I Giochi basati sulle Scelte

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Evoluted
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I Giochi basati sulle Scelte

Messaggio da Evoluted »

Heavy Rain.
Beyond two Souls.
Until Dawn.
Life is Strange.
The Walking Dead Season 1 & Season 2.

Parlerò facendo riferimenti ai videogames sopracitati perchè sono stati quelli che più ho giocato.
Qual è il vostro rapporto con questa tipologia di giochi?
A quanto ho potuto vedere è una tipologia che o si ama o si odia.
Io invece ho un rapporto proprio di amore-odio.
Di amore perchè alla first run, alla prima esperienza li ho amati. Tutti.
Tant'è che pure adesso darei ad ognuno un voto non inferiore al 7,5.
Di odio perchè hanno SEMPRE tutti gli stessi cazzo di difetti, che quando li giochi la seconda volta escono fuori prepontentemente.

La pecca principale è sempre quella: le tue scelte che credi che contino in realtà non contano una sega.
E ciò mi fa incazzare. Io lo so che un programmatore non può scrivere 20 storie completamente diverse però dai...
Forse di quelli sopra solo HR si distacca un attimo, facendoti saltare interi capitoli e cambiando completamente il finale a seconda di chi salvi o non salvi.
Ma gli altri... chiunque ha giocato a B2S, TWD, UD e LIS sa benissimo come innumerevoli volte scelte diverse han portato sempre alla stessa conclusione, come l'essere amicone o il trattare di merda un personaggio può portare sempre allo stesso scenario.

Qual è il vostro pensiero su questi giochi?

Aggiungo un punto in spoiler:
Spoiler:
Un'altra cosa riguarda per me il protagonista. In UD e HR i protagonisti sono rispettivamente 8 e 4 e ci sta perchè sai che tutti possono morire in un modo o nell'altro.
Mentre invece per i restanti a protagonista unico sai subito che Jodie, Max, Lee e Clementine potrebbero morire ma solo alla fine perchè sono loro i deus ex machina.
Non che sia sbagliato però io che parto dal presupposto che "il protagonista non può morire" perchè è così, gli faccio fare tutte le azioni più avventurose e rischiose che magari io stesso non farei. Secondo me è un punto interessante.



Moxicity
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Re: I Giochi basati sulle Scelte

Messaggio da Moxicity »

Magari dovrei giocarli un'altra volta, ma GOT e TWAU dei telltale credo siano i giochi dove le scelte (finali) hanno un grande peso.

Un gioco di tutt'altro genere dove le scelte sono importanti è Fallout New Vegas
Comunque genere di giochi che mi piacciono, ma la trama ti deve prendere. Ho stragiocato Hevy Rain, bellissimo mentre Walking Dead meno, perchè si sente troppo che è guidato, tanto che molte scene risultano forzate...

ENGINEv8
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Re: I Giochi basati sulle Scelte

Messaggio da ENGINEv8 »

Stanley Parable.
Stanley Parable.
Stanley Parable.
Stanley Parable.
Stanley Parable.
Stanley Parable.
Stanley Parable.
Stanley Parable.
Stanley Parable.
Stanley Parable.
Stanley Parable.
Stanley Parable.
Stanley Parable.
Stanley Parable.
Stanley Parable.

Ho detto abbastanza?
Spoiler:
Gioca(te)ci.

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cloudropis
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Re: I Giochi basati sulle Scelte

Messaggio da cloudropis »

La mancanza di conseguenze la ritengo secondaria: si sforzassero a non scrivere aborti narrativi come HR e Beyond piuttosto.

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Evoluted
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Re: I Giochi basati sulle Scelte

Messaggio da Evoluted »

ENGINEv8 ha scritto:Stanley Parable.
Mai sentito. In cosa consiste?
Come mai merita così tanto?
cloudropis ha scritto:
concordo su Beyond che poteva essere molto meglio, ma su HR... ho già fatto tante volte questa discussione, sono uno di quelli che c'ha giocato 20 volte e che si tatuerebbe pure l'origami sul culo, perciò vorrei sapere in tutta sincerità cosa non va in questo gioco per te.
Se mi dici che è stata una stronzata levare la scena che spiegava i blackout di Ethan e che quindi questi ultimi avvengono e non capisci mai il motivo sono d'accordo. Sul resto non saprei davvero.

