AEW Planet #79 – Rotta per Wembley

Volevo intitolare l’editoriale Diventare grandi. Poi ho scoperto che sia io che l’esimio collega Mattia Borsani abbiamo usato questo titolo per l’AEW Planet in passato. In ogni caso, il tema è quanto mai d’uopo. L’AEW fa rotta su Wembley, parte il coro di giubilo per un evento importante nei confini europei. Parte parimenti il mugugno in negativo di chi pensa che “tanto non ne riempiranno nemmeno la metà” o simili. Ebbene, i numeri stanno clamorosamente dando ragione a Tony Khan e al teorico azzardo di puntare sul bersaglio grosso.


Partenza con il botto, con 36 mila biglietti venduti al pronti-via. Trend proseguito con l’aggiornamento di TK su Twitter che porta il bilancio a 43 mila:

Diventare grandi, dicevamo, perché questa di Wembley era ed è una grandissima sfida. Non un azzardo, perché quando una compagnia di questa portata, con dei businessman navigati alle spalle di altrettanta caratura e impegnati in diversi ambiti, prende una decisione di questo tipo, sicuramente alle spalle dei calcoli nella stanza dei bottoni già se li sono fatti. E l’idea di Tony Khan sicuramente non è quella di riempire metà stadio, ma di quella di replicare l’impatto che l’originale All In ebbe come evento indy.

L’idea di Cody Rhodes e degli Young Bucks era stata parimenti accolta da pareri negativi votati al “ma tanto figurati se…”. E invece è passato alla storia come il primo evento di wrestling non targato WWE (o WCW) negli USA a raggiungere i 10 mila biglietti venduti da un trentennio a questa parte. La genesi della AEW, che è rimasta tale nel suo cuore pulsante, pur avendo perso uno dei fautori del tutto, passato all’altra parte della barricata. La WWE calcò il vecchio Wembley con SummerSlam nel 1992, raggiungendo quota 79.127 biglietti. Avvicinarsi a tali numeri metterebbe il wrestling e la AEW non solo alla pari dell’egemone dalla grande W, ma anche di altri sport come il calcio, la NFL o la boxe.

In tal senso, le recenti news parlano anche della chiusura di Dark e Dark Elevation, dell’imminenza di un nuovo show AEW Collision che dovrebbe avere CM Punk come uomo bandiera. Ci sarà Forbidden Door 2, ci saranno ulteriori scambi con la NJPW che porteranno Moxley anche a NJPW Dominion. Insomma, i primi anni di crescita ce li siamo presi, ma ora stiamo raggiungendo una piena maturazione nel business. E facciamo scelte in questa direzione.

Bene, quindi, riuscire a creare una commistione tra il vecchio e il nuovo. Tra il genetico e l’innesto. Proseguire e cavalcare i 4 pillars in una storyline molto valida in cui ognuno sta interpretando al meglio il proprio ruolo. Pur con qualche singhiozzo di booking come queste due settimane di inutile attesa prima del Fatal Four Way sancito per Double or Nothing. E affiancargli il ritorno di CM Punk, per spremere ogni punto di interesse da ogni tipo di fan della AEW.

Quel che è certo, confermato da Wembley, ma non solo, è che la AEW ha risvegliato in molti l’amore per il wrestling. Un punto su cui Tony Khan ha sempre vinto e probabilmente sempre vincerà è il suo prendere per mano i fan che vivono di passione. Proponendo cose nuove, cercando i migliori talenti, da dovunque essi provengano, facendo rivivere federazioni storiche, creando ponti e aprendo porte con altri continenti in cui il wrestling è di casa. Il tutto al netto di errori (anche grossolani), di eccessi (dal roster al numero di show secondari) e di montagne russe in ambito creativo che spesso nascono dal voler pensare alle torri di un castello senza avere prima posto delle solide fondamenta.

Perché dopotutto anche il più incredibile dei castelli non può volare. A meno che non siamo in un film di Miyazaki. Ma se dall’equilibrio tra aspettative e realtà nasce la magia, che tu sia nel cielo o che tu sia a Wembley, hai imparato davvero cosa significa essere grande. A maggior ragione in questo business.

Andrea Samele
Andrea Samele
Laureato in filosofia, amante della creatività, della scrittura e del suono musicale di una chop. Appassionato di wrestling di lunga data per la capacità di creare personaggi e storyline in grado di coinvolgere gli spettatori. Per Tuttowrestling.com curo l'AEW Planet.
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