Death Note [film Netflix]

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Inklings
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Re: Death Note [film Netflix]

Messaggio da Inklings »

Si, è come ha scritto Jeff. Leggere DN come una riflessione sul valore della vita, sulla corruzione del potere o su cosa sia la giustizia è rivestire l'opera di un significato che non ha (o almeno che gli autori non volevano minimamente trasmettere). Light non è un anti-eroe ma un ragazzo viziato annoiato dalla vita e desideroso di una sfida alla sua altezza fino all'ossesione. Come dice Near, in fondo è solo uno psicopatico, cosa che tra l'altro emerge già dai primi numeri (con il finto L in mondovisione, con gli agenti degli FBI e con la tipa di Penber). L d'altro canto non è esattamente un fulgido esempio di giustizia e dovere morale, essendo spinto più da uno stimolo intellettuale, diversamente da Soichiro.
Death note è una sfida tra intelletti, né più né meno. Quando viene a mancare uno dei due, tra l'altro in modo indegno e un po' anticlimatico, la storia perde mordente. Ma le riflessioni sulla giustizia o sono assenti o sono presenti come giustificazioni di un criminale mentale instabile



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Jeff Hardy 18
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Re: Death Note [film Netflix]

Messaggio da Jeff Hardy 18 »

Der Metzgermeister ha scritto: Beh, è un personaggio che cresce e si "evolve" col progredire del'opera secondo me.
Al di la dei concetti morali (non si deve uccidere e se sei "giusto" devi risparmiare sempre la vita, i "cattivi" vanno puniti andando in galera) che lo vedono senza dubbio essere quanto meno discutibile nel suo modo di agire (poi, da quando inizia ad uccidere chi "non è cattivo" ma chi "vuole sfidarlo" diventa decisamente un villain) presenta comunque una facile domanda che scatta nello spettatore/lettore meno "saldo moralmente" ossia: