Il rammolirsi generale delle Indies USA: fenomeno generale?

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Burzum
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Il rammolirsi generale delle Indies USA: fenomeno generale?

Messaggio da Burzum »

Ci vorrebbe almeno un'ora per aprire questo topic in modo decente, facciamoci bastare 10 minuti e vediamo cosa ne esce fuori, al massimo aggiungo qualche elemento strada facendo.

Fatto -> le indies USA si sono parecchio rammollite negli ultimi dieci anni. Parlo soprattutto di pubblico che è poi quello che determina in maggior parte anche l'output finale (vedi AEW, un gigantesco fan service della peggior specie). Parlo di USA perchè alla fine è realtà che meglio conosciamo e perchè la scena britannica e tedesca per quel poco che so non si è andata così rincoglionendosi come la controparte americana. Per accertare il fatto basta comparare un show qualsiasi delle indies del periodo 2000-2009 con uno del periodo 2017-2024. Pubblico visibilmente più spento, meno incazzoso, più facilmente raggirabile, incline ad accettare manierismi, direi se mi passate il termine anche molto più sfigato.

domanda: questo fenomeno è riscontrabile anche nel wrestling?

secondo me no, ed un buon indicatore è la scena indie musicale degli USA, ma volendo anche la pessima scena cinematografica indipendente. La tendenza mi pare questa, i musicisti indie sono più famosi rispetto il passato (grazie a mille diversi motivi) ma assomigliano sempre di più ad un prodotto major, in una bastardissima simbiosi, forse già anticipata clamorosamente dalla TNA periodo 2007-2008. Non sono un integralista eh, il passaggio INDIES TO MAJOR era già accettatissimo negli anni ottanta, come nelle scene musicali anche nel wrestling (parallelismo musica-wrestling che mi sembra più efficace rispetto quello con il cinema), ma entrambe avevano una identità precisa. Adesso invece semplicemente le indies han iniziato a rassomigliare praticamente tutte alle major, perdendo parecchio delle loro precedenti peculiarità.

tesi: in breve, perchè già anticipato in buona parte sopra: i promoter delle indies vogliono allargare il pubblico approfittando anche dal "vento favorevole" dettato da diversi fattori, e dunque via con il processo di omologazione: prodotto con sempre più elementi presi in prestito dalle major per non disorientare il (potenziale) pubblico nuovo. Il nuovo pubblico è poi fondamentalmente una massa di rammolliti che vogliono vedere soprattutto spot e la materializzazione di una loro vaga idea che sta tra il major e le indies, per un orribile prodotto ibrido che personalmente a me fa cagare (e che non meriterebbe di esistere). Il nuovo fan poi è troppo pigro ad andare a scavare in passato, non si guarda mica i vecchi show della ECW, MLW, CZW, IWA-MS, ROH (quella del periodo Gabe per intenderci), si limita piuttosto a far partire gli orribili cori "ECW! ECW! ECW!" magari senza aver visto un intero show della ECW in tutta la sua vita, troppo impegnata in altre cazzate da fare come seguire le ultime mode ibride dettate da un'altra realtà orribile come Pitchfork.

Pigliatemi pure ad insulti eh, non m'offendo come i rammolliti di oggigiorno!

Chiudo con questa:
ROH/CZW/IWA-MS primi anni zero = Black Dice/ Lightning Bolt/ Wolf Eyes

AEW/ROH/NXT/TNA etc di oggi = Lana del Rey, Amaarae, Caroline Polachek, SZA e altre cose francamente orribili del genere.



Camilloy2j93
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Re: Il rammolirsi generale delle Indies USA: fenomeno generale?

Messaggio da Camilloy2j93 »

Ti consiglio di seguire in USA la GCW che ritengo sia la federazione che meglio intercetta i desideri della propria fanbase e quindi quella in grado di creare le atmosfere migliori

In generale direi che pure la OTT in Europa porta questa buona integrazione

Però il discorso è probabilmente condivisibile

Da non sottovalutare che la aew e nxt hanno preso molti dei talenti indies migliori e questo gioca un ruolo inevitabilmente

Burzum
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Re: Il rammolirsi generale delle Indies USA: fenomeno generale?

Messaggio da Burzum »

Camilloy la OTT mi piace (per quel non molto che ho visto), la GCW cosi-cosi, non mi fa particolar modo impazzire. Importante specificare però che io non parlo di una mancanza (da parte della federazione) di capacità d'intercettare la volontà del fanbase. Anzi, sotto questo punto di vista i promotori attuali pare stiano vivendo il loro periodo d'oro. Io parlo della capacità di inquadrare delle specifiche coordinate lontani dal prodotto major e insistere su quelle, magari volendo andar anche contro il pubblico. Gabe non ha dato il titolo a Cabana nel 2005, ha dato invece il titolo a Morishima nel 2007 facendo incazzare tutti, poi però quello si è rivelato un gran regno che ha reso over una marea di gente. Cioè per carità, sta bene anche andare contro la volontà generale in alcuni casi, ben vengano anche le provocazioni vari finchè non si cade nel a-storico (Cole che leva la cintura a O'Reilly in un incontro anonimo al WK).

Quel che dici sulla dipartita in massa dei talenti migliori è vero in parte, non sottovalutiamo però la capacità storica delle indies di saper rigenerare il roster in continuazione con nuovi elementi, e pure adesso mi pare che volendo si potrebbe fare bene. Però nel frattempo anche per colpa di chissà quali problemi finanziari stanno crepando molte federazioni, tra le quali la più famosa è indubbiamente la PWG che non butta giù un evento da quasi un anno.

