http://www.minutosettantotto.it/fowler- ... o-dockers/" onclick="window.open(this.href);return false;
Un articolo sul God con la maglia rossa.
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- Mystogan
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Re: MUST READ
Comunque tutti buoni a parlare di Ultimo Uomo (giustamente, eh), ma non mi dispiace affatto manco la molto meno chiacchierata Rivista 11, più alla mano per il lettore occasionale (tra cui mi tocca ahimè includermi) e meno autoreferenziale.
http://www.rivistaundici.com/2016/12/09 ... tiere-gol/" onclick="window.open(this.href);return false;
El Guaje
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El Guaje
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Re: MUST READ
http://www.ultimouomo.com/la-rivoluzion ... a-serie-a/" onclick="window.open(this.href);return false;
Una bellissima ed interessante summa.
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Re: MUST READ
Non ho ancora avuto tempo per leggere con calma il long form, passo per consigliare questo breve articolo su Naby Keita:
https://theringer.com/meet-the-best-pla ... .g5pui0dap" onclick="window.open(this.href);return false;
Ha un velocità nel cambiare direzione ed un controllo del proprio corpo assurdi, tecnicamente è buono, comunque mi sembra abbia caratteristiche atipiche per giocare mediano in un centrocampo a due ma per ora sta funzionando bene.
Per quanto riguarda Rivista Undici sono d'accordo con Mysto, è meno approfondita di UU, però solitamente scrive articoli con contenuti giusti (tra le eccezioni avevo letto di Aguero tra i primi 4/5 giocatori al mondo). Ultimamente leggo poco il sito perché dice quasi sempre cose che so già: insomma è un sito adatto che per chi vuole avere conoscenze calcistiche senza andare troppo nel dettaglio.
Qualche volta ho preso la rivista e non è male (senz'altro puntano molto di più su quella che sul sito, com'è ovvio che sia), però il fatto di non poter scrivere roba troppo lunga per evidenti limiti della carta stampata a volte gli fa fare articoli che non vanno direttamente al punto e divagano un po' troppo, cosa che puoi permetterti se puoi scrivere 12000/15000 caratteri ma non se ne devi fare la metà o anche meno (invece sono quasi sempre interessanti le interviste).
https://theringer.com/meet-the-best-pla ... .g5pui0dap" onclick="window.open(this.href);return false;
Ha un velocità nel cambiare direzione ed un controllo del proprio corpo assurdi, tecnicamente è buono, comunque mi sembra abbia caratteristiche atipiche per giocare mediano in un centrocampo a due ma per ora sta funzionando bene.
Per quanto riguarda Rivista Undici sono d'accordo con Mysto, è meno approfondita di UU, però solitamente scrive articoli con contenuti giusti (tra le eccezioni avevo letto di Aguero tra i primi 4/5 giocatori al mondo). Ultimamente leggo poco il sito perché dice quasi sempre cose che so già: insomma è un sito adatto che per chi vuole avere conoscenze calcistiche senza andare troppo nel dettaglio.
Qualche volta ho preso la rivista e non è male (senz'altro puntano molto di più su quella che sul sito, com'è ovvio che sia), però il fatto di non poter scrivere roba troppo lunga per evidenti limiti della carta stampata a volte gli fa fare articoli che non vanno direttamente al punto e divagano un po' troppo, cosa che puoi permetterti se puoi scrivere 12000/15000 caratteri ma non se ne devi fare la metà o anche meno (invece sono quasi sempre interessanti le interviste).
- Sacopus
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Re: MUST READ
http://www.ultimouomo.com/i-migliori-assist-del-2016/" onclick="window.open(this.href);return false;
Rimangono un ottimo sito , ma articoli come questo mi convincono sempre di più che L'Ultimo Uomo sia abbastanza overrated.
Rimangono un ottimo sito , ma articoli come questo mi convincono sempre di più che L'Ultimo Uomo sia abbastanza overrated.