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cloudropis
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Re: I Giochi basati sulle Scelte

Messaggio da cloudropis »

Evoluted ha scritto:
Mai sentito. In cosa consiste?
Come mai merita così tanto?



concordo su Beyond che poteva essere molto meglio, ma su HR... ho già fatto tante volte questa discussione, sono uno di quelli che c'ha giocato 20 volte e che si tatuerebbe pure l'origami sul culo, perciò vorrei sapere in tutta sincerità cosa non va in questo gioco per te.
Se mi dici che è stata una stronzata levare la scena che spiegava i blackout di Ethan e che quindi questi ultimi avvengono e non capisci mai il motivo sono d'accordo. Sul resto non saprei davvero.
Spoiler:
Il twist sull'identità dell'assassino è orribile.
Una delle main feature del gioco è la possibilità di leggere i pensieri dei protagonisti, il che porta a pensare che essi siano reliable narrators, ovvero narratori le cui espressioni si accettano generalmente per vere da parte del giocatore. Se Scott parla e si riferisce all'assassino come una terza persona, il giocatore accetta che i due non possano essere lo stesso individuo. Un buon modo per giocare con questa peculiarità sarebbe stata fargli avere pensieri vaghi o interpretabili in più modi come foreshadowing per il twist futuro: lì per lì non ci fai caso, ma col senno di poi (o rigiocando da capo) vedi che né ammette espressamente di essere il killer, né di non esserlo. Cosa abbiamo invece? Uno Scott che parla dell'assassino come una terza persona, una scena in cui assistiamo all'omicidio dell'antiquario da parte di ignoti con Scott come semplice testimone, e il colpo di scena che non ha minimamente effetto perché il gioco ci ha più e più volte mentito.
Oggi non riesco a scrivere per un cazzo e credo non si capisca molto da quello che ho scritto, quindi faccio un esempio pratico: se scrivo un giallo con protagonisti Tizio, Caio e Sempronio che indagano sulla morte di Calpurnio, e voglio che Caio si scopra alla fine l'assassino, devo seminare degli indizi che portano il lettore attento a identificare Caio come un possibile sospettato (o, perlomeno, spianare la storia in modo che a una seconda lettura uno non dica "aspetta, quest'azione di Caio non ha senso considerando che si scopre essere l'assassino): un semplice esempio, Caio che "accidentalmente" fa cadere prove compromettenti nel fuoco del camino, o quando Mevio, testimone oculare dell'assassinio, finisce sfortunatamente sfracellato da un lampadario, Caio è altrove e irreperibile invece che con Tizio e Sempronio sulla scena dell'incidente.
Di sicuro ciò che non faccio è scrivere che le prove le ha distrutte Tizio, Caio era nella scena della morte di Mevio insieme agli altri, e alla fine del libro dico "lul swerve, in realtà le ha distrutte Caio e lui non c'era alla scoperta del corpo di Mevio". E' mentire spudoratamente al lettore ed una delle cose peggiori che puoi fare scrivendo un mistero. E la scena dell'antiquario è quello: siamo nel punto di vista di Scott, con i suoi occhi assistiamo alla scoperta dell'antiquario morto senza motivo, e solo più avanti vediamo come si sono svolte realmente le cose. A meno che Scott non sia affetto da disturbi della personalità multipla (e la storia lo deve mostrare in precedenza) non c'è motivo per cui dobbiamo assistere a due scene completamente diverse pur rimanendo nello stesso punto di vista. Il motivo è che Cage non sa scrivere manco la lista della spesa, figuriamoci un mistero, quindi nasconde lo swervone sotto uno specchietto per le allodole che non ha motivo di esistere.
Questo è il mio problema principale (e non è poco, visto che praticamente ammazza la premessa principale del gioco). Ad esso si associano problemi di sceneggiatura vari e buchi della trama in cui ci puoi sguazzare, come quello da te menzionato, Scott che in alcuni finali decide a cazzo di uccidere comunque Ethan (che va contro il motivo dell'origami killer) in una scena dalla stupidità unica che esiste solo per giustificare l'intervento di Madison o Norman, Madison che identifica Scott come l'assassino pur non avendo mai interagito con lui, relazioni scritte dal trio di sceneggiatori di Boris ("li facciamo scopare così, a cazzo"), le punizioni dell'OK che non hanno senso visto i motivi che hanno portato Scott a diventarlo, gli 89 tentativi di stupro ai danni di Madison (è un problema perché, come dimostrerà Beyond, è l'unico modo che Cage conosce per creare empatia verso un personaggio femminile), i dialoghi che sembrano scritti da dei robot, varie ed eventuali di cui adesso non ricordo (non rimembro i dettagli, ma c'era qualcosa di molto idiota nella locazione del nascondiglio di Scott).
Infine, infiniti problemi di regia e comparto tecnico, che sono estremamente importanti in questo tipo di giochi, praticamente quanto in un film. Specie visto che Cage ha pure attaccato una pippa su come i suoi prodotti siano arte che hanno fatto fare un balzo al medium. La grafica è invecchiata male, con espressioni facciali alquanto pesce a volte, il doppiaggio fatto da quei poveretti franco-canadesi manco ne parliamo, ma la regia è davvero inaccettabile. Logistica dell'incidente con cui Jason perde la vita completamente a cazzo, con Ethan che assorbe la maggior parte dell'urto della macchina che fa i 20 e sta una crema mentre il figlio esplode, Scott che ammazza trenta persone senza ricaricare una volta che sia una, la gente che non spara, il frigorifero di Indiana Jones, gli appartamenti di 3000 metri quadri, chi più ne ha più ne metta (purtroppo ormai non mi ricordo neanche tantissimo. E gli ultimi due non sono propriamente problemi di regia, ma li ho buttati lì in mezzo alla roba grafica).
Ah, e mi son ricordato solo ora l'idea insulsa che farti premere ventidue pulsanti e fare le 630 senton al controller per bere un bicchiere d'acqua sia anche solo remotamente immersivo o divertente

