'insulto “statistico” rivolto a Punk dall'Hardcore Legend, ma anche da un controverso segmento finale tanto inaspettato da generare dibattiti più di tutto il resto dell'episodio: più della proposta di matrimonio di Paul Heyman ad AJ Lee, più del già citato promo tra Punk e Foley, più di quello tra lo Straight Edge e John Cena.


Credo che tutti noi, vedendo la faccia terrorizzata con cui CM Punk ha guardato colui che era intervenuto a difendere Mick Foley dopo il duro colpo inflittogli dal WWE Champion, abbiamo fatto mente locale per capire chi si fosse improvvisamente parato sulla strada di Punk. Per quanto sapessi bene che fosse altamente improbabile, quasi impossibile, che avvenisse una cosa del genere, la mia mente non ha potuto fare a meno di spaziare e pensare alla “nemesi” naturale di Punk, colui che tutti noi indicheremmo come il “dream opponent” del Best in the World: Stone Cold Steve Austin. Sarebbe stato appropriato, semplicemente perfetto. Tuttavia, il difensore di Mick Foley era “solo” Ryback, la macchina distruttiva che imperversa a Raw e SmackDown da ormai sei mesi.

Molti hanno storto il naso di fronte a questa scelta improvvisa, forse affrettata, da parte della WWE. Cosa aveva dimostrato Ryback fino a quel momento? Poco o nulla, l'unico vero acuto del suo percorso semestrale era stata la vittoria netta riportata contro l'Intercontinental Champion The Miz qualche ora prima. Nessun accenno al farlo prendere parte ad una vera rivalità (l'unica fino a quel momento era stata con Jinder Mahal, il che è tutto dire), nessuna interazione con wrestler al di sopra del midcard, niente che facesse pensare anche solo lontanamente ad un suo inserimento così prepotente ai piani alti. Eppure, per un motivo o per un altro, riflettendoci su si può capire che la scelta della WWE non è stata così folle, né insensata.

La WWE si è ritrovata in una situazione difficile quando ha scoperto che John Cena avrebbe dovuto sottoporsi ad un improvviso intervento al gomito: Cena, infatti, stava lottando da tempo semi-infortunato e l'operazione non era più rimandabile. La compagnia aveva dunque la necessità di trovare qualcosa da fare a CM Punk mentre Cena recuperava dall'infortunio e tornava operativo in tempo per Hell in a Cell. Le scelte, però, non erano molte. A conti fatti, guardando tra gli uppercarder/main eventer dell'attuale roster, solo Randy Orton e Big Show avevano lo status appropriato per fronteggiare Punk senza che quest'ultimo perdesse il momentum generatosi dall'ultimo capitolo della rivalità con Cena. Entrambi i casi, però, presentavano problemi impossibili da sormontare: il Viper sarebbe stato impegnato con le riprese di “The Marine: Homefront”, necessitando quindi un calendario meno fitto, e Big Show era turnato da poco heel, stesso allineamento attuale di Punk. Serviva dunque una soluzione alternativa ed efficace allo stesso tempo.

La scelta è ricaduta su Ryback per svariati motivi: character di una macchina potenzialmente inarrestabile, attualmente unico imbattuto in tutto il roster (fino a poco fa c'era anche Damien Sandow a fargli compagnia, però) e davvero molto over con il pubblico, l'ex membro del Nexus poteva essere davvero la soluzione a breve termine ideale per “intrattenere” Punk in attesa del gran ritorno di Cena. Era necessario, però, gestire entrambi nella maniera appropriata, facendo in modo che nessuno dei due risultasse bruciato dall'interazione con l'altro.

Il cammino di Ryback era quindi proseguito a SmackDown, dove era stato soggetto alla prima, vera prova di forza di tutto il suo stint: un match contro Tensai. La prova, seppur non proprio agevolmente, era però stata superata: pur dando l'idea di fare una fatica indescrivibile, Ryback aveva utilizzato il match per incrementare il proprio status e dare un'idea diversa di sé dalla macchina ammazza-jobber che era stata fino a poco prima. I problemi, però, si sono presentati a Raw della settimana scorsa, in maniera piuttosto inaspettata. In un rematch contro Tensai, Ryback non è riuscito a chiudere la propria finisher, la Shell Shocked (ovvero una Musclebuster) per ben due volte, trovandosi costretto a chiudere il match con il Meat Hook, il suo Running Lariat.

Questo doppio botch ha generato grandi dibattiti e ha inevitabilmente evidenziato tutti i limiti di Ryback. Innanzitutto una precisazione: la colpa è tutta sua. Si è parlato molto di una possibile colpa di Tensai in merito, addirittura si è arrivati a parlare di sandbag, termine tecnico che descrive un wrestler che dovrebbe subire una mossa ma che invece di agevolarne l'esecuzione la disturba, impedendo volontariamente all'altro di connettere la mossa. Niente di tutto questo: guardando le varie sequenze in cui Ryback carica Tensai si può vedere chiaramente che l'ex A-Train piega il ginocchio per saltare e cerca di aiutare l'avversario a caricarselo sulle spalle. Senza dimenticare che Tensai aveva una sola gamba a disposizione per aiutare Ryback, non poteva certo saltargli in groppa senza che la mossa risultasse completamente fasulla.