Re: MUST READ
http://www.calcioefinanza.it/2016/12/27 ... -west-ham/
pubblico questo link non tanto per l'articolo in se, quanto per chiedervi un commento su questa tendenza della red bull di inglobare club alla propria casata. personalmente, ritengo i movimenti di protesta verso queste acquisizioni """"cancella-storia""" infondate e in parte anche reazionarie. prima di tutto perchè, citando il caso clou - quello del lipsia - di quale storia cancellata si può parlare, visto che il lipsia marciva in quinta divisione fino all'arrivo di investitori seri che li hanno portati ai vertici del movimento calcistico tedesco attraverso investimenti mirati, razionali e soprattutto comprensivi di ogni aspetto che circonda la nascita e lo sviluppo di un club calcistico ambizioso? il progetto tecnico costruito a lipsia ha qualcosa di spettacolare, con a capo un direttore sportivo geniale quale è ralf rangnick, profondo conoscitore del calcio tedesco. oltre al fatto che il progetto red bull a lipsia ha caratteristiche e potenzialità totalmente differenti rispetto a quelle di club guidati dai petroldollari degli sceicchi o dal nuovo mercato asiatico (che tra l'altro non si limita ad acquistare giocatori e club, ha tipo acquistato anche la serie b portoghese): non potendo puntare su nomi risonanti devono per forza di cose costruire la struttura della rosa attraverso il filtro di alcune personalità all'interno della classe societaria che siano accorte nello sfruttare bene la rete di osservatori a disposizione del club (e ancora una volta, rangnick col lipsia ha fatto un lavoro strepitoso in questi anni, arrivando a creare una squadra capace di competere per la testa della bundes e il cui investimento più costoso è stato pagare 15 milioni - briciole praticamente - per oliver burke, giovane e promettentissimo scozzese).
ma ancor di più da sottolineare, il progetto del red bull lipsia premia la pazienza e la capacità di saper far crescere un gruppo di giocatori e saperli amalgamare in un gruppo in cui non può esistere la figura della prima donna, qualità che sono acquistabili attraverso un lavoro costante, dedito e appassionato e non solo attraverso il denaro; qualità che stanno velocemente scomparendo nel panorama del calcio moderno del tutto e subito, dell'accozzaglia di figurine, della necessità di puntare il dito sul singolo quando in realtà quello che fanno società come boh psg e mancity è lanciare una palla in mezzo a sacchi da 60 milioni ciascuno e poi lavarsene le mani. quello che differenza il lipsia da altri club rilevati da società comunque facoltose economicamente è la capacità da parte del club di saper intervenire in maniera intelligente e mirata in ogni fase della vita del club, programmandone una crescita progressiva che si curi di non alterare gli equilibri della rosa e di potenziarla in base a necessità che non siano solo tecniche, ma che tengano anche conto dell'armonia di una squadra che ha preferito costruire una lunghissima scala per poi salirla piuttosto che lanciarsi da una catapulta e finire nel tendone da circo più vicino.
pubblico questo link non tanto per l'articolo in se, quanto per chiedervi un commento su questa tendenza della red bull di inglobare club alla propria casata. personalmente, ritengo i movimenti di protesta verso queste acquisizioni """"cancella-storia""" infondate e in parte anche reazionarie. prima di tutto perchè, citando il caso clou - quello del lipsia - di quale storia cancellata si può parlare, visto che il lipsia marciva in quinta divisione fino all'arrivo di investitori seri che li hanno portati ai vertici del movimento calcistico tedesco attraverso investimenti mirati, razionali e soprattutto comprensivi di ogni aspetto che circonda la nascita e lo sviluppo di un club calcistico ambizioso? il progetto tecnico costruito a lipsia ha qualcosa di spettacolare, con a capo un direttore sportivo geniale quale è ralf rangnick, profondo conoscitore del calcio tedesco. oltre al fatto che il progetto red bull a lipsia ha caratteristiche e potenzialità totalmente differenti rispetto a quelle di club guidati dai petroldollari degli sceicchi o dal nuovo mercato asiatico (che tra l'altro non si limita ad acquistare giocatori e club, ha tipo acquistato anche la serie b portoghese): non potendo puntare su nomi risonanti devono per forza di cose costruire la struttura della rosa attraverso il filtro di alcune personalità all'interno della classe societaria che siano accorte nello sfruttare bene la rete di osservatori a disposizione del club (e ancora una volta, rangnick col lipsia ha fatto un lavoro strepitoso in questi anni, arrivando a creare una squadra capace di competere per la testa della bundes e il cui investimento più costoso è stato pagare 15 milioni - briciole praticamente - per oliver burke, giovane e promettentissimo scozzese).
ma ancor di più da sottolineare, il progetto del red bull lipsia premia la pazienza e la capacità di saper far crescere un gruppo di giocatori e saperli amalgamare in un gruppo in cui non può esistere la figura della prima donna, qualità che sono acquistabili attraverso un lavoro costante, dedito e appassionato e non solo attraverso il denaro; qualità che stanno velocemente scomparendo nel panorama del calcio moderno del tutto e subito, dell'accozzaglia di figurine, della necessità di puntare il dito sul singolo quando in realtà quello che fanno società come boh psg e mancity è lanciare una palla in mezzo a sacchi da 60 milioni ciascuno e poi lavarsene le mani. quello che differenza il lipsia da altri club rilevati da società comunque facoltose economicamente è la capacità da parte del club di saper intervenire in maniera intelligente e mirata in ogni fase della vita del club, programmandone una crescita progressiva che si curi di non alterare gli equilibri della rosa e di potenziarla in base a necessità che non siano solo tecniche, ma che tengano anche conto dell'armonia di una squadra che ha preferito costruire una lunghissima scala per poi salirla piuttosto che lanciarsi da una catapulta e finire nel tendone da circo più vicino.
