Cero Miedo (Lucha Planet) #11

Signori e signore bentornati sulle pagine di Tuttowrestling per l'ultima edizione del Cero Miedo, almeno per quanto riguarda la seconda stagione di Lucha Underground, pertanto bando alle ciance, io sono Mattia “The Kingman” Borsani e questa è Ultima Lucha Dos!!!!!


Partiamo subito parlando del 7 Way Elimination Match che ha riassegnato il Gift Of The Gods Championship e che dopo un match combattuto e molto cruento ha visto prevalere, un po' a sorpresa, Sexy Star che è andata quindi a laurearsi nuova GOTG Champion ed è quandi ad un passo da un possibile match valido per il Lucha Underground Championship: scelta sicuramente coerente con il percorso intrapreso in queste 2 stagioni dalla luchador anche se sicuramente altri atleti del roster non avrebbero sfigurato con la cintura (sicuramente un Killshot non avrebbe sfigurato); unico neo nella gestione del match è stato il trattamento di Nightclaw, prima presentato in “pompa magna” e poi trattato abbastanza in sordina.

Altro match che ha segnato questa edizione di Ultima Lucha è stato il death match disputato fra King Cuerno e Mil Muertes che si è rivelato una contesa violenta, combattuta e molto fisica come il feud fra i 2 lasciava presagire anche se sicuramente inferiore ad altre contese a stipulazione speciale disputate nel corso di queste due stagioni e che ci riconsegna un Mil Muertes in rampa di lancio per la stagione 3 dove spero personalmente si vada a riprendere il feud con Pentagon Jr ed eventualmente ci sia un rientro dell'uomo delle 1000 morti all'interno della scena titolata al momento dominata in lungo ed in largo dal mostro Matanza Cueto

Nel mondo di Lucha Underground le donne sono sempre state proposte al pari degli uomini e per questo il match fra Ivelisse e Taya è stato sicuramente vissuto dal tempio e dai telespettatori come un match di cartello e le due contendenti non si sono di certo risparmiate dando tutto cio che avevano sul ring proponendo quindi una contesa ben combattuta ed a tratti persino violenta se paragonata al wrestling femminile proposto nelle federazioni mainstream; serviva però una vincitrice fra le 2 ed è stata Taya a prevalere ma solo dopo un'interferenza di Catrina ai danni dell'ex Trios Champion Ivelisse che è sicuramente foriera di una ripresa del loro feud nel corso della stagione 3 del programma

Personalmente questa seconda stagione mi lascia con un po' di amaro in bocca per tutto ciò che poteva essere e che non è stato proposto agli stessi livelli della prima, incredibile stagione vissuta al tempio; siamo però pronti a goderci una terza stagione che tornerà ad avere ben 40 puntate e che sicuramente ci regalerà delle storyline meglio sviluppate e character sempre più approfonditi.

Ed ora linea a Dario per gli altri match di Ultima Lucha e per le sue considerazioni sulla seconda stagione!!!!

Amici ed amiche di Tuttowrestling.com, un saluto anche da parte del vostro Dario “TW 4 Life” Rondanini. Siamo arrivati alla fine di un percorso emozionante ed adrenalinico come la seconda stagione di Lucha Underground, ed è arrivato anche il mio turno di analizzare l'ultima parte di Ultima Lucha Dos.

La prima parte della puntata è già stata analizzata dal buon Mattia, per cui ci soffermeremo sugli altri punti di interesse di questo finale di stagione, che comunque ha lasciato molti più interrogativi del primo. Probabilmente il motivo è da ricercarsi nel fatto che a differenza dell'anno scorso, stavolta il futuro della compagnia era già ben noto, con la terza stagione già in programma, e quindi i creatori potrebbero benissimo aver deciso di giocare con le nostre teste in vista della nuova stagione. Stagione che ha visto il suo momento finale con l'arresto di Dario Cueto, che comunque abbiamo visto ridere mentre veniva portato via dai poliziotti, il che significa senza dubbio che “El Jefe” ha in mente di tornare al Tempio. Il segmento in sé, permettetemi di dirlo, non mi ha entusiasmato più di tanto. Ci lascia con tante, troppe, domande in attesa di risposta, e non ha dato a mio parere sufficiente spessore ad una storia che, nonostante sia ovvio il fatto che non sia conclusa, meritava a mio dire di essere maggiormente delineata. Costruita molto bene e con il sufficiente livello di hype per invitarci a scoprire il seguito, l'atto finale è stato secondo me troppo “al risparmio”, mancando di dare il giusto peso ai personaggi che comunque hanno dato un importante contributo nel costruire questo finale. Gli agenti Joey Ryan e Cortez Castro, l'uomo in combutta con El Jefe, e soprattutto il famigerato uomo con la benda. Ovviamente tutti i nodi verranno al pettine nella terza stagione, ma questo season finale è stato a mio parere privo del dovuto interesse e curiosità che tutta la vicenda Cueto ha contribuito a creare.

Andando poi a parlare di ciò che si è visto sul ring, i match sui quali mi voglio concentrare con voi sono tre: l'incontro per i Trios Titles, quello per il titolo assoluto, e il dream match Puma – Mysterio.

