Best Promos Ever #1 – Hard Times Blues

La morte di Dusty Rhodes ha scombussolato letteralmente l'intero mondo del wrestling. Familiari, amici, colleghi, allievi, semplici fan: chiunque abbia a che fare con la disciplina non può non essersi sentito innegabilmente colpito, segnato dall'improvvisa scomparsa dell'American Dream. Dusty Rhodes era un uomo straordinario, lo si può dire anche solo dal rapporto straordinario che aveva con chiunque c'entrasse anche solo a malapena con il mondo del wrestling. Tralasciando Eddie Guerrero e Chris Benoit, casi eccezionali e che non rientrano nella norma, in quasi quindici anni che seguo il wrestling credo di non aver mai visto qualcuno andarsene ed essere pianto in questa maniera così unanime, così dolorosa, con una Renee Young singhiozzante addirittura durante la diretta di Money in the Bank. La morte di Dusty ha colpito profondamente anche me che, lo ammetto tranquillamente, fino a due settimane fa conoscevo solo a grandi linee la sua carriera nel mondo del wrestling, nonché la grande eredità che vi ha lasciato. Per questo motivo ho deciso di riproporre un mio vecchio pallino, ovvero la rubrica che state leggendo. Il Best Promos Ever vuole essere un raccoglitore, un “investigatore storico” che ripercorra i più grandi promo mai realizzati nella storia del wrestling, analizzandone l'importanza e l'impatto storico all'interno della nostra disciplina. Non potevo prescindere dal cominciare, dunque, con un promo di Dusty Rhodes che è passato alla storia come il promo degli “Hard Times”, dei momenti difficili.


È il 1985. Siamo nella Jim Crockett Promotions, una compagnia con a capo Jim Crockett Jr. facente parte della National Wrestling Alliance. La JCP non era affatto una compagnia di secondo piano: anzi, poteva contare tra le sue file numerosi nomi di alto livello nel panorama del wrestling. Inoltre, la JCP sarebbe stata il precursore di un'altra importante compagnia di wrestling: la World Championship Wrestling, poiché Ted Turner rilevò la JCP nel 1988. Il World Heavyweight Champion della Jim Crockett Promotions nel 1985 era un certo Ric Flair, campione da più di un anno. Il 29 settembre, all'Omni Coliseum di Atlanta, dopo una difesa titolata di Flair contro Nikita Koloff in uno Steel Cage match, Nikita e Ivan Koloff attaccarono Flair. Ad aiutarlo intervenne uno dei beniamini del pubblico dell'epoca, Dusty Rhodes. Dusty era l'American Dream, era il “common man”, era l'uomo con cui il pubblico si identificava, dal quale si sentiva rappresentata. Dusty intervenne in aiuto di Flair, il quale però non gradì: con l'aiuto di Ole e Arn Anderson, il World Heavyweight Champion attaccò Rhodes e lo ridusse a mal partito. Flair ruppe anche la caviglia sinistra di Rhodes con un Diving Knee Drop prima di applicare la Figure Four Leglock. Dopo aver ottenuto un match titolato contro Flair per Starrcade, la Wrestlemania della JCP, Rhodes fece il suo ritorno a un mese esatto dall'infortunio, il 29 ottobre. E lo fece con queste parole:

“Prima di tutto vorrei ringraziare i molti, moltissimi fan di tutto il paese che hanno scritto lettere e cartoline a Dusty Rhodes, l'American Dream, mentre ero fuori causa. In secondo luogo voglio ringraziare la Jim Crockett Promotions per aver aspettato e per avermi dato tempo perché io sapevo quanto fosse importante Starrcade '85, quanto sia importante per i fan di wrestling, per la Jim Crockett Promotions e per l'American Dream Dusty Rhodes. Nonostante quest'attesa ho ottenuto ciò che volevo, il World Heavyweight Champion Ric Flair. Non devo dire molto di più riguardo a ciò che penso di Ric Flair: nessun rispetto, nessun onore. Non c'è mai stato alcun onore tra i ladri.

Ha fatto passare momenti difficili a Dusty Rhodes e alla sua famiglia. Tu non sai cosa sono i momenti difficili amico. I momenti difficili sono quelli in cui i lavoratori tessili di tutto il paese sono senza lavoro, hanno quattro o cinque figli e non possono pagare i loro salari, non possono comprare il loro cibo. I momenti difficili sono quelli in cui gli operai del settore automobilistico sono senza lavoro e viene detto loro di andare a casa. I momenti difficili sono quelli in cui un uomo svolge duramente il suo lavoro per trent'anni, per trent'anni, e gli danno un orologio, un calcio nel sedere e gli dicono ‘Ehi, un computer ha preso il tuo posto amico', quelli sono momenti difficili! Quelli sono momenti difficili! E Ric Flair, tu hai fatto passare momenti difficili a questo paese mettendo fuori causa Dusty Rhodes, quelli sono momenti difficili. Tutti abbiamo vissuto momenti difficili e, lo ammetto, io non assomiglio a quello che dovrebbe essere l'atleta del momento. La mia pancia è un po' troppo grossa, il mio didietro è un po' troppo grosso, ma, fratello, sono arrabbiato. E loro sanno che io sono arrabbiato.