- Mystogan
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Re: MUST READ
Sono d'accordo. Poi Lipsia adesso é il caso più eclatante, ma anche a Salisburgo hanno costruito una bella squadra, anche se la realtà Austriaca é quella che é.
Se poi vogliamo allargare il discorso, anche in Formula 1 hanno ottenuti risultati clamorosi.
Se poi vogliamo allargare il discorso, anche in Formula 1 hanno ottenuti risultati clamorosi.
Re: MUST READ
si infatti, ho voluto recintare il discorso alla questione calcio anche per una diversa influenza e rilevanza che il budget a disposizione può avere sui risultati del team nei diversi settori in cui sta investendo la red bull. in f1 i lattinari hanno fatto delle spese pazzurde per arrivare dove sono arrivati, anche se pure in questo caso a prescindere dal budget gran parte dei loro successi sono dovuti al genio incondizionato di horner e newey (solo horner negli ultimi anni): basti vedere cosa ha fatto la red bull nell'ultima annata, dove con un motore non di certo all'altezza di quelli mercedes e ferrari è riuscita a costruire una vettura comunque competitiva e all'altezza e capace di vincere persino 2 gpMystogan ha scritto:Sono d'accordo. Poi Lipsia adesso é il caso più eclatante, ma anche a Salisburgo hanno costruito una bella squadra, anche se la realtà Austriaca é quella che é.
Se poi vogliamo allargare il discorso, anche in Formula 1 hanno ottenuti risultati clamorosi.
ma mi sa che sto andando leggermente off topic
- Sacopus
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Re: MUST READ
Già mi immagino il West Ham che cambia colori sociali , nome e le proteste dei tifosi. Come se passare da Upton Park al London Stadium non sia stato abbastanza doloroso.
RB London , suonerebbe bene.
L'operazione commerciale della Red Bull è la morte del calcio , morissero loro , il Lipsia e il Salisburgo. Merde.
RB London , suonerebbe bene.
L'operazione commerciale della Red Bull è la morte del calcio , morissero loro , il Lipsia e il Salisburgo. Merde.
Re: MUST READ
meh per avere dei nomi di stadio che sono il cancro non c'è bisogno che intervenga la red bull, basti vedere quello dell'udinese
comunque io tifoso della squadra in procinto di essere acquistata dalla rb, se dovessi scegliere tra il rimanere in serie j però poter tenere l'ocra e il verde sulla maglietta e la possibilità entro qualche anno di lottare per il vertice della massima divisione ma indossare il biancorosso andrei tutta la vita per la seconda, mi macchio di essere un porco capitalista però non siamo tutti perfetti
nel caso del west ham comunque non credo si permetterebbero di cambiare colori sociali e altro, fin'ora la red bull ha operato in club minuscoli con storia sociale poco rilevante, nel caso degli hammers non glielo lascerebbero neanche fare e soprattutto la red bull avrebbe il buon senso di evitare
comunque io tifoso della squadra in procinto di essere acquistata dalla rb, se dovessi scegliere tra il rimanere in serie j però poter tenere l'ocra e il verde sulla maglietta e la possibilità entro qualche anno di lottare per il vertice della massima divisione ma indossare il biancorosso andrei tutta la vita per la seconda, mi macchio di essere un porco capitalista però non siamo tutti perfetti
nel caso del west ham comunque non credo si permetterebbero di cambiare colori sociali e altro, fin'ora la red bull ha operato in club minuscoli con storia sociale poco rilevante, nel caso degli hammers non glielo lascerebbero neanche fare e soprattutto la red bull avrebbe il buon senso di evitare
- Aaron Kirk
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Re: MUST READ
Generalmente preferirei una squadra coi colori "cittadini" perché pare brutto tifare per la Red Bull, mi fa pure cacare la bevanda, se capita la metto giusto nella vodka per partire con la testa tanto fa schifo lo stesso
Può sembrare reazionario ma si tratta semplicemente del fatto che da tifoso mi darebbe fastidio dover tifare per una squadra "spersonalizzata", non si tratta di storia cancellata, ma del fatto che ha lo stesso scudetto e la stessa maglia di altre squadre che magari possono essere anche squadre rivali. I colori e i simboli sono parte dell'identità dei tifosi non solo in quanto tifosi, la gente qua si tatua lo scudetto sulla pelle, si colora le stanze di azzurro perché è azzurro Napoli, non c'entra con l'essere conservatore, sono tutt'altro che conservatore e reazionario.
