The Past is Here - Dylan Dog

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Sonoio
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The Past is Here - Dylan Dog

Messaggio da Sonoio »

Immagine
Dylan Dog è il personaggio dei fumetti che più ho amato nella mia vita. E' stato importante nella mia crescita culturale e personale, e mi ha aiutato in tanti momenti.
Ultimamente mi sono riavvicinato a lui. Ho provato a seguire le nuove uscite, ma il Dylan curato da Recchioni non fa per me. Senza fare polemica, mi basta dire questo.
Quindi ho rispolverato i veri capolavori della serie, da "Storia di Nessuno" a "Memorie dall'Invisibile", da "Phoenix" a "3 per 0", e mi sono innamorato di nuovo.

Ho pensato: perché non rileggere tutta la serie in ordine cronologico?
E soprattutto, perché non farlo tutti insieme qui sul forum, in modo da discutere e votare gli albi?

La mia proposta è questa:

- Leggiamo un albo a settimana, a partire dal n.1 (posterò gli scan di volta in volta).
- Votiamo l'albo letto con voti da 1 a 10, e se vogliamo lo commentiamo insieme.


L'obiettivo è arrivare almeno al n.100, in quanto i primi 10 anni di Dylan sono considerati la sua Golden Age.
Ottenuta qualche adesione posterò il primo numero. Chi c'è?



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Jeff Hardy 18
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Re: The Past is Here - Dylan Dog

Messaggio da Jeff Hardy 18 »

Mi sembra un'idea carina.

C'è da dire che da quando l'ha preso in mano Recchioni il livello delle storie si è alzato. Ora di storie totalmente brutte ce ne saranno 2-3 all'anno, mentre prima di lui erano 3-4 quelle non totalmente brutte.
Per il resto, dare una continuity è una cosa che non riescono a gestire, hanno messo lì cose Ghost, il tradimento di Groucho, il cellulare,... senza dare un senso.
Apprezzo i due nuovi comprimari, aggiungono elementi nuovi nelle dinamiche della storia, niente di particolare o innovativo (in pieno stile Recchioni), ma efficaci.

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El Bamba
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Re: The Past is Here - Dylan Dog

Messaggio da El Bamba »

Dylan :love: :love:
seguito con costanza fino al 200, poi più nulla..
gli speciali (quelli bianchi, sino al 10, ci son rimasto male per sogni che non e mai continuato)
Albo preferito Johnny Freak (le lacrime, Dio Bo')
Dylan Girl preferite Bree e Kim
Villain che spero possa tornare Mana Cerace (seppur poco originale)
Detto ciò, ci sto! :yeah: :beer:

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Bearded Outlaw
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Re: The Past is Here - Dylan Dog

Messaggio da Bearded Outlaw »

Bella l'idea del thread.
Non ho mai letto Dylan Dog in vita mia, ho sentito solo qualche storia da mio padre che lo leggeva tempo fa, quindi mi piacerebbe iniziarlo

Parzo26
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Re: The Past is Here - Dylan Dog

Messaggio da Parzo26 »

Ottima idea. Personalmente in diretta ho letto e possiedo la collezione fino al... Boh... 200 e qualcosa ? Non ricordo sono in una mensola a casa dei miei.

Detto ciò non potrò mai avere il tempo di rileggere gli albi, ma di tanto in tanto voterò sulla base dei miei ricordi di adoloscente.
Un topic coi controcazzi se riesci s trovare adepti.

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straight edge savior
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Re: The Past is Here - Dylan Dog

Messaggio da straight edge savior »

Carina come idea.
Concordo con Jeff sulla gestione Recchioni, ci butto dentro anche i Color Fest che spesso tirano fuori cose carine ed il Pianeta dei Morti di Bilotta che è sempre una garanzia.

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uomodelmonte88
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Re: The Past is Here - Dylan Dog

Messaggio da uomodelmonte88 »

Non faccio promesse ma ci potrei provare. Un albo a settimana nei momenti di scazzo tipo nelle pause pranzo pare fattibile.

Ho letto solo qualche albo tanto anni fa, un mio caro amico lì collezionava

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Sonoio
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Re: The Past is Here - Dylan Dog

Messaggio da Sonoio »

Figo siamo un bel po'.

Una sola raccomandazione a chi Dylan non l'ha mai letto: seguite il topic per un po' di numeri prima di dare giudizi. i primi albi sono ottimi senza dubbio, ma considerate che sono usciti nell'86 come esperimento bonelliano, quindi i temi trattati sono un po' scontati per i fan dell'horror. Ma non preoccupatevi, si tratta comunque di albi godibilissimi, alcuni con disegni meravigliosi, e già con il n.5 cominciano a farsi largo le tematiche del grande Dylan.

