BET ON HIM #129 – BET ON… CODY OUT OF AEW?

Ciao a tutti amici e soprattutto amiche di Tuttowrestling.com e benvenuti ad un nuovo appuntamento con la rubrica dedicata al futuro del business. Siamo a pochissimi giorni da un nuovo evento della WWE. La federazione di Stamford torna, infatti, in Arabia Saudita per una nuova edizione di Elimination Chamber. Non staremo qui a soffermarci sull’evento del quale si occuperanno gli amici del Planet e il buon Lorenzo nel Whole Damn Show. Anche perché questa settimana ci ha offerto un’altra notizia bomba del quale parlare. Il buon Mattia Borsani ne ha già parlato nell’AEW Planet. Cody Rhodes ha lasciato la AEW, in una di quelle mosse che nessuno, ma proprio nessuno si aspettava alla vigilia.


THE BUTTERFLY EFFECT

La storia di Cody come fondatore della AEW è nota a tutti. Il Butterfly Effect che ha portato dal suo licenziamento dalla WWE nell’ormai lontano 2016 è uno di quei fenomeni che sicuramente verrà ricordato a lungo nella storia del wrestling. Chi, sei anni fa, avrebbe mai scommesso che l’addio di Cody Rhodes alla WWE avrebbe provocato il momento storico che stiamo vivendo oggi? Probabilmente nessuno. Eppure è successo e bisogna dar merito a questo ragazzo per quello che è riuscito a fare dopo la fine del suo rapporto con la compagnia di Vince McMahon. Senza Cody Rhodes e quella scommessa accettata, quasi per scherzo, da un tweet di Dave Meltzer, oggi non ci sarebbe la AEW.

Le ragioni dell’addio di Cody Rhodes, quelle reali, sono attualmente sconosciute e probabilmente verranno a galla più in avanti. Molto probabile si tratti di una questione economica, possibilmente creativa, ma oserei dire più, di ambizione. Quella, al buon Cody, non è mai mancata, pur consapevole dei suoi limiti a livello tecnico. Il figlio di Dusty, ha però dimostrato di saper migliorare sia sul quadrato, dimostrare le sue qualità e carisma e soprattutto ha dimostrato di essere in grado di essere una star che va aldilà del “semplice” mondo del wrestling grazie al suo ruolo di EVP ed ambasciatore della AEW.

In questo momento, pur non essendo un fenomeno sul quadrato tecnicamente parlando, Cody Rhodes è, a mio avviso, una delle poche Superstar reali che il mondo del wrestling presenta in generale. Bisogna dargliene atto, anche se, ripeto, non è e probabilmente mai sarà il mio wrestler preferito e tecnicamente e molto inferiore a decine di wrestler. 

A GREAT RUN

Possibile ruolo importante in tale decisione l’ha avuta la perdita di potere a livello creativo da parte dello stesso Cody in favore di un Tony Khan. Quest’ultimo maggiormente in controllo del creative negli ultimi tempi. Rhodes ha fatto a mio avviso un lavoro eccellente come booking. Non è da tutti “togliersi di mezzo” dal giro titolato nella federazione di cui sei uno dei fondatori. Benissimo ha poi fatto nelle sue run con o senza il titolo TNT (detenuto per tre volte). Abbiamo ancora nella mente l’ottima storyline con Jericho e soprattutto MJF (storyline che ha elevato quest’ultimo come heel in maniera esponenziale). Cody è stato, all’inizio dell’avventura AEW, il babyface perfetto, con promo incredibili e prestazioni e storytelling di grande impatto. Non si può negare.

Senza dimenticare il lavoro fatto con gente come Darby Allin, Sammy Guevara e tutti coloro che ne hanno incrociato la strada in questi anni della promotion di Tony Khan. Prendete ad esempio anche Malakai Black, il solo feud tra i due ha elevato a Superstar Black, uno che veniva da un deludente (non per suoi demeriti) stint nella WWE. Insomma, il lavoro di Cody è stato, sotto il profilo creativo, eccellente a mio avviso. Onestamente ho sempre pensato ad un percorso creativo differente, con Cody che in qualche maniera sarebbe riuscito a rientrare nel giro titolato, magari togliendolo a MJF in quella che sarebbe stata una perfetta chiusura del cerchio. Peccato, però, che all’epoca di quella storyline la AEW fosse una federazione molto diversa da quella attuale.

RETURN TO BE SPECIAL AGAIN

Nel frattempo, infatti, è arrivata gente come CM Punk, Bryan Danielson, Adam Cole, oltre all’esplosione di Adam Page, MJF e Darby Allin e l’inevitabile risalita al top di un fenomeno come Kenny Omega. Improvvisamente Cody, non che sia diventato uno dei tanti, però è diventato uno dei quali si poteva fare tranquillamente a meno durante gli show. Anche perché la differenza tecnica con gli altri stava diventando sempre più evidente. Da qui anche la “ribellione” da parte di un pubblico esigente come quello della AEW che stava portando all’inevitabile passaggio ad heel. Probabilmente Tony Khan e le circostanze hanno fatto realizzare a Cody, wrestler e uomo decisamente ambizioso e per nulla stupido, di non essere più imprescindibile per questa compagnia. I soldi, certamente, costituiscono anche un fattore. Secondario a mio modo di vedere, ma lo costituiscono.