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Darth_Dario
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Re: Il rammolirsi generale delle Indies USA: fenomeno generale?

Messaggio da Darth_Dario »

Burzum ha scritto: 13/04/2024, 11:17 Adesso invece semplicemente le indies han iniziato a rassomigliare praticamente tutte alle major, perdendo parecchio delle loro precedenti peculiarità.
È il contrario, ed è quello il problema.

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Silent
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Re: Il rammolirsi generale delle Indies USA: fenomeno generale?

Messaggio da Silent »

C'è una grossa sovrapposizione tra le realtà.
Quando le indies giocano a fare le major, e nel frattempo le major strizzano l'occhio alle indies, è ovvio che a capitalizzare sia chi ha la disponibilità economica maggiore. Non sono più gli anni '90 in cui le major erano dei carrozzoni autoreferenziali e c'era la necessità di rompere gli schemi, ormai gli schemi vengono rotti all'interno delle major stesse.

Per il pubblico meno incazzoso... Credo sia caratteristica peculiare dei tempi. Gli anni '90 (e la coda lunga che ha portato fino a metà del decennio successivo) sono stati il decennio rabbioso per eccellenza, e questa rabbia veniva veicolata tanto dall'arte (musica, cinema, fumetti, wrestling) quanto dalla società stessa, che di questa rabbia era al tempo stesso produttrice e fruitrice. L'epoca contemporanea mi sembra più caratterizzata da un misto di disgusto e rassegnazione, ci sono i presupposti per una ribellione culturale come quella degli anni '90 (d'altronde, la storia è ciclica), ma pare che questo moto rivoluzionario sia in qualche modo soffocato: se sia il sistema ad essere più forte o i giovani ad essere meno ispirati non saprei dirlo.

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Re: Il rammolirsi generale delle Indies USA: fenomeno generale?

Messaggio da Emperador Horace »

Le indies dell'epoca erano comunque delle mezze evoluzioni dei territori, c'erano dei die-hard fans che vivevano per quelle sigle dato che non avevano alternative.

La banda larga ha allargato le possibilità sia del wrestling disponibile che dell'intrattenimento, gli hooligans del wrestling si sono spostati nelle Major per i motivi già spiegati dagli altri, e le indies sono diventate un po' tutte standard, con le stesse idee e gli stessi nomi.

Ad oggi, per me, ha più senso seguire i singoli nomi delle indies che girano, che lo show vero e proprio di una compagnia.

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Hellcome
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Re: Il rammolirsi generale delle Indies USA: fenomeno generale?

Messaggio da Hellcome »

Io dico solo che tirare di mezzo NXT è abbastanza improprio, visto che sostanzialmente è un "Saranno Famosi" +. Il Black & Gold era sicuramente equiparabile ad una indy, specie dopo averle razziate.

Burzum ha scritto: 13/04/2024, 12:49 Però nel frattempo anche per colpa di chissà quali problemi finanziari stanno crepando molte federazioni, tra le quali la più famosa è indubbiamente la PWG che non butta giù un evento da quasi un anno.
Purtroppo qui il problema è che la moglie/compagna di Super Dragon ha un brutto tumore e lui ha messo in hiatus tutto.

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Re: Il rammolirsi generale delle Indies USA: fenomeno generale?

Messaggio da HappyHellShow »

Ad oggi una delle indie migliori è la H2O perché coglie in pieno lo spirito delle indie underground: i posti dove fanno gli show sono piccoli, quasi cupi, ti danno anche quel senso di polvere/sporcizia che contribuisce all'atmosfera e, al tempo stesso, ha creato un circolo di atleti giovanissimi con cui Matt Tremont (che è il capo della federazione) lavora minuziosamente. Non solo: è una federazione che non fa pop corn wrestling, ma crea storie, dinamiche, intrecci. Ci sono personaggi con una propria lore, vedasi Krule, che, per farvi capire, è una sorta di Kane del debutto. Un vero mostro da film horror.
E nella H2O si amalgamano diversi stili, soprattutto l'hardcore: è una federazione con una propria identità.
Ed è forse quello che manca a buona parte delle indies di oggi: l'identità. Ossia ... se io vengo a vedere il tuo show, vengo perché so cosa aspettarmi da te.
Perché la ROH e, nel passato più recente, la PROGRESS hanno fatto la storia del movimento indipendente? Perché hanno creato sia una fanbase solida che garantito un tam tam costante tra appassionati che sapevano che approcciandosi a quel prodotto avrebbero avuto wrestling di qualità, avrebbero visto lottatori di un livello pazzesco e avrebbero avuto storie ben contestualizzate nel movimento indie.
Se invece il movimento indipendente diventa solo l'amalgamarsi di sigle varie allora viene meno il concetto dell'identità.

Quando la GCW è nata è stata una indie di notevole impatto perché sembrava il risorgere della vecchia CZW ormai accartocciata su sé stessa. Poi questo concept si è spento dopo i primi anni perché, di fatto, la GCW è una indie dallo stampo major per la quantità di show che produce. La GCW produce un numero di show degni di una major: praticamente ogni settimana ce n'è uno e questo fa anche calare la qualità di alcuni incontri visto che i wrestlers, già free agent di per sé, devono risparmiarsi e non giocare al massacro come potevano permettersi una volta in GCW.

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