Comunque, sto scrivendo la mia autobiografia sentimentale perché il forum possa usufruirne. E' lontana dal completamento, ma posso anticipare che non sarà diacronica, ma prevederà sbalzi temporali tra i vari capitolo (ragazze) nell'ottica di un disegno di più ampio respiro.
Per esempio, posso anticipare la bozza del primo capitolo, che tratta dell'ultima settimana della mia vita. Una trama effimera che dovrebbe essere l'ultimo capitolo, ma che ha senso diventi il primo.
Capitolo 1.
E' un momento di grande instabilità emotiva e sentimentale, sebbene Sonoio non voglia ammetterlo. Essere lasciato dopo quattro anni di relazione, di solito, fa male. Ne fa ancora di più se a lasciarti è la ragazza che ami - dopo un probabile tradimento. E ne fa ancora, ancora di più quando realizzi che lei, a te, non ti ha mai amato veramente, ma ha soltanto sfruttato la sicurezza, il supporto e l'affetto che tu eri pronto a darle in maniera infinita. Sonoio amava EraLei sinceramente, e non voleva cambiarla. EraLei stava con Sonoio per interessi affettivi, e ha cercato da sempre di cambiarlo.
Ecco cosa ti lascia una separazione del genere: afflizione per un amore finito, le insicurezze maturate nel corso degli anni passati con una persona a cui non piacevi veramente, e il deserto sentimentale intorno, visto che la lealtà ad una singola stronza dai 20 ai 24 anni taglia qualsiasi ponte con ipotetiche alternative.
Ma Sonoio è forte. Si butta nello studio e nel lavoro, negli amici e nell'arte. E, così, i mesi passano veloci e apparentemente indolori. Poi l'idea.
Sonoio (che insegna chitarra), si ricorda di quella ragazza bella, sensibile e interessante che veniva a lezione da lui quando era ancora fidanzato. Una volta lei le aveva chiesto di uscire (hanno entrambi 24 anni, quindi non ci sarebbe stato niente di male nonostante il rapporto insegnante-allievo), ma Sonoio aveva rifiutato: era pur sempre fidanzato, leale e innamorato.
Presentazione della ragazza (che chiameremo Bonny, per la sua passione per la navigazione e i pirati):
Bonny è bella.
Bonny dimostra da subito una qualche forma di instabilità: con me, suo insegnante, si apre dalla prima lezione. Mi parla della sua vita, dei suoi sogni e paure; è diffidente, in un certo senso, ma pronta a mettere in gioco una carica emotiva che mi colpisce e mi confonde, essendo abituato alle fredde e stupide relazioni sociali di questo mondo.
L'essermi fidanzato mi salva, in un primo momento. L'essermi lasciato mi condannerà qualche mese dopo.
Ed è così che arriviamo a venerdì scorso. Prendo coraggio e le scrivo. Non ci sentiamo da un paio di mesi, avendo lei smesso di venire a lezione, ma sapevo che stava per comprarsi una chitarra. Parliamo un po' della chitarra in questione, di come vanno le vite, etc.
La sua capacità di scatenare tempeste emotive nel giro di cinque minuti l'avevo rimossa (o, meglio, avevo scelto di non pensarci). Così cerco di prendere le cose alla leggera come farei con qualsiasi ragazza. Scherzo, sfrutto la mia inimitabile simpatia, le chiedo di andarci a prendere una birra.
Si fissa l'appuntamento per il giorno successivo.
Quello che è successo quella sera è difficile da spiegare. Io che cerco di essere me stesso, interessante e interessato ma leggero, lei che nel giro di tre ore mi riversa addosso una quantità mostruosa di brandelli d'anima, sberle emozionali, battute sessuali che avrebbero fatto impazzire anche Manuel Ferrara e una visione della vita che avrebbe fatto innamorare anche Celticwarrior87.
Dopo la seconda birra finiamo seduti su un lettino in spiaggia, sotto le stelle, davanti il mare. Le accarezzo i capelli, le bacio la guancia e lei parte con una paccata clamorosa, un bacio violento e così sentito che mi sta per provocare un aneurisma cerebrale.
Un'ora più tardi la sto riaccompagnando a casa. Se non fossi un inguaribile pessimista e non avessi l'esperienza che ho, avrei già prenotato chiesa e vestito per il matrimonio. Ma Sonoio non è scemo e sa che è solo una ragazza appena conosciuta, e che dietro quel viso angelico e quella personalità mai vista potrebbe nascondersi una ragazzina immatura o il figlio incarnato del demonio.
Infatti, nel viaggio di ritorno qualcosa comincia a puzzare. Non è l'odore degli incedi mafiosi che stanno devastando Roma, no; sono le sue confuse affermazioni riguardo un ragazzo con cui sta uscendo, un coglione che non vuole una cosa seria ma vuole continuare a uscire anche con altre persone, yadda yadda, - a cui si alternato preoccupazioni sul fatto che io voglia soltanto trombare.
La mia mente si illude che questo ipotetico rivale sia un modo per farsi desiderare e corteggiare, e che le sue paure di essere una preda sessuale servano a mettere in chiaro che lei è una ragazza seria e vuole un ragazzo per bene.
E invece.
Lunedì chiedo un nuovo appuntamento. Aveva bisogno di una custodia per chitarra, così le propongo di andarci insieme una mattina: una tattica perfetta, in quanto ci saremmo rivisti e lei avrebbe capito che volerla vedere di mattina, solo per un'oretta, significava un interesse sincero.
"Domani non posso" dice, "ma mi faccio risentire in settimana. Mi fa piacere se mi accompagni tu".
Ottimo.
marted', ore 15.00: "Ciao Sonoio! Allora domani mi accompagni?"
"Ben volentieri!".
martedì, ore 20: "Ciao Sonoio! Sono stata bene l'altra sera ma ho capito che il mio cuore non è libero... penso allo stronzo che esce con me ma non vuole una cosa seria... non posso tenere due piedi in una scarpa... yadda puttanate x3".
Faccio il maschio alpha con un cuore e le dico: "Mi dispiace, io comunque tra una settimana parto. Mi sarebbe piaciuto uscire ancora con te, se ci ripensi ti aspetto per una settimana, poi parto e bona."
Da fuori: Cool broh, gansta over 9000.
Da dentro: ci vado sotto e ho problemi a dormire fino ad oggi.
Ora, voi mi direte: apri un topic e parli di gravi problemi sentimentali per una ragazzina immatura con cui sei uscito una volta? Sei un coglione di tredici anni, per caso?
Amici, è ovvio che questa storia sia soltanto un simbolo. Il simbolo dello stato in cui mi hanno ridotto le due storie vere della mia vita; le storie che mi hanno impegnato tra i 19 e i 24 anni, senza soluzione di continuità, e che mi hanno reso più sensibile del glande di un malato di fimosi appena circonciso.
Perdere la testa per una ragazza a caso, solo perché carina e interessante, per una persona piena di interessi, di vita e di begli impegni come me è una cosa che non dovrebbe succedere.
Eppure, se questo è lo stato del tuo cuore, è possibile.
il mio cuore
Ps: oggi le riscriverò proponendole di andare a vedere uno spettacolo di stan up comedy
avete 6 ore per fermarmi