Delphi ha scritto:Ormai in politica estera i 5 Stelle non sono poi così diversi dal PD, sia per la politica migratoria, sia per i trattati internazionali (sono pro-UE, pro-NATO, pro-ONU, non so manco se siano ancora Pro-Russia). Sull'Europa Di Maio ha detto che ora che il Regno Unito è fuori, e Germania e Francia non sono più così tanto forti come prima (sulla Germania sono d'accordo, sulla Francia meno), è l'occasione per l'Italia per farsi spazio (e su questo sono d'accordo).
Sui vaccini, poi, non hanno fatto tanto casino negli ultimi mesi. Si sono tenuti molto vaghi (e ciò non è un bene, ma forse è comunque meglio una vaghezza che una convinzione sbagliatissima come quella che avevano fino a non molto tempo fa).
Per certi versi meno male, cioè quando ho letto il programma e visto i nomi dei candidati ho tirato un sospiro di sollievo, non sono minimamente paragonabili a loro stessi nel 2013 (infatti mi chiedo come un qualsiasi loro elettore-ultras continui a votarli ma boh).
Su questo sono d'accordo con te, nel senso che il M5S ha subito un processo di "normalizzazione" molto forte. Forse dipeso anche dal fatto che il suo peso elettorale è sopravvissuto a lungo, hanno iniziato ad essere una forza stabile del panorama politico, per questo, essendo una forza del tutto interna alle logiche sistemiche, hanno deposto i panni degli apritori di parlamento come scatolette di tonno e hanno assunto quelli dei giovani che sono cresciuti e sono pronti al governo.
Per e nel nome dell'estabilishment.
Delphi ha scritto:
Il vero partito anti-establishment italiano ormai è la Lega, e prego che non sorpassi Silvio.
Salvini ministro degli interni
Su questo non sono d'accordo.
Nel senso che la Lega non è per niente anti-estabilishment.
La Lega è semplicemente la parte caciarona del centrodestra.
Un ipotetico governo di centro-destra non metterebbe niente in discussione degli aspetti strutturali.
La propaganda elettorale della Lega è quella rivolta alla pancia del malcontento per fare incetta di voti.
Non c'è niente delle promesse roboanti che un governo di centro destra rispetterebbe.
Dall'abolizione della Fornero alla ridiscussione dei trattati UE.