Al massimo ci si può passare sopra nonostante il fastidio, perché ieri marcivi nei bassifondi delle chiaviche di paese e oggi hai una squadra di prospettiva, ben assortita e capace di sorprendere.
Può sembrare reazionario ma si tratta semplicemente del fatto che da tifoso mi darebbe fastidio dover tifare per una squadra "spersonalizzata", non si tratta di storia cancellata, ma del fatto che ha lo stesso scudetto e la stessa maglia di altre squadre che magari possono essere anche squadre rivali. I colori e i simboli sono parte dell'identità dei tifosi non solo in quanto tifosi, la gente qua si tatua lo scudetto sulla pelle, si colora le stanze di azzurro perché è azzurro Napoli, non c'entra con l'essere conservatore, sono tutt'altro che conservatore e reazionario.
Al massimo ci si può passare sopra nonostante il fastidio, perché ieri marcivi nei bassifondi delle chiaviche di paese e oggi hai una squadra di prospettiva, ben assortita e capace di sorprendere.
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Re: MUST READ
Come dice ZioPappo sono convinto che in caso di club comunque con un minimo di storia la Red Bull stà lì per fornire il capitale, se così si può dire. Invece di fare un cambio drastico (colori sociali, stemma, nome della squadra), magari l'unico riferimento sarebbe il nome dello stadio, Red Bull Park non suona male...
Immagina la Red Bull come gli ammerrigani che sono venuti alla Roma, solo con molti più soldi. Alla fine non hanno cambiato colori sociali e roba varia, e lo stadio manco a parlarne
Immagina la Red Bull come gli ammerrigani che sono venuti alla Roma, solo con molti più soldi. Alla fine non hanno cambiato colori sociali e roba varia, e lo stadio manco a parlarne
Re: MUST READ
guarda il termine reazionario l'ho voluto usare soprattutto in riferimento a quei movimenti tedeschi che si sono opporti in maniera secondo me inappropriata nel contesto in cui si può vivere il calcio in questo determinato periodo storico, ce la si prende con un club definibile, se vogliamo, 'totalmente rinnovato' difendendo invece le proprie solide origini radicate nella storia teutonica quando è ormai consuetudine avere società totalmente scollegate dalla realtà storica e sociale di un determinato club e della sua città d'appartenenza; secondo me voler attaccare questo nuovo approccio societario (soprattutto farlo sul caso lipsia dove almeno non vengono spesi miliardi random, quando movimenti di protesta del genere non li ho mica visti a seguito delle campagne acquisti miliardarie di sceicchi e cinesi) non tiene conto di quella che è la realtà del calcio moderno, totalmente distante da quella di decenni fa e che sicuramente trova meno spunti di "romanticismo" a discapito anche della connessione tra il club calcistico in questione e la sua base sociale. ma il lipsia non è certamente diverso da tutti gli altri club di questa nuova generazione, anche club come il wolfsburg sono strettamente legati alla realtà che ne consente la sopravvivenza, solo che questa realtà non risponde più ad elementi sociali e di membership, quanto più ad esigenze economiche dovute ad un competitivismo ormai sempre più aggressivo e crudele.
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Re: MUST READ
Le proteste coi cinesi & co. ci sono state quando questi hanno iniziato a fare cazzate con maglie e scudetti.ZioPappo ha scritto:guarda il termine reazionario l'ho voluto usare soprattutto in riferimento a quei movimenti tedeschi che si sono opporti in maniera secondo me inappropriata nel contesto in cui si può vivere il calcio in questo determinato periodo storico, ce la si prende con un club definibile, se vogliamo, 'totalmente rinnovato' difendendo invece le proprie solide origini radicate nella storia teutonica quando è ormai consuetudine avere società totalmente scollegate dalla realtà storica e sociale di un determinato club, secondo me voler attaccare questo nuovo approccio societario (soprattutto farlo sul caso lipsia, quando movimenti del genere non li ho mica visti a seguito delle campagne acquisti miliardarie di sceicchi e cinesi) non tiene conto di quella che è la realtà del calcio moderno, totalmente distante da quella di decenni fa e che sicuramente trova meno spunti di "romanticismo" a discapito anche della connessione tra il club calcistico in questione e la sua base sociale. ma il lipsia non è certamente diverso da tutti gli altri club di questa nuova generazione, anche club come il wolfsburg sono strettamente legati alla realtà che ne consente la sopravvivenza, solo che questa realtà non risponde più ad elementi sociali e di membership, quanto più ad esigenze economiche dovute ad un competitivismo ormai sempre più aggressivo e crudele.
Vedi il caso del Cardiff City per esempio.