Per chi ha problemi di tempo direi di non preoccuparsi, un numero si legge in una mezz'oretta... e se proprio saltate una settimana potete ricominciare da quella successiva senza problemi: le storie sono tutte autoconclusive.

Per chi già è lettore poco da altro da dire.

DenisPirola
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Re: The Past is Here - Dylan Dog

Messaggio da DenisPirola »

Li ho tutti. Ho iniziato a comperarli dal numero 2 e sono riuscito a recuperare il primo poco dopo.
Ultimamente però le storie non mi affascinano più e le dimentico facilmente.

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Hohesc
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Re: The Past is Here - Dylan Dog

Messaggio da Hohesc »

Data la mia costanza terribile non prometto niente, ma sono interessato.

Del buon Dylan lessi diversi numeri e qualche albo anni fa, ricordo che in particolare fui colpito da uno sui vampiri ed un altro ambientato agli inizi della carriera di Dog, nel periodo dell'IRA (probabilmente il migliore tra quelli che ho letto).

Vai vai, ci sono.

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Re: The Past is Here - Dylan Dog

Messaggio da Marco Frediani »

Letto ogni tanto, alcune storie mi sono piaciute molto (Il lungo addio, Johnny Freak, Attraverso lo specchio, Memorie dell'Invisibile) altre anche famose le ho trovate molto "meh" (Dopo mezzanotte ad esempio).

La gestione Recchioni imbarazzante, a partire dal remake sfigato di Alien in poi. Lui con i suoi atteggiamenti da bulletto social di stocazzo non aiuta per niente.

Credo che Dylan abbia ormai dato quello che poteva dare e sopravviva per inerzia e per l'amore dei fan.
Non ha avuto la fortuna di Tex che propone storie sempre uguali da 60 anni

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Baboden
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Re: The Past is Here - Dylan Dog

Messaggio da Baboden »

Johnny Freak!

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Sonoio
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Re: The Past is Here - Dylan Dog

Messaggio da Sonoio »

E' tutto pronto... fischio d'inizio... si parte!
DYLAN DOG N° :1
L'ALBA DEI MORTI VIVENTI
uscita: 01/10/1986

Immagine


Soggetto e sceneggiatura: Tiziano Sclavi
Disegni: Angelo Stano
Copertina: Claudio Villa
Il passo incerto, la mano gelida e un'insaziabile fame di carne viva. I morti escono dalla tomba per venire a farci visita; ne sa qualcosa Sybil Browning, sfuggita per un pelo alle fauci del marito defunto. L'unico che può aiutarla è un bizzarro detective che suona il clarinetto e coltiva una passione per mostri e misteri; il suo nome è Dog, Dylan Dog. L'Indagatore dell'Incubo e l'inseparabile Groucho seguono il passo degli zombi fino al villaggio di Undead, dove li attende il mefistofelico Xabaras…
Link agli scan:

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Sonoio
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Re: The Past is Here - Dylan Dog

Messaggio da Sonoio »

Mio commento:

E’ l’ottobre 1986, quando la Bonelli manda in edicola il primo numero del suo nuovo fumetto: Dylan Dog, partorito dalla mente di Tiziano Sclavi.
Quello della Bonelli è un vero e proprio azzardo, che però pagherà: nel giro di pochi anni, Dylan Dog diventerà un vero e proprio fenomeno di costume, arrivando in un certo periodo a superare anche Tex per vendite.

Commentare questo numero 1 è difficile, soprattutto perché è difficile distaccarsi dal suo valore storico e affettivo.
Mettiamo le cose in chiaro: il soggetto de “L’alba dei morti viventi” è un chiaro omaggio ai film di Romero, e quindi, soprattutto nel 2018, risulta poco originale. Inoltre, quello che troviamo in questo numero è un proto-Dylan Dog. Dylan già possiede tutte le caratteristiche ricorrenti che lo renderanno famoso, dalla sua ironia al suo scetticismo, dal clarinetto al galeone, dal maggiolino a Groucho, dal vegetarianismo al debole per le donne. Alcuni di questi caratteri sono addirittura esagerati, come Dylan che non si fa problemi a baciare una donna che gli ha appena rivelato di aver ucciso il marito.
Ma in questo numero Dylan possiede anche caratteristiche che poi verrano eliminate o ridimensionate: qui risulta ancora un “eroe” classico e spavaldo, in possesso di stratagemmi alla James Bond
Spoiler:
(come la custodia esplosiva del finale)
. Un po’ strano per chi è abituato a conoscere il “vero” Dylan Dog, divenuto famoso soprattutto come “antieroe”.

