Chiedo la vita al di là della morte.

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Killer BOB
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Re: Chiedo la vita al di là della morte.

Messaggio da Killer BOB »

SND è il messaggio più intelligente che tu abbia scritto in tutta la tua vita multi forumistica.



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SNM UOTC
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Re: Chiedo la vita al di là della morte.

Messaggio da SNM UOTC »

Killer BOB ha scritto:SNM è il messaggio più intelligente che tu abbia scritto in tutta la tua vita multi forumistica.
:pollicealto:

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Marco Frediani
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Re: Chiedo la vita al di là della morte.

Messaggio da Marco Frediani »

Da una parte ho paura del fatto che non ci sia nulla, dall'altra mi spaventa il concetto di "eternità".

Spero comunque di non soffrire e di salutare i miei cari

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Cena 4 Ever
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Re: Chiedo la vita al di là della morte.

Messaggio da Cena 4 Ever »

io l'unica cosa che spero , è quella di interagire con parenti morti e mai conosciuti e amici e parenti persi durante il cammino della vita.
Del resto fregacazzi,se non nel fatto di voler vivere 65-75 anni almeno

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Depeche boy
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Re: Chiedo la vita al di là della morte.

Messaggio da Depeche boy »

Non me ne frega nulla di quanto camperò, la cosa che importa è come camperò.

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Yellow Monster
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Re: Chiedo la vita al di là della morte.

Messaggio da Yellow Monster »

Se il pensiero di svanire ti spaventa a tal punto, renditi immortale lasciando qualcosa al mondo che abbandoni. Molti risolvono in questo modo il dilemma..

Oppure abbraccia una qualsivoglia religione che ti dia un motivo per non esserlo, chessò una vita prospera anche in un ipotetico aldilà

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josef k
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Re: Chiedo la vita al di là della morte.

Messaggio da josef k »

Vi posto un estratto dal quinto libro della Recherche di Proust.
Parla della morte dello scrittore (fittizio) Bergotte. Spero che non vi perdiate nella sintassi contorta dello scrittore francese.