Che futuro per Cody Rhodes adesso? Su cosa dovremmo scommettere per il suo futuro? Tutte le strade portano ad un possibile e clamoroso ritorno in WWE per The American Nightmare. Uno scenario assolutamente impensabile fino a pochi mesi fa. Abbiamo parlato ed esaltato in lungo ed in largo le acquisizioni da parte della AEW e gli sprechi perpetrati negli ultimi anni da parte della WWE. Eppure, se dovesse rivelarsi realtà, il passaggio di Cody in WWE (primo vero passaggio in direzione opposta), sarebbe di proporzioni altrettanto grandi. Cody Rhodes non è un wrestler qualsiasi, è uno dei fondatori della prima promotion che può essere considerata concorrenza della WWE dai tempi della WCW. Uno dei pochi che sa tutto, o quasi della AEW. Un colpo quasi sensazionale. Sono sicuro che questo, a Vince McMahon fa gola eccome.

GIVE MONEY, GIVE A MESSAGE

Sin dall’uscita della notizia di Cody Rhodes fuori dalla AEW e del possibile accostamento con la WWE, in molti hanno paventato l’idea di un Cody seppellito immediatamente per vendetta. Dubito succederà per diverse ragioni. Ragione numero 1: Cody arriverebbe in WWE per una quantità di soldi molto ma molto elevata. Vero che la WWE ha abituato a spendere in ingaggi in maniera spropositata (ricorderete la vicenda dei Good Brothers). Vero anche che questo avveniva prima che Nick Khan mettesse il veto sulle scelte economiche della federazione. Se in questo periodo storico la WWE decide di spendere quei soldi, non lo farà per il solo gusto di vendicarsi. Insomma, non aspettatevi Stardust in tempi brevi.

Ragione numero 2: dubito che la WWE voglia fermarsi al solo Cody Rhodes come acquisizione dalla AEW. Un Cody seppellito darebbe un messaggio sbagliatissimo all’esterno. Se la WWE vuole altri colpi “alla Cody” dovrà trattarlo bene e far pensare “venite da noi, avrete le vostre possibilità”. Qualsiasi altro trattamento sarebbe un campanello per chiunque penserà in futuro di lasciare la AEW per andare in WWE.

SUPERSTAR NEEDED AND RESPECT

Ragione numero 3: nella situazione attuale del roster, la WWE ha un dannato bisogno di una Superstar come Cody Rhodes. Quest’ultimo, come detto precedentemente, a mio avviso è una delle poche Superstar a tutto tondo presente nel panorama del wrestling mondiale. Credo che lo stesso American Nightmare lo sappia. Lui ha tutte le carte in regola per essere, se non al livello di Roman Reigns, per lo meno al pari di un Seth Rollins o Drew McIntyre. Cosa che in AEW, con tutto quel “ben di Dio” di roster, probabilmente non sarebbe successo.

Ci sarebbe anche una ragione numero 4: nel corso della storia Vince McMahon ha sempre dimostrato di stimare chi gli va contro o che comunque dimostra di poter ottenere risultati da senza il suo aiuto. Vedi Drew McIntyre, ma anche Paul Heyman, Eric Bischoff e molti altri che hanno avuto un lavoro ed una buona posizione in WWE dopo essere stati rivali di Vince o comunque fuori dal suo radar per un po’.

SOMETHING NEW IN THE WAR

Insomma, sia la WWE che Cody hanno da guadagnare in questa situazione. Per la prima volta negli ultimi anni, ad uscirne con le ossa rotte è la AEW. La promotion di Tony Khan, che aveva già mostrato qualche crepa con la situazione di Big Swole, si ritrova una bella patata bollente. A questa aggiungiamo le recenti dichiarazioni di Hikaru Shida, non certamente gentile nel definire il suo stint in AEW in quanto giapponese. Insomma, non sono tutte rose e fiori, in quel di Jacksonville ed è anche giusto che sia così. Anche Tony Khan e la AEW hanno bisogno di qualche “schiaffo” per crescere ed anche per continuare a rendere viva una rivalità con la WWE, che a mio avviso sta facendo benissimo al mondo del wrestling. Con noi fan a beneficiarne.

Al momento, queste sono solo congetture. Non sappiamo se Cody sarà in WWE e che farà con il suo futuro. Da vedere anche come si evolverà il suo rapporto con TNT, che ha puntato su di lui come uomo immagine al di fuori del semplice contesto AEW Dynamite. Situazione certamente interessante ed avvincente. Lo scopriremo solo quando e se lo stesso Rhodes farà la sua comparsa in uno show WWE. Da lì, dalla sua presentazione, dallo spazio che avrà eventualmente a Wrestlemania, capiremo molto di quello che sarà il suo futuro. Poi magari decide di prendersi un anno sabbatico e tutte queste considerazioni andranno a vuoto. Ma già che possiamo farle significa che Cody, il suo obiettivo di far parlare di sé, lo ha raggiunto ancora una volta. Perché le vere ragioni del suo addio alla AEW le sapremo col tempo ma sull’ambizione, su quella non si hanno dubbi.

Adriano Paduano
Adriano Paduano
Appassionato di wrestling dagli inizi del 2000, negli ultimi anni ho vissuto a Londra dove ho coltivato la passione per il wrestling indipendente e la scena UK. Collaboro con Tuttowrestling da oltre dieci anni dove ho ricoperto il ruolo di Raw Reporter (occasionalmente anche ppv), redattore del WWE Planet ed attualmente scrivo il bi-settimanale Bet On Him con qualche comparsata nei vari podcast del sito.
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