Ma bando alle ciance, parliamo dell’albo in sé per sé:

Copertina: voto 10. La copertina e l’immagine più iconiche di tutta la storia di Dylan. Se pensi a Dylan Dogi, pensi a questa copertina del grande Villa.

Soggetto: voto 5. Come detto, una trama classica e scontata, ma che presenta dei forti spunti originali soprattutto nei personaggi (Xabaras non è il classico “scienziato pazzo” che vuole distruggere il mondo: le sue motivazioni sono molto più raffinate, ma di questo parlerò più avanti).

Disegni: voto 10. I disegni di Stano sono per me un capolavoro del fumetto. E’ vero, il tratto è personalissimo, sporco e disturbante, ma chi non lo gradisce non si spaventi: questo non è un tratto comune in Dylan Dog. La forza espressiva di queste tavole è incredibile oggi nel 2018, figuriamoci nel ’86, per un pubblico abituato a leggere Tex. Atmosfera incredibile, e zombie di primo ordine. Basti vedere questa tavola:
Spoiler:
Immagine
Sceneggiatura: voto 10.
Poco (o tanto) da dire. Il genio di Sclavi emerge prepotente anche in una storia così semplicemente action. Ironia e umorismo sopraffini, dialoghi freschi e incalzanti ancora oggi, un Groucho in formissima e un Dylan irresistibile nel suo essere (esageratamente) badass.
E poi non dimentichiamoci quelle trovate che solo Sclavi poteva partorire: per esempio, l’arrivo ad Undead in bicicletta - una scena incredibile nella sua capacità di abbinare tensione, horror e umorismo surreale.


SPOILER:
Menzione speciale per il discorso di Xabaras, in cui egli svela le motivazioni che lo hanno spinto a creare degli zombie. In questo discorso troviamo già una delle tematiche fondamentali di Sclavi, ovvero che il vero orrore non si trova negli “strani” o negli emarginati, ma nella società e negli individui che si definiscono normali:
“Ma, naturalmente, nessuno ha mai capito qual era il mio vero intento… non creare mostri… e perché poi? Basta aggirarsi per una città in un’ora di punta per vederne a volontà, di mostri… tutti chiusi nelle loro automobili, pronti a scannarti se non parti appena scatta il verde. Chiunque conquisti un po’ di potere diventa un mostro… l’impiegato che ti tratta male solo perché è dietro uno sportello… il dittatore che uccide migliaia di persone negli stadi… no, di mostri ce ne sono abbastanza, non serve di creane di nuovi.”
Parole che lette oggi, in un mondo popolato di zombie da smartphone, sono ancora più emozionanti.
Ed è curioso che il primo a pronunciarle in tutta la storia di Dylan Dog sia un cattivo.

Da questo discorso pagina 58 possiamo presagire il Dylan Dog futuro, le sue tematiche, la sua poetica. Pur in una storia semplice e diretta, di “intrattenimento”, comunque di altissima qualità autoriale.

VOTO TOTALE: 8.5


Curioso di leggere "la Vostra" cit.

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uomodelmonte88
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Re: The Past is Here - Dylan Dog

Messaggio da uomodelmonte88 »

Mi lancio, sono riuscito a leggerlo subito!

Copertina: 10 - concordo con Sonoio, copertina semplicemente iconica
Soggetto: 6 - Sarà pure scontato, non sarà nulla di mai visto prima (o, nel mio caso, di mai visto dopo). Ma per essere una storia di zombie, ha molto senso.
Sceneggiatura: 8 - La storia mi ha preso fin da subito, mi sono divertito moltissimo a leggerla. Qualche difettuccio lo trovo: Groucho troppo esasperante (lo paragono alla versione che ho visto nei pochissimi albi che avevo leggiucchiato dal mio amico appassionato); alcune cose, come già diceva Sonoio... troppo troppo. Tipo Dylan che ci prova alla prima occasione. Ma la lettura è piacevolissima. Il finale mi ha fatto saltare dalla sedia. La spiegazione del malvagio è bellissima: magari un po' retorica, ma: 1- ci dice da dove arrivano gli zombie, risparmiandoci il senso di frustrazione della serie tv TWD; 2- è originalissima.
Disegni: SV (Sono davvero zotico nel valutare i disegni. Mi limito a dire che mi sono piaciuti molto)

Voto complessivo: 8, l'inizio di una possibile avventura molto interessante.

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