James Butler ha scritto:Quanto conta la nostra percezione di ciò che accade? Quanto peso diamo al nostro modo di vedere cosa è cross e cosa no?. Quando una storyline incarna un topos classico, come quello del rapporto maestro-allievo, e ad interpretarla in qualche maniera sono proprio due worker che in fin dei conti si 'sentono' perfettamente nella parte, a noi è legittimo il pensiero di essere di fronte ad uno 'squilibrio', di vedere chiaramente una volontà certa nell'andare oltre una linea di demarcazione che sconfina nel nostro 'mondo', nella realtà che siamo abituati a vivere? Con queste premesse, perchè non è possibile considerare che una rivalità, che solitamente è terreno comune di molti, divenga 'cucita addosso' a due particolari wrestler che la 'indossano' senza una piega, e che quindi finiscano per avvicinarsi ad una situazione vissuta realmente. Era (o meglio è divenuta) cross the line Flair versus Sting? Posso annoverare lo sfogo di Batista nei confronti dell'uomo bandiera Cena, tra questi? Come vedete sono più dubbi che certezze, mi chiedevo se fosse possibile 'anche' questa interpretazione.
E' un discorso interessante, ma si rischia di stravolgere il concetto, allargandolo troppo. Può capitare che in storyline "classiche" i lottatori si sentano particolarmente a loro agio, come il già citato copione "allievo vs maestro", e può capitare con moltissime altre storyline. Ma rimangono comunque storyline "scritte" e semplici.
Più interessante il discorso di Batista, ma a questo punto citerei il promo di Edge "I can't stand you" (o qualcosa del genere) contro Cena prima di Backlash 2009.
Poi vabbè, in tutto questo c'è sempre il discorso del "Pistolero Texano" di cui si discuteva in un altro topic, ovvero di quanto ci piace a noi vedere cose che spesso sono casualità o addirittura non ci sono.