KaiserSp ha scritto: ↑04/04/2024, 14:08
invece penso che sia giusto metterla su questi termini per sapere a cosa stiamo andando incontro ed a cosa stiamo contribuendo perchè anche noi, visto che, come italia e come UE, stiamo dando pieno appoggio politico e non alle operazioni israeliane, siamo complici consapevoli di quanto sta succedendo a gaza
un domani alle generazioni future non potremo dire "non sapevamo nulla, siamo estranei alla vicenda e comunque non potevamo fare nulla per impedirlo", bensì saranno loro a dirci "sapevate tutto, avete contribuito consapevolmente e, pur potendo fare qualcosa, avete preferito rimanere in disparte"
basti vedere che, dopo quasi 6 mesi, il massimo del dibattito è solo di tipo lessicale, sul termine preferito per descrivere l'orrore in corso (genocidio? massacro?
mancanza di lucidità?) e non si vede uno straccio di intervento concreto da parte dell'UE, nè politico, nè di altro tipo, almeno per migliorare le condizioni di vita di quelli ancora sopravvissuti
non uno straccio di sanzione
non un ritiro del supporto
non un blocco dei beni
niente di niente
stiamo solo a guardare, con qualche timida dichiarazione al massimo... ma molto timida, eh! caso mai qualcuno poi ci accusi di essere antisemiti, nel caso in cui criticassimo l'operato di israele
Sfondi una porta aperta con me, ma chiamarlo genocidio ogni post, o strage, massacro, mattanza non cambia di una virgola la nostra inerzia, che tale era e tale è rimasta negli ultimi mesi.
Israele in questo momento non sta cercando di debellare Hamas perché i gruppi terroristici non si eliminano con le bombe, ma semmai eliminando le condizioni che permettono a questi gruppi di proliferare, e decapitando le vere teste del serpente (non qualche mezzo capo ucciso ogni cento, mille o diecimila civili massacrati). Lo scopo di Israele è quello di rendere ancora più estreme le condizioni di vita del popolo palestinese fino ad obbligarlo ad abbandonare quei territori.
A livello europeo non si sta facendo niente, è vero, ma questo ti stupisce? L'Europa non ha una linea politica univoca su nessuna grande questione, ci sta che su un dramma di questa portata non riesca neanche a tirare fuori la testa dalla sabbia. Persino negli Stati Uniti (alleati storici di Israele) si stanno levando voci sempre più critiche nei confronti di Bibi e del governo israeliano, ma finché gli americani non troveranno una posizione univoca alla quale poter andare a ruota noi, resteremo in questo clima di incertezza.
Sulle future generazioni, invece, stiamo lavorando alacremente per evitare che ci siano, così che non possano rinfacciarci nulla. La casa brucia e stiamo versando benzina per spegnere l'incendio. Cosa potrà mai andare storto?