Morì nelle circostanze seguenti: a causa di una crisi di uremia abbastanza leggera, gli avevano prescritto il riposo. Ma poiché un critico aveva scritto che nella Veduta di Delft di Vermeer (prestata dal museo dell’Aja per una mostra di pittura olandese), quadro che egli adorava e pensava di conoscere a fondo, una piccola ala di muro giallo (che non si ricordava) era dipinta così bene da sembrare, se la si guardava isolatamente, una preziosa opera d’arte cinese, di una bellezza che sarebbe bastata a se stessa, Bergotte mangiò un po’ di patate, uscì ed entrò alla mostra. Sin dai primi gradini che ebbe da salire, fu preso da mancamenti. Passò davanti a molti quadri ed ebbe l’impressione dell’aridità e dell’inutilità di un’arte così artificiosa, e che non valeva le correnti d’aria e di sole di un palazzo di Venezia, o di una semplice casa in riva al mare. Infine si trovò davanti al Vermeer che si ricordava più splendente, più diverso da tutto quel che conosceva, ma dove, grazie all’articolo del critico, notò per la prima volta dei piccoli personaggi in blu, che la sabbia era rosa, e infine la preziosa materia della piccolissima ala di muro giallo. I suoi mancamenti aumentavano; egli fissava lo sguardo, come un bambino su una farfalla gialla che vuole catturare, sulla preziosa piccola ala di muro. “È così che avrei dovuto scrivere, diceva. I miei ultimi libri sono troppo scarni, sarebbe stato necessario passare parecchi strati di colore, rendere la frase in se stessa preziosa, come questa piccola ala di muro giallo”. Tuttavia la gravità dei suoi capogiri non gli sfuggiva. In una bilancia celeste gli appariva, su uno dei piatti, la sua stessa vita, mentre l’altro conteneva la piccola ara di muro dipinta così bene di giallo. Sentiva di aver dato incautamente la prima per la seconda. “Non vorrei però, si disse, essere per i giornali della sera il fatto di cronaca di questa mostra”. Si ripeteva: “Piccola ala di muro giallo con una tettoia, piccola ala di muro giallo”. Intanto si abbatté su un divano tondo; così bruscamente smise di pensare che la sua vita era in pericolo e, ritornando all’ottimismo, si disse: “È una semplice indigestione dovuta a quelle patate non abbastanza cotte, non è nulla”. Un nuovo colpo l’abbatté, rotolò dal divano per terra, accorsero tutti i visitatori e i guardiani. Era morto. Morto per sempre? Chi può dirlo? Certo, né le esperienze spiritiche né i dogmi religiosi provano che l’anima sopravviva. Quel che si può dire, è che tutto avviene nella nostra vita come se vi entrassimo con il fardello di obblighi contratti in una vita anteriore; non c’è nessuna ragione nelle condizioni della nostra vita su questa terra perché ci sentiamo obbligati a fare il bene, a essere delicati, o anche cortesi, né perché l’artista ateo si creda in dovere di rifare venti volte un pezzo che susciterà un’ammirazione che importerà ben poco al suo corpo mangiato dai vermi, come l’ala di muro giallo che dipinse con tanta abilità e raffinatezza un artista per sempre sconosciuto, appena identificato sotto il nome di Vermeer. Tutti questi obblighi che non hanno sanzione nella vita presente sembra che appartengano a un altro mondo, fondato sulla bontà, sullo scrupolo, sul sacrificio, un mondo completamente diverso da questo, e da cui usciamo per nascere a questa terra, prima forse di ritornarvi, a rivivere sotto l’imperio di quelle leggi ignote a cui abbiamo obbedito perché ne portavamo l’insegnamento in noi, senza sapere chi ve le avesse tracciate, quelle leggi cui ci avvicina ogni lavoro profondo nell’intelligenza e che sono invisibili soltanto – seppure! – per gli sciocchi. Perciò l’idea che Bergotte non fosse morto per sempre non è inverosimile.
Lo seppellirono, ma tutta la notte funebre, nelle vetrine illuminate, i suoi libri, disposti a tre a tre, vegliavano come angeli dalle ali spiegate e sembravano per colui che non era più, il simbolo della sua resurrezione»

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Last Ride
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Re: Chiedo la vita al di là della morte.

Messaggio da Last Ride »

Non c'è nessuna vita dopo la morte. Vivi e basta.

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Corilo1
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Re: Chiedo la vita al di là della morte.

Messaggio da Corilo1 »

Ogni tanto mi capita la serata "tragica", non perchè sia successo qualcosa di grave ma per il freddo che sento nel cuore, un'apatia verso la stessa esistenza.

Tranquilli, non ho manie suicide, ho molte ragioni per cui vivere, e ammetto che quando mi succede quasi mi piace provare certe sensazioni, mi estraneo dalla vita, metto in sottofondo una bella compilation di melodie fantasy tipo queste:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=IWQbkJA9ZQs[/youtube]

e penso, rifletto, leggo sui vari siti internet (a quanto pare non sono il solo a provare ciò che provo), e leggo volentieri anche i vostri commenti, devo dire che ci sono parecchie persone ispirate su questo forum.

Se qualcuno avesse altro da aggiungere, parli ora o taccia per sempre :/

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Karl Gotch
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Re: Chiedo la vita al di là della morte.

Messaggio da Karl Gotch »

Dovresti ascoltare i Two Steps from Hell allora

Comunque l'unico modo per parlare della vita dopo la morte in maniera '''scientifica''' mi sembra questo:
http://en.wikipedia.org/wiki/Near-death_experience
che neanch'io ho mai approfondito più di tanto [lo farò prima o poi], quindi non mi lancio in argomentazioni inutili. Però posso capire l'angoscia esistenziale, e infatti per sicurezza tendo più a crederci al trascendente. D'altronde, se tutto finisse con la morte, "la vita non sarebbe che un vuoto senza fine". Lo diceva 60 anni fa uno che ne capiva un po' più di me:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=QIjfLs3B-l4[/youtube]

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Killer BOB
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Re: Chiedo la vita al di là della morte.