Ed arriviamo finalmente al punto dolente: i limiti di Ryback. Innanzitutto Ryback non ha forza, almeno non quella necessaria ad un wrestler che lotta secondo quello stile. Come amo definirlo, Ryback è un powerhouse senza power. Lo si è visto pienamente nel match con Tensai, si è potuto notare anche nel match disputato a Raw contro Primo & Epico, tanto che per far sì che la sua finisher potesse andare a segno nel modo corretto Primo ha dovuto praticamente saltargli in groppa. In secondo luogo, non dà dimostrazione di potenza: in quanto big man dovrebbe eseguire le sue mosse correttamente e senza il minimo sforzo, invece si dimostra limitatissimo in questo campo anche solo quando deve eseguire la sua Shell Shocked su chiunque, più in generale quando deve eseguire qualche mossa un po' più complessa del consueto. Terzo punto: non è over per i motivi che vorrebbe la WWE. Parliamoci chiaro: Ryback è over per la sua gestualità particolare, per il suo 'Feed Me More', per tutto ciò che rende particolare il suo character. E questo può anche andar bene, ma non quando poi lo prendi e lo lanci nel main event senza alcuna costruzione, senza un promo random che giustifichi la sua presenza lì, senza niente di niente. Non è questo ciò che va fatto per renderlo un main eventer o comunque dotarlo di uno status adeguato a competere per il WWE Championship, men che meno contro questo CM Punk. Quarto ed ultimo, anche se questione meno grave di tutte perché facile da risolvere: non ha fiato. Bastano tre minuti di match per ridurlo ad uno straccio, tanto da apparire anche seriamente affaticato.

Questi limiti, comunque, sono decisamente messi in evidenza anche e soprattutto da una cattiva gestione da parte della WWE. Ryback e Tensai non avevano provato prima quello spot? Perché Ryback allora si è trovato così in difficoltà? E perché se Ryback si era già dimostrato a malapena in grado di sollevare Tensai glielo si è fatto fare a Raw in diretta quando è impossibile editare il tutto? E ancora, perché renderlo di proposito un personaggio quasi comedy con quei 'Feed Me More', quelle facce strampalate e quelle movenze insensate?

La questione è semplice: Ryback non doveva affrontare Tensai. Come ho detto, la WWE deve cercare di mettere in risalto i punti forti di Ryback, non lasciar intravedere tutte le sue debolezze. Certo, fargli battere Tensai poteva essere un'ottima cosa per il suo status (seppur limitatamente), ma non a queste condizioni ed in questo modo. Non è a suo agio con il suo attuale moveset? Benissimo, basta fornirgliene un altro che più gli si confaccia e grazie al quale possa apparire migliore. Ad esempio, nel match contro Aiden English a NXT, Ryback ha usato un Running Shoulder Thrust all'angolo che mi aveva impressionato, quello sì che mi aveva dato una sensazione di potenza. E proprio contro Tensai a Smackdown Ryback era andato a segno con un Belly to Belly Throw che era stato molto efficace ed aveva ottenuto il suo scopo. Morale della favola: occorre riadattare il character di Ryback alle esigenze e alle capacità dell'ex Skip Sheffield per far sì che possa fare una figura migliore sul ring.

Ora, dopo l'ultimo episodio di Raw, c'è la possibilità concreta che Ryback affronti CM Punk per il WWE Championship a Hell in a Cell. La questione è molto semplice: tutto sta a John Cena e al suo infortunio al gomito. Se Cena sarà in grado di recuperare in tempo per Hell in a Cell, sarà lui ad affrontare Punk per il titolo. Se invece Cena non ce la farà… beh, starà a Ryback sostituirlo. Ma Ryback sarebbe davvero in grado di sostenere una rivalità di tale caratura e di tale importanza con un character come il suo? Come reagirebbe il pubblico ad una sua prima prova di durata continuata? Perché non dimentichiamoci che il match più lungo disputato finora dal Big Hungry durerà sì e no cinque minuti, mentre un match all'interno dell'Hell in a Cell durerebbe almeno quattro o cinque volte tanto, senza contare che i già menzionati problemi di resistenza fisica di Ryback si paleserebbero all'istante.

Un character adatto, forse il più appropriato, per riempire il buco di un mese lasciato da un infortunato Cena; l'altra faccia della medaglia, invece, vede un wrestler appena mediocre, palesemente non adatto al character che interpreta e con gravi lacune che la WWE non fa nulla per mascherare: questo è Ryback. Ora, a poco più di due settimane da Hell in a Cell, se sarà davvero Ryback ad affrontare CM Punk per il titolo, la WWE deve cercare di correre ai ripari per quanto possibile e modificare il character di Ryback, quantomeno caratterizzarlo, in modo da rivalutarlo e costruirlo al meglio in vista del PPV. D'altro canto, per il wrestler non sarebbe un semplice banco di prova, bensì IL banco di prova, da non fallire assolutamente. In caso di fallimento nel main event di un PPV, infatti, credo che Ryback non potrebbe più riprendersi, né credo che la WWE punterebbe ancora su di lui. In parole povere, serve che il wrestler dimostri una volta per tutte cosa può fare, se può reggere il main event e se è in grado di migliorare. In caso contrario, non credo che la WWE si farebbe molti problemi a mettere da parte il Big Hungry come già fatto con Tensai (immeritatamente) e Clay e a sostituirlo con qualcuno di più meritevole: sta tutto a lui. Welcome to the Food Chain, Ryback.

Lorenzo Pierleoni
Lorenzo Pierleonihttps://www.tuttowrestling.com/
Dicono che sia il vicedirettore di Tuttowrestling.com ma non ci crede tanto nemmeno lui, figuriamoci gli altri. Scrive da otto anni il 5 Star Frog Splash, per un totale di oltre 200 numeri. Cosa gli abbiano fatto di male gli utenti di TW per punirli così è ancora ignoto. A marzo 2020 si ritrova senza niente da fare, inizia un podcast e lo chiama The Whole Damn Show. Così, de botto, senza senso.
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