La Rinascita del Wrestling in Italia
Il wrestling sta vivendo una nuova età dell’oro, e nessuno vuole restare a guardare.
Passo dopo passo, questa forma unica di sport e spettacolo sta riconquistando il pubblico globale — e anche l’Italia, finalmente, sembra pronta a farne parte. In queste righe analizzeremo cosa sta succedendo, chi sono i protagonisti di questa rinascita e cosa potrebbe cambiare per il nostro Paese nei prossimi anni.
La rinascita del wrestling globale
L’attitudine dei primi anni 2000 — quella di The Rock, Stone Cold Steve Austin e dell’epoca più irriverente della WWE — è ormai un ricordo lontano. Le nuove generazioni sono cresciute con un wrestling più pulito, più tecnico, ma anche meno sorprendente. Un cambiamento era inevitabile, ma nessuno poteva immaginare quanto grande sarebbe stato.
Tutto è cominciato con la nascita di TKO Group Holdings, la fusione tra UFC e WWE. Un colosso capace di trasformare il wrestling da spettacolo di nicchia a fenomeno globale, con eventi capaci di muovere cifre mai viste prima. Ciò che un tempo era considerato poco più che una “scenetta da circo” oggi è un perfetto equilibrio tra sport e intrattenimento, capace di appassionare anche chi non aveva mai creduto in questa disciplina.
Gli accordi siglati negli ultimi anni lo dimostrano chiaramente: la AEW con Warner Bros. Discovery, la WWE con FOX, e più recentemente con Netflix e ESPN. Il wrestling è tornato sotto i riflettori, e questa volta sembra intenzionato a restarci.
I protagonisti di questa rinascita
Il merito di questa espansione non è di una sola persona, ma di un intero ecosistema. La TKO, naturalmente, gioca un ruolo centrale, e con figure come Nick Khan e Paul Levesque (Triple H) al comando, la WWE sembra pronta a un futuro solido e ambizioso.
Accanto a loro, altre realtà stanno contribuendo in modo decisivo. Tony Khan, nel 2019, fondava la AEW con un obiettivo chiaro: portare una ventata d’aria fresca nel panorama del wrestling mondiale e offrire un’alternativa credibile alla WWE. L’obiettivo di spodestare la “grande rivale” non è stato raggiunto, ma la AEW si è imposta come la seconda compagnia più influente al mondo.
Anche la TNA è tornata a brillare: dopo un decennio di alti e bassi, le recenti collaborazioni con AEW e WWE l’hanno rilanciata come non mai. E non possiamo dimenticare realtà storiche come ROH, AAA e NJPW, che continuano a proporre stili diversi e alternativi, contribuendo alla varietà e alla ricchezza di questo mondo.
Il wrestling in Italia: tra pregiudizi e nuove opportunità
E arriviamo a casa nostra. Diciamolo subito: in Italia il wrestling porta ancora con sé un certo pregiudizio. “È finto, quindi non vale la pena seguirlo” — quante volte lo abbiamo sentito? Eppure, se ci pensiamo, anche cinema, libri e teatro sono forme di finzione, e questo non le rende meno degne di rispetto. Il wrestling è un’arte di narrazione fisica, un racconto che si svolge sul ring. E proprio per questo merita attenzione, non derisione.
Qualcosa, però, sta cambiando. Come annunciato da Nick Khan, la WWE terrà un Premium Live Event in Italia il prossimo anno: un traguardo storico, che rappresenta il culmine di un percorso fatto di piccoli ma importanti passi in avanti. Dalle collaborazioni televisive con Sky e Discovery, agli eventi sold-out alla Unipol Arena di Bologna, fino al contributo prezioso di Luca Franchini e Michele Posa, voci storiche che hanno accompagnato generazioni di fan italiani.
Il futuro del wrestling italiano
Guardando avanti, il futuro del wrestling in Italia non è mai sembrato così promettente. L’arrivo di un PLE targato WWE potrebbe segnare il punto di svolta definitivo, ma questa ondata di entusiasmo va cavalcata. Il nostro Paese è osservato con interesse, e le piccole realtà locali — le federazioni indipendenti, gli atleti emergenti, gli organizzatori e gli stakeholder tutti — hanno davanti a sé una grande opportunità di crescita.
Collaborare, unire le forze, creare un movimento coeso: è questa la chiave per far sì che il wrestling italiano possa finalmente uscire dall’ombra. Gli esempi positivi non mancano: basti pensare all’ultimo evento della BWT, seguito anche su Tuttowrestling.com, o ai match di Mercedes Moné, Santino Marella e Maurizio Merluzzo tenuti a Roma.
Solo il tempo ci dirà dove porterà questa rinascita, ma una cosa è certa: il wrestling in Italia è vivo, e non ha alcuna intenzione di fermarsi.
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