C'è da dire che un paio di cose buone HR le fa, c'è una varietà di finali adeguata e i protagonisti sono effettivamente a rischio di morte in molto scene, puoi tirarti indietro da certe situazioni senza precluderti la risoluzione del mistero, semplicemente sarà più difficile, e volendo il doppiaggio e la grafica possono creare un effetto da "so bad it's so good". Lo ritengo complessivamente migliore di Beyond, che invece è lammerda.

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Re: I Giochi basati sulle Scelte

Messaggio da Giant92 »

Sin da quando esiste il genere, molti GDR occidentali cambiano totalmente trama e gioco in base alle scelte, pur non mortificando totalmente il gameplay come accade per i molti titoli da te citati, che personalmente faccio fatica a considerare veri e propri videogame, ma più dei film o serie tv interattive, che possono comunque piacere se con sceneggiature degne di questo nome e scelte veramente influenti (il citatissimo e apprezzatissimo TWD ad esempio, alla fine non viene influenzato in modo cosi' importante nelle storia dalle scelte, cosa per me fondamentale in un titolo che si basa totalmente su quello).
New Vegas è sicuramente il titolo relativamente ''recente'' che più ho apprezzato da questo punto di vista, ma ci sono molti titoli altri titoli del genere molto apprezzati che non ho avuto ancora l'occasione di provare.

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Re: I Giochi basati sulle Scelte

Messaggio da Archer »

Moxicity ha scritto:Magari dovrei giocarli un'altra volta, ma GOT e TWAU dei telltale credo siano i giochi dove le scelte (finali) hanno un grande peso.
Telltale penso sia l'esempio peggiore possibile, le loro scelte sono rinomate per la loro inutilità.


Stanley Parable è una di quelle esperienza che va ben oltre il mero concetto di videogioco e dà al medium una dimensione tutta sua. Non è propriamente ludico, ma piuttosto una simulazione che si plasma sulla base delle tue scelte, è brillante e decisamente meritevole di un'occasione.

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Re: I Giochi basati sulle Scelte

Messaggio da cloudropis »

Archer ha scritto:Telltale penso sia l'esempio peggiore possibile, le loro scelte sono rinomate per la loro inutilità.


