BET ON HIM #125 – 2020 THOUGHTS

Ciao a tutti amici e soprattutto amiche di Tuttowrestling.com e benvenuti ad un nuovo appuntamento con la rubrica dedicata al futuro del business. Ultimo numero del Ben On Him dell’anno per essere precisi. Che anno è stato il 2021 per il mondo del wrestling? Certamente è stato un anno di sorprese e cambiamenti. La AEW si sta legittimando come concorrenza per la WWE come non accadeva dai tempi della WCW. Non solo la promotion di Tony Khan continua ad ottenere ascolti più che di rilievo, ma anche e soprattutto è riuscita a portare nel suo poster talenti capaci di farle fare un ulteriore salto di qualità. CM Punk che ritorna sul ring ed il Bryan Danielson versione “American Dragon” visto finora sono innesti dal calibro incredibile.


Non è stata una sorpresa, dunque, la fine della Wednesday Night War culminata prima con il passaggio al martedì di NXT e, successivamente, con il cambio di rotta subito dallo stesso show gallonero. Quest’ultimo da fiore all’occhiello della federazione di Stamford, offrendo wrestling della qualità pari o superiore (in alcuni casi) agli standard NJPW , al ritorno del concept di “territorio di sviluppo” con la nascita del più colorato e meno spettacolare NXT 2.0 ed il debutto di tanti wrestler che avranno tanto, ma tanto da lavorare al fianco di veterani e fenomeni come Tommaso Ciampa e Pete Dunne (e, forse, Johnny Gargano).

FIRING AND SELLING

Abbiamo visto in quest’anno una vagonata di licenziamenti da parte della WWE. Nonostante risultati economici assolutamente incredibili, specie per la situazione attuale, la federazione di Stamford ha continuato la sua politica di tagli al roster che ha coinvolto anche nomi francamente inaspettati come Braun Strowman, Bray Wyatt e Nia Jax gente, sulla carta, intoccabile. Purtroppo ha anche coinvolto talenti sulla quale la WWE ha clamorosamente perso un’occasione per creare quelle star tanto desiderate per il futuro. Vedere licenziati gente come Keith Lee, Aleister Black (su cui torneremo a breve) o Buddy Murphy sembrano, fa ancora sensazione. Specie con la grande necessità che ha la WWE di avere gente che potesse essere una Superstar a tutto tondo. I suddetti, oppure gente come Karrion Kross (al netto della sua qualità in-ring non certo paragonabile ai tre di sopra) avrebbero davvero fatto comodo.

La WWE sta vendendo? Si sta preparando per questo evento. Gli esperti e le mosse fatte finora fanno chiaramente intendere che la possibilità che la WWE stia pensando alla cessione sono molto alte. Se ci fosse una previsione, sulla carta improbabile, che farei per il nuovo anno, Vince McMahon che vende il suo “gioiello” sarebbe una di quelle. Non credo sarà un’operazione semplice e probabilmente richiederebbe più di un anno. Considerando, però, le operazioni svolte finora ed i conti della WWE degli ultimi anni, direi che il processo è già iniziato.

Se il 2022 sarà l’anno della vendita e del grande cambio, solo il tempo ce lo dirà. Anche se vedere una WWE senza Vince McMahon sarebbe una cosa davvero interessante. D’altronde il calo di qualità degli show WWE sono a carico in buona parte, se non completamente, di un Vince ormai stanco e fuori dal tempo (e le ultime comparsate a Raw ne sono la triste conferma).

A STRONGER COMPETITION

È stato certamente l’anno in cui maggiormente si sono viste più “debolezze” ed errori da parte della WWE, ma dall’altro lato anche la forza della AEW. La WWE ci ha regalato, a parte la frotta di licenziamenti di cui sopra, anche diversi errori di valutazione su alcuni contratti, cosa rara per gente normalmente attenta come loro. Così ci siamo ritrovati Aleister Black, oggi Malakai, a debuttare in AEW praticamente due settimane dopo il suo licenziamento dalla WWE. Incredibile anche la svista sul contratto di Adam Cole con la WWE che si accorge della sua scadenza a tempo ormai scaduto, favorendo, di fatto, l’approdo del talento di Panama City alla concorrenza. Una concorrenza che ne ha evidentemente approfittato portando a casa un incredibile numero di talenti di prim’ordine.

