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Intanto ho letto anche "L'uomo che cammina" di jiro taniguchi, che in realtá é una breve serie di piccolissime storie, e nella assoluta semplicitá, l'ho apprezzata molto
Taniguchi è il top
Di lui consiglio (di quello che ho letto)
Uno zoo d'inverno
Un cielo radioso
Al tempo di papà
Poi anche EssexCountry di Jeff Lamire e Bone di Jeff Smith
Non l'ho ancora letto, ma parlano un gran bene di Blanket di Craigh Thompson
Letto Undisputed di Chris Jericho e ora sono sotto con Hitman di Bret Hart.
Sono una lettura interessante, soprattutto un buon break dai soliti libri, sperando di trovare l'ispirazione per tornare a leggere seriamente.
Ho finito di leggere anche il libro di Bret Hart.
Molto differente rispetto al modo in cui vede le cose Jericho: Y2J molto critico verso sé stesso (che poi lo sia veramente o solo per darsi un atteggiamento non si può sapere), sono veramente pochi i match che lui ritiene accettabili; l'Hitman invece è tutto l'opposto, tantissimi match sono per lui molto buoni, salvo qualche eccezione, soprattutto verso la fine della carriera.
Quello di Jericho (Undisputed) è interessante soprattutto per chi ha seguito solo il suo stint in WWF/WWE ed ha uno stile più leggero e scanzonato, mentre quello di Hart abbraccia praticamente tutta la sua vita fino all'ictus e relativa riabilitazione.
Pazzesco come praticamente la famiglia Hart venga dipinta come un covo di persone (fratelli e sorelle) pronte a pugnalarsi alla schiena ad ogni occasione (chiaramente Hart tira l'acqua al suo mulino), senza alcun minimo scrupolo morale.
Mi sarebbe piaciuto conoscere tutte queste cose prima del suo ritorno nel 2006 alla HoF, perché in quel momento sapevo solamente che era esistito lo screwjob ma nulla dei retroscena e di quanto fosse stronzo Michaels.
Mi piacerebbe sapere come è stato vissuto tutto questo da chi effettivamente ha seguito l'intera vicenda.
"Dell'amore e di altri demoni" , Gabriel Garcìa Marquez.
Noioso , mai veramente interessante , piatto. A volte riprende argomenti e situazioni simili a quelle di "Cent'anni di Solitudine" ma senza la qualità della scrittura e l'originalità del Capolavoro di Marquez. Sicuramente il libro più brutto che abbia letto del colombiano , peccato.
MacheteKowalski ha scritto:Ho finito di leggere anche il libro di Bret Hart.
Molto differente rispetto al modo in cui vede le cose Jericho: Y2J molto critico verso sé stesso (che poi lo sia veramente o solo per darsi un atteggiamento non si può sapere), sono veramente pochi i match che lui ritiene accettabili; l'Hitman invece è tutto l'opposto, tantissimi match sono per lui molto buoni, salvo qualche eccezione, soprattutto verso la fine della carriera.
Quello di Jericho (Undisputed) è interessante soprattutto per chi ha seguito solo il suo stint in WWF/WWE ed ha uno stile più leggero e scanzonato, mentre quello di Hart abbraccia praticamente tutta la sua vita fino all'ictus e relativa riabilitazione.
Pazzesco come praticamente la famiglia Hart venga dipinta come un covo di persone (fratelli e sorelle) pronte a pugnalarsi alla schiena ad ogni occasione (chiaramente Hart tira l'acqua al suo mulino), senza alcun minimo scrupolo morale.
Mi sarebbe piaciuto conoscere tutte queste cose prima del suo ritorno nel 2006 alla HoF, perché in quel momento sapevo solamente che era esistito lo screwjob ma nulla dei retroscena e di quanto fosse stronzo Michaels.
Mi piacerebbe sapere come è stato vissuto tutto questo da chi effettivamente ha seguito l'intera vicenda.
Bret comunque ha un opinione troppo alta di se stesso.
Per lo screwjob le colpe sono di tutti, ma poi che altro di Bret che fece il bambino dell'asilo con McMahon. Michaels li fu marginale
Giustamente fa "il bambino" chi ha un contratto firmato che ti tiene legato a una compagnia per 20 anni ma viene deciso di tagliarlo e di farti perdere a casa tua contro il tuo peggior nemico.