Stanley Parable è una di quelle esperienza che va ben oltre il mero concetto di videogioco e dà al medium una dimensione tutta sua. Non è propriamente ludico, ma piuttosto una simulazione che si plasma sulla base delle tue scelte, è brillante e decisamente meritevole di un'occasione.
L'unica eccezione è TWAU, ma solo perché non è ancora uscito un secondo gioco quindi non hanno ancora avuto tempo di deluderci

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Re: I Giochi basati sulle Scelte

Messaggio da Archer »

cloudropis ha scritto:
L'unica eccezione è TWAU, ma solo perché non è ancora uscito un secondo gioco quindi non hanno ancora avuto tempo di deluderci
Esatto. Mi ricordo ai tempi quando difendevo The Walking Dead dicendo "il focus non sta nella centralità delle scelte, ma nella morale che impartisci alla tua protetta". Poi è uscito il 2. :pollicealto:

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Re: I Giochi basati sulle Scelte

Messaggio da Moxicity »

Archer ha scritto:Telltale penso sia l'esempio peggiore possibile, le loro scelte sono rinomate per la loro inutilità.


Stanley Parable è una di quelle esperienza che va ben oltre il mero concetto di videogioco e dà al medium una dimensione tutta sua. Non è propriamente ludico, ma piuttosto una simulazione che si plasma sulla base delle tue scelte, è brillante e decisamente meritevole di un'occasione.
Dei telltale erano riferiti solo quei 2.
La seconda stagione di TWD per me è stata deludente, considerando anche 400 days.
Stanley Parable é una cazzo di figata

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Re: I Giochi basati sulle Scelte

Messaggio da Archer »

Game of Thrones ancora devo giocarlo quindi non saprei dirti.

Un esempio atipico che mi viene in mente è Chrono Trigger. A parte in un paio di occasioni, il gioco non ti dà effettive scelte narrative, ma in compenso ti dona un strumento molto più grande: puoi finire il gioco quando ti pare, e in base a quando lo fai alcuni aspetti della continuity vengono modificati. Per l'epoca era una roba visionaria, oggi è comunque nettamente sopra la media di quello che ci offrono tanti presunti rpg.

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Re: I Giochi basati sulle Scelte

Messaggio da Lieutenant Loco »

Archer ha scritto:Esatto. Mi ricordo ai tempi quando difendevo The Walking Dead dicendo "il focus non sta nella centralità delle scelte, ma nella morale che impartisci alla tua protetta". Poi è uscito il 2. :pollicealto:
E infatti nel 2 ci sono più finali, tre "principali" con relative ramificazioni. Personalmente ho trovato la scelta di raccogliere il lavoro fatto nel primo mettendo Clementine protagonista del secondo geniale, sebbene poi anch'io abbia trovato TWD2 inferiore al primo.
Comunque, se devo dire la mia, da amante assoluto del genere trovo piuttosto insensata la scelta di giocare un titolo di questa natura due o più volte. Non avendo di fatto gameplay si basano totalmente la trama, ed è chiaro che la possibilità di scelta data da un determinato titolo non può essere infinita (siamo seri, anche liberi dai vincoli di gameplay di altri titoli chi è che scriverebbe un tot di trame tutte ugualmente valide ed appassionanti per un solo titolo, ben sapendo che ne saranno sfruttate solo una minima parte?). Al massimo ci si può sbizzarrire giusto nei finali, sempre e solo se non è in programma un sequel direttamente collegato. Sarò un romantico io, ma trattandosi di film interattivi per l'appunto io li prendo come film, godendomi quella che è la "mia" trama formata dalle mie scelte e senza farmi troppi problemi sapendo che anche le altre alla fine non portano chissà quali sconvolgimenti.
Al massimo posso concordare sul fatto che sia limitante per questo genere avere un solo protagonista, dato che paradossalmente limita l'immedesimazione (sapendo che da protagonista non posso morire non uso la cautela che userei se davvero fossi in pericolo di vita).

PS: Dalle maiuscole nel titolo pensavo fosse un topic di Ankie :-

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Re: I Giochi basati sulle Scelte

Messaggio da Archer »

Lieutenant Loco ha scritto:
E infatti nel 2 ci sono più finali, tre "principali" con relative ramificazioni. Personalmente ho trovato la scelta di raccogliere il lavoro fatto nel primo mettendo Clementine protagonista del secondo geniale, sebbene poi anch'io abbia trovato TWD2 inferiore al primo.
Finali che dipendono totalmente da un unico evento verso la fine del gioco, rendendo tutte le scelte dei quattro (e mezzo) capitoli precedenti completamente inutili.
Una Clementine che viene completamente rebootata rispetto al primo: non importa come Lee l'abbia educata, né quale sia stata la sua scelta finale in TWD1, perché fin da subito in TWD2 puoi dire tutto il contrario senza nessuna conseguenza. C'era l'idea coraggiosa di fondo, ma è realizzata nel modo più pigro possibile.