Messaggio da Killer BOB »

Karl Gotch ha scritto: D'altronde, se tutto finisse con la morte, "la vita non sarebbe che un vuoto senza fine".
Secondo me, la morte è un vuoto senza fine.
La vita è un viaggio cosciente prima di arrivare a quel vuoto.

Quanto cazzo invidio i babbi danteschi che credono all'inferno, il purgatorio e il paradiso ahahah
Vivrei meglio.

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Karl Gotch
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Re: Chiedo la vita al di là della morte.

Messaggio da Karl Gotch »

Killer BOB ha scritto:
Secondo me, la morte è un vuoto senza fine.
La vita è un viaggio cosciente prima di arrivare a quel vuoto.

Quanto cazzo invidio i babbi danteschi che credono all'inferno, il purgatorio e il paradiso ahahah
Vivrei meglio.
La morte sì; il punto di vista di Bergman è che, se lo è la morte, lo deve essere anche la vita
E Bergman era ateo.

Per altri invece la Verità la conosciamo ma non la possiamo mai dire (figuriamoci in un forum di wrestling)

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=rev9OWLKQsE[/youtube]

DenisPirola
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Re: Chiedo la vita al di là della morte.

Messaggio da DenisPirola »

All' appuntamento con la Morte arriverò -come sempre- in ritardo. Spero di non farla incazzare, che -quella- chissà poi di cos'è capace.

Liam

Re: Chiedo la vita al di là della morte.

Messaggio da Liam »

Madonna che ansia, io la paura della morte c'è l'ho da piccolo quando me lo dissero i miei genitori ero curioso di sapere che fine avesse fatto il mio nonno paterno, quando me lo dissero inizia a vedere tutto nero e mi porto questa paura ancora oggi.

Ad esempio ogni notte penso a cosa sarò sopo la morte (cioè al nulla), e inizio a borbottare e dire cose del tipo "no", e "non voglio morire".. salvo poi fare dei versi giusto per non svegliare nessuno, è questa è la mia "abitudine", io voglio seriamente sperare che dopo che moriamo siamo destinati a qualcos'altro perché un senso c'è a tutto quello che facciamo.

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Killer BOB
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Re: Chiedo la vita al di là della morte.

Messaggio da Killer BOB »

Liam ha scritto:Madonna che ansia, io la paura della morte c'è l'ho da piccolo quando me lo dissero i miei genitori ero curioso di sapere che fine avesse fatto il mio nonno paterno, quando me lo dissero inizia a vedere tutto nero e mi porto questa paura ancora oggi.

Ad esempio ogni notte penso a cosa sarò sopo la morte (cioè al nulla), e inizio a borbottare e dire cose del tipo "no", e "non voglio morire".. salvo poi fare dei versi giusto per non svegliare nessuno, è questa è la mia "abitudine", io voglio seriamente sperare che dopo che moriamo siamo destinati a qualcos'altro perché un senso c'è a tutto quello che facciamo.
Ti capisco, se ci penso anche a me vengono degli attacchi di panico, poi però se ci rifletti capisci che la morte ti fa paura solo nel momento in cui sei vivo e non quando non esisterai più. Una volta morto, speriamo fra 100 anni, non potrai più provare nulla, perciò non ha senso paura della morte. Sarebbe come aver paura di dormire: cosa temi? Togliendo i sogni, sei incosciente e perciò non ti puoi accorgere mica di non esistere.
Se ti illudi che dopo la vita vieni teletrasportato in un salone di bellezza con gli angeli che ti pettinano i capelli e con Bach di sottofondo, mi sa che parliamo di fantascienza e non più di vita e morte.

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