Abbiamo detto di Malakai Black ed Adam Cole però nel frattempo abbiamo avuto anche Andrade El Idolo, i ReDragon (Kyle O’Reilly fresco di debutto in AEW, dopo aver lasciatoNXT jobbando Von Vagner, povero Kyle), Christian, Ruby Sono. Senza contare gli innesti da altri show come Jay Lethal ed Ethan Page. Insomma una AEW che ha aggiunto grandi firme ad un atelier già bello colmo di marchi di primissimo livello. Senza dimenticare la costruzione dei talenti già presenti in casa. MJF, è un contendente credibile ad Heel Of The Year al pari di Roman Reigns e Kenny Omega; Darby Allin continua ad essere una delle attrazioni principali dello show (spostando l’equilibrio anche sui ratings); Sammy Guevara e Jungle Boy stanno confermando il loro grande talento. 4 Pillars più tanti altri miglioramenti in altri settori.

WOMEN’S BUILD

Ad esempio nella categoria femminile che, sì, rimane un cantiere aperto, ma sta facendo vedere miglioramenti significativi. Basta pensare a Tay Conti (spoiler alert, mia scelta come Most Improved Wrestler Of The Year negli imminenti TW Awards). Da ragazzina carina, sperduta e senza apparentemente né arte né parte ad NXT a contendente credibile per il titolo femminile. Costantemente in crescita al pari della sua partner Anna Jay. Senza contare l’innesto di esperienza di Ruby Sono e l’esplosione totale di Britt Baker (culminata con la vittoria del titolo) che le è valso il titolo di “5th Pillar” della AEW. Insomma se dall’altra parte si arranca, il presente ed il futuro dalle parti di Jacksonville è più che radioso. In attesa di un nuovo lucroso contratto televisivo ad aumentarne, se possibile, ancora più il valore.

LA GRANDE ASSENTE

Insomma è stato un anno piuttosto positivo per il wrestling. Grande assente è stata la NJPW, ancora vittima della pandemia che non gli permette di avere il suo roster per intero, oltre che ampiamente colpita (specie sul suolo americano) dal successo e la grande qualità di wrestling della AEW. Col quale, tra l’altro, ha iniziato a collaborare (altra bella notizia di quest’anno). Quando le cose andranno meglio la collaborazione tra AEW e NJPW può dare vita a combinazioni a dir poco esplosive che dovrebbe anche riportare in auge la federazione nipponica. NJPW che si appresta ad un Wrestle Kingdom un po’ sottotono come tutta l’annata. Anche lei è chiamata al riscatto per questo 2022 e vedremo se, ad esempio, la notizia del ritorno (pur rischioso) di Shibata, sarà solo l’inizio di una bella stagione per la NJPW.

THE YEAR OF RESTART

Il 2021 era un anno difficile da prevedere. Eravamo ancora alle prese con la pandemia e dei tanti problemi creati dal covid anche per il mondo del wrestling (come per tutti gli sport del resto). Già avere ritrovato il pubblico negli show è stato importante. Certo, le falle di gestione rimangono ben visibili, però l’impressione è che si sta facendo di tutto per garantire spettacoli degni del pubblico, voglioso di wrestling live dopo la penuria del 2020. Il 2021 non ha tradito le attese. Momenti come il debutto di CM Punk in AEW rimarranno impressi nella memoria per molto tempo. É dunque un anno da premiare su molti aspetti e una ventata di fiducia sul futuro. 

Il Ben On Him torna tra due settimane lanciandoci sulle previsioni per il 2022 ed i 10 wrestler sul quale scommettere per il prossimo anno. Al sottoscritto non resta che augurarvi “Buone Feste” a tutti!

Adriano Paduano
Adriano Paduano
Appassionato di wrestling dagli inizi del 2000, negli ultimi anni ho vissuto a Londra dove ho coltivato la passione per il wrestling indipendente e la scena UK. Collaboro con Tuttowrestling da oltre dieci anni dove ho ricoperto il ruolo di Raw Reporter (occasionalmente anche ppv), redattore del WWE Planet ed attualmente scrivo il bi-settimanale Bet On Him con qualche comparsata nei vari podcast del sito.
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