Come dici tu questi giochi si basano sulla trama, non sarebbe meglio quindi focalizzarsi sul massimizzare la qualità del writing invece di limitare la sceneggiatura per dare un finto senso ruolistico che non aggiunge niente al gioco? Con l'aggravante che Telltale non è nemmeno onesta, e ha sempre pubblicizzato i propri giochi in modo ingannevole dicendo che la storia verrà plasmata sulla base delle tue scelte. Hanno perfino venduto un DLC mediocre e inutile martellando sulla campagna pubblicitaria "Le scelte effettuate in 400 Days avranno forte risonanza nella seconda stagione".
Sotto questo profilo non meritano nessuna comprensione, fanno i furbi e lo sanno.

Quando vogliono tirano fuori storie discrete/buone, ma non sono granché come sceneggiatori alla fine. Gli va bene che gli standard narrativi nei videogiochi sono piuttosto bassi rispetto ad altri medium di intrattenimento, discorso simile per David Cage ma togliendo gli aggettivi positivi.

Per concludere:

Sarò un romantico io, ma trattandosi di film interattivi per l'appunto io li prendo come film, godendomi quella che è la "mia" trama formata dalle mie scelte e senza farmi troppi problemi sapendo che anche le altre alla fine non portano chissà quali sconvolgimenti.

È un tuo salto di fede, che è perfettamente legittimo. Si parla però di una visione dove tu autolimiti la tua comprensione globale del prodotto per potertelo godere meglio e non riscontrare altrimenti certi difetti, non mi pare molto giusto definire "insensato" chiunque voglia analizzare il titolo a 360.

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Re: I Giochi basati sulle Scelte

Messaggio da Lieutenant Loco »

Archer ha scritto:Finali che dipendono totalmente da un unico evento verso la fine del gioco, rendendo tutte le scelte dei quattro (e mezzo) capitoli precedenti completamente inutili.
Una Clementine che viene completamente rebootata rispetto al primo: non importa come Lee l'abbia educata, né quale sia stata la sua scelta finale in TWD1, perché fin da subito in TWD2 puoi dire tutto il contrario senza nessuna conseguenza. C'era l'idea coraggiosa di fondo, ma è realizzata nel modo più pigro possibile.

Come dici tu questi giochi si basano sulla trama, non sarebbe meglio quindi focalizzarsi sul massimizzare la qualità del writing invece di limitare la sceneggiatura per dare un finto senso ruolistico che non aggiunge niente al gioco? Con l'aggravante che Telltale non è nemmeno onesta, e ha sempre pubblicizzato i propri giochi in modo ingannevole dicendo che la storia verrà plasmata sulla base delle tue scelte. Hanno perfino venduto un DLC mediocre e inutile martellando sulla campagna pubblicitaria "Le scelte effettuate in 400 Days avranno forte risonanza nella seconda stagione".
Sotto questo profilo non meritano nessuna comprensione, fanno i furbi e lo sanno.