Parlando della questione Trios Titles, devo dire che nessun team finora è stato “figo” con le cinture se non Ivelisse, Angelico e Son of Havoc. Gli spacconi PJ Black, Jack Evans e Johnny Mundo sono stati degli ottimi campioni per quanto riguarda il lavoro in ring, ma nell'extra ahimè i tre spacconi hanno un po' deluso e sono stati chiamati ad uno scontro contro un team che io personalmente adoro: Fenix, Aerostar e Drago. Un team visivamente spettacolare, che ora come ora può risultare accattivante e bello da vedere solo a Lucha Underground: un drago, un uomo dello spazio e una fenice, anche se solo metaforicamente parlando. In qualsiasi altra compagnia sarebbe una barzelletta, ma a Lucha Underground non solo è una realtà, ma sono anche i nuovi campioni. Il lottato, ormai è chiaro, è una garanzia a Lucha Underground, e anche questo match non è stato da meno. Tutti i nodi fatti nel corso della stagione sono stati dispiegati, e Drago in particolare si è preso la sua vendetta su Evans, il cosiddetto “dragon slayer”, dopo la loro serie di match a inizio stagione. Mi ha fatto particolarmente piacere vedere Evans con un titolo alla vita, in quanto nel corso delle due stagioni di LU ha dato modo di essere un performer di assoluto livello. Da notare, inoltre, che Fenix grazie a questa vittoria, si è ufficialmente ritagliato un posto nella storia della federazione: il lottatore mascherato è infatti il primissimo Triple Crown, nonché Grand Slam Champion di Lucha Underground, avendo vinto tutti i titoli presenti nella compagnia. Curioso di vedere fin dove li porterà questo regno da campioni nella prossima stagione.

Parlando di match titolati, passiamo ora al match per il Lucha Underground Championship. Matanza Cueto ha affrontato la sua minaccia più difficile, quella che dà il volto a questo editoriale sul nostro sito. Pentagòn Jr., o meglio, Pentagòn Dark, com'è ora diventato. Il ragazzo infatti, è stato visto in un segmento pre match, insieme a Vampiro, in una grotta, nella quale ha affrontato e sconfitto tutte le sue paure, liberandosi del “junior” e diventando finalmente “Dark”, a simboleggiare il radicale cambiamento e la mancanza assoluta di paura nel suo animo. Cambio di gimmick totalmente inaspettato, a mio avviso, ma anche tutto sommato giusto. C'era bisogno di un character development particolare affinchè ci si potesse identificare come un papabile contendente al titolo di Matanza, e soprattutto, per metterlo in difficoltà in modo credibile e autentico. Tutto ciò è avvenuto ottimamente e con il giusto piglio che solo LU è in grado di offrire. Il match è stato duro, violento e come preventivato, Matanza è sembrato davvero in procinto di perdere il titolo molte volte, a dimostrazione che il character development di Pentagòn è servito allo scopo. Alla fine però, il fratello del boss è riuscito a prevalere, e questo ci porta al passo successivo del cammino di Pentagòn.

A fine match, l'uomo simbolo di LU si è rivoltato contro il suo maestro Vampiro, probabilmente per un misto di delusione per la sconfitta avvenuta nonostante i suoi cambiamenti avvenuti anche per suo volere, e di maturazione tale al punto di non voler più essere accompagnato da un maestro, ma iniziare a fare tutto per conto proprio, senza dover più interloquire con altri per intraprendere la propria strada. Particolarmente indicativo il pesante blade job di Vampiro e le parole di Pentagòn “il tuo sangue è come cibo per me”. Staremo a vedere se e quali strade si apriranno per i due nella prossima stagione.

L'ultimo passaggio di questo numero del Cero Miedo, lo dedichiamo al dream match per eccellenza: Prince Puma vs Rey Mysterio, “The Prince vs El Rey”.
Tutti noi siamo a conoscenza delle enormi abilità di Puma, o Ricochet, ma il match con Rey Mysterio, senza dubbio il re della lucha libre, è stato qualcosa che verrà ricordato negli anni. Tralasciando la qualità del match in sé, che visti i contendenti non poteva che essere altissima, a spiccare è il motivo per cui il match è stato sancito: Puma vuole essere il migliore, e di conseguenza sfida il migliore, mentre Rey si misura col suo erede per vedere coi suoi occhi se è ancora “el rey”. Semplice, efficace, ma maledettamente accattivante e coinvolgente. Da film, quasi, che è proprio il tipo di prodotto che LU si propone di offrire: il pro wrestling visto come una serie tv. Sorprendentemente, la vittoria è andata a Mysterio, che ha quindi fatto crollare i sogni di gloria di Puma. C'è stata la stretta di mano tra i due lottatori, che si sono comunque rispettati fino in fondo, e alla fine, Rey ha lasciato il ring, lasciando solo Puma a prendersi le ovazioni del pubblico. Un gesto di grande rispetto e se vogliamo, di fiducia, nelle possibilità di Prince Puma. Staremo a vedere se nella prossima stagione il tutto verrà ripreso, e se ci sarà una scalata definitiva di Puma verso l'Olimpo della lucha libre.

Anche per questo numero è tutto, cari amici. Ringrazio ancora una volta il collega Mattia Borsani per aver intrapreso questo percorso con me, e ringrazio tutti voi lettori che ogni giorno siete sulle nostre pagine. Senza di voi noi non potremmo esserci, e vi ringraziamo tutti per il supporto costante. Perdonate se nel corso delle edizioni del Cero Miedo io dovessi aver scritto delle ovvietà o magari delle castronerie pazzesche, ma in fondo il wrestling è anche questo, opinioni che si confrontano e possono anche divergere. Alla prossima occasione dal vostro Dario “TW 4 Life” Rondanini, e sempre Cero Miedo!

Mattia Borsani
Mattia Borsani
Inguaribile nerd seguo il wrestling ormai dal lontano 2004; redattore dello Stamford Report, newsboarder, co-host del TWDS e host delle TW Pills.Mi trovate su Twitter/X (@MattiaBorsani) & Instagram (thedoc_mb)
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