Bhè, pure la WR intesa in toto come movimento che parte da NXT per arrivare al triple threat di Mania trascende la kayfabe, in quanto ha stabilito il ruolo delle donne in un contesto totalmente misogeno come quello della WWE. Tanto che in quella WrestleMania fu concesso di lottare in maniera al di sopra della media alle ragazze e a Reigns, proprio per sottolineare il significato dell'intero movimento.OrobiCore ha scritto:Ok, quindi semplicemente non avevo capito l'aspetto del tuo commento sopra, io parlavo di una gimmick definita dalla sua prima storyline vera e propria, tu parlavi della gimmick in assoluto, in senso qualitativo e classificatorio. Mea culpa.
Credo valga la pena riflettere sul fatto però che la Women's Revolution non è partita sul concept della parificazione, l'ha incamerato nella kayfabe - essendo stato e rimanendo tutt'ora un tema reale e sentito trasversalmente - dopo la prima esplosione in modo un po' sommesso, poi più decisamente quando le Bellas hanno voluto piazzarsi sul petto il distintivo delle pioniere per non perdere il treno. Qui mi sembra che si voglia intraprendere il percorso inverso, cioè stabilire dei tratti narrativi in cui la minoranza possa leggere l'allegoria della propria storia, o della storia in cui si riconosce.
Cioè, è diverso dall'editorialista del TIMES che esulta della messa in scena degli exoticos nella Lucha Libre, arruolando le compagnie nella propria compagine ideologica quando probabilmente il loro scopo era quello di piazzare un elemento puramente comedy, ridicolo, all'opposto ovvero della rivendicazione queer. Qui potrebbe esserci effettivamente una volontà della scrittura nell'immedesimazione narrativa nel suo complesso, non già e non solo nei personaggi, non credi?
Non vedo differenze, il discorso stesso per cui una Charlotte lotti nei primi match femminili di una stipulazione serve a far riconoscere negli elementi narrativi un movimento e una storia. Proprio per elevare il loro ruolo e, tramite le loro conquiste, di elevare la concezione stessa della divisione.
Senza le 4 Horsewomen e senza una narrazione che le vede come rivoluzionarie del ruolo delle donne nella WWE, non avresti avuto una Alexa Bliss caratterizzata o banalmente una Lana che dopo il fallimento di personaggio e sul quadrato torna a fare la manager, ma avrebbero proseguito, anche perchè il pubblico non l'avrebbe rigettata 10 anni fa, così come non rigettò le LayCool, stereotipati e incapaci.