Quando vogliono tirano fuori storie discrete/buone, ma non sono granché come sceneggiatori alla fine. Gli va bene che gli standard narrativi nei videogiochi sono piuttosto bassi rispetto ad altri medium di intrattenimento, discorso simile per David Cage ma togliendo gli aggettivi positivi.
Insomma. E' vero che la scelta finale di TWD influisce molto poco su TWD2, ma è anche altrettanto vero che più che la scelta finale la grossa eredità di Lee è rappresentata dall'averla resa autosufficiente, in grado di badare a sé stessa anche in un mondo del genere, ed è qualcosa che nel primo TWD si sviluppa a prescindere dalle scelte. Se in TWD2 abbiamo una Clementine che a dispetto dell'età non piange una volta che sia una e non arretra dinnanzi a niente e a nessuno è per l'eredità di Lee, quindi parlare di "reboot" mi sembra molto molto molto esagerato.
Poi dire che la storia venga plasmata dalle scelte è esagerato e sono d'accordo (come pure sull'inutilità di 400 days, col fischio che vedranno mai i miei soldi per quello), ma dire che non abbiano alcuna conseguenza è altrettanto esagerato. Ci sono dei cambiamenti, che certo non sconvolgono radicalmente la trama ma che il loro impatto lo hanno, per restare a TWD posso citare il rapporto fra Kenny e Ben nel quinto capitolo a seconda della scelta fatta alla fine del quarto. Sono scelte che hanno conseguenze limitate, siamo d'accordo, ma da qui a "totalmente inutili" per me ne passa di acqua sotto i ponti. Eliminarle alla fine toglierebbe tutta la differenza che intercorre fra videogioco e film, non vedo perché farlo.
E riallacciandomi con questo al discorso su TWD2, il punto da cui si dipanano i finali è il punto d'arrivo di un processo lungo, molto lungo, che per quanto riguarda uno dei due personaggi ha radici ben piantate nel primo TWD. E' il momento in cui tutte le contraddizioni esplodono, in cui non puoi più indugiare e devi prendere una parte ben precisa. Mi sembra giusto e coerente con la trama che i finali si sviluppino proprio da quel punto, fare altrimenti avrebbe significato stravolgere completamente la trama e pretendere quindi davvero un videogame effettivamente "multi-trama", in cui lo svolgimento cambia radicalmente a seconda delle scelte in divenire. Quanti sono a fare effettivamente qualcosa del genere, ovvero ideare più e più trame completamente diverse fra di loro per un unico titolo? Oltre che sconveniente economicamente lo è anche in termini di tempo ed energie, anche volendo farlo dubito che tutte le trame avrebbero la medesima qualità.
Per concludere:

Sarò un romantico io, ma trattandosi di film interattivi per l'appunto io li prendo come film, godendomi quella che è la "mia" trama formata dalle mie scelte e senza farmi troppi problemi sapendo che anche le altre alla fine non portano chissà quali sconvolgimenti.

È un tuo salto di fede, che è perfettamente legittimo. Si parla però di una visione dove tu autolimiti la tua comprensione globale del prodotto per potertelo godere meglio e non riscontrare altrimenti certi difetti, non mi pare molto giusto definire "insensato" chiunque voglia analizzare il titolo a 360.
Sono punti di vista, per me è insensato nello stesso senso in cui per te è un'autolimitazione ciò che faccio io. Prendiamo l'esempio di un film, che è la cosa quanto più vicina a questo genere: non sono un gran cultore della disciplina, però quando posso vado molto volentieri al cinema, è un'esperienza che mi piace e che la maggior parte delle volte mi lascia soddisfatto. Ora, io difficilmente vado a rivedermi un film, e se lo faccio è comunque con lo stesso animo "leggero" con cui l'ho visto la prima volta.
In alternativa potrei vedermi una prima volta un film al cinema, poi rivedermelo magari in blu-ray ad altissima qualità e analizzarne ogni singolo aspetto, dalla trama (con eventuali buchi) alla recitazione dei personaggi, passando per eventuali effetti speciali, regia, inquadrature e quant'altro. Finendo magari per trovare una valanga di difetti ad un film che a prima vista mi era piaciuto.
Ora, non c'è dubbio che con il secondo approccio ho una visione più completa, più "da esperto". Ma qual è lo scopo per cui vedo un film? Lo faccio per lavoro di critico cinematografico o per divertirmi? Nel secondo caso a che pro dovrei sviscerarmi il film in ogni suo singolo aspetto dopo la prima visione, visto che con questa mi sono divertito e ho quindi raggiunto appieno il mio scopo?
Ecco, allo stesso modo in un videogioco del genere non vedo proprio la necessità di rigiocarlo prendendo scelte differenti, visto che nella prima run ho già avuto modo di gustarmi il "mio" film, plasmato (anche solo in minima parte) dalle mie scelte. Al massimo se proprio ho la curiosità di sapere i "what if" rigioco quella singola parte oppure mi informo altrove.
Visione prettamente personale, me ne rendo conto, ci mancherebbe. Ma non la vedo come un'autolimitazione, affatto.

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