Sono esistite due persone veramente arrabbiate… Una era John Wayne e lui è morto fratello, mentre l'altra si trova proprio qui. Nature Boy Ric Flair, il World Heavyweight Title appartiene a queste persone. Voglio parlare a voi adesso, voglio che a casa sappiate che la mia mano sta toccando la vostra per unire insieme il più grande numero di persone di questo paese, di questo universo, di tutto il mondo in questo momento, parlo a voi perché l'affetto che mi avete dato ora sarà ripagato. Perché io sarò il prossimo World Heavyweight Champion in questa canzone triste dei momenti difficili. Dusty Rhodes tour, '85.

E Ric Flair, Nature Boy… concluderò così. Un modo di ferire Ric Flair è di togliergli ciò che ha di più caro al mondo e quello è il World Heavyweight Title. Glielo prenderò, l'ho già fatto due volte. Questa volta quando lo prenderò, amico, lo prenderò per voi. Raccogliamoci tutti per questo. Non deludetemi perché io sono tornato per voi, per quell'uomo che mi guarda da lassù, che se n'è andato dieci-dodici anni fa e non ha mai avuto l'opportunità di vedere un vero World Champion. E sono orgoglioso di voi, grazie a Dio ho voi e vi voglio bene. Vi voglio bene!”

Dusty Rhodes sarebbe poi riuscito a battere Flair a Starrcade con una Inside Cradle che gli avrebbe consegnato il titolo, nonostante la decisione fu poi ribaltata da Tommy Young, capo degli arbitri della Jim Crockett Promotions, che cambiò il verdetto in una vittoria per squalifica di Rhodes a causa dell'interferenza degli Anderson, con Flair che di conseguenza conservò il titolo. Di lì a poco sarebbero nati i Four Horsemen, con Tully Blanchard, Ole e Arn Anderson che si unirono a Ric Flair insieme al manager JJ Dillon. Dusty Rhodes sarebbe andato avanti nella sua rivalità con Flair e i Four Horsemen ancora per molto, finché non riuscì a sottrargli il titolo a Great American Bash 1986.

Nonostante la “vittoria di Pirro” di Rhodes a Starrcade, il promo sui “momenti difficili” che Flair fece passare a Rhodes rimase nella storia della disciplina e influenzò le generazioni a venire, tanto che a detta di chiunque lavori nel wrestling tutti sono stati influenzati in qualche modo dall'American Dream Dusty Rhodes, tutti hanno preso qualcosa da lui. Ne è la prova lo stesso Daniel Bryan, che è praticamente il “common man” dei giorni nostri e che è riuscito a raccogliere lo stesso seguito che ebbe allora l'American Dream. Dean Ambrose ha voluto dimostrare quanto sia stato importante Dusty Rhodes nel seguente promo realizzato subito dopo la fine del suo Ladder match titolato con Seth Rollins, dove il Lunatic Fringe ripercorre un po' le orme del famoso promo dell'American Dream parlando di “technicalities”, di piccolezze:

Ma non furono solo gli addetti ai lavori a essere impressionati e condizionati dal lavoro di Dusty Rhodes. Lo dimostra questo video registrato alla cerimonia della Hall of Fame di quest'anno, che nella sua semplicità e nel suo poco valore come “reperto storico”, è sicuramente indice di quanto Dusty Rhodes abbia significato per il movimento del pro wrestling.

Per concludere questo primo numero del Best Promos Ever volevo far notare una curiosa coincidenza. Dusty Rhodes era un cowboy, uno degli ultimi, “uno degli ultimi bastioni del wrestling del sud”, come lo ha chiamato affettuosamente Cody Rhodes nel suo bellissimo elogio funebre. E Dusty era un grande fan di quello che è il cowboy per eccellenza nell'immaginario collettivo, John Wayne, menzionato inoltre proprio nell'Hard Times promo. Mi sembra appropriato, dunque, che entrambi abbiano lasciato questo mondo nello stesso giorno, l'11 giugno. Ma, ciò nonostante, tutti sappiamo che l'American Dream vivrà per sempre.

”So, this is the American Dream. And I wanna tell you one thing: happy trails to you, 'til we meet again.”

Lorenzo Pierleoni
Lorenzo Pierleonihttps://www.tuttowrestling.com/
Dicono che sia il vicedirettore di Tuttowrestling.com ma non ci crede tanto nemmeno lui, figuriamoci gli altri. Scrive da otto anni il 5 Star Frog Splash, per un totale di oltre 200 numeri. Cosa gli abbiano fatto di male gli utenti di TW per punirli così è ancora ignoto. A marzo 2020 si ritrova senza niente da fare, inizia un podcast e lo chiama The Whole Damn Show. Così, de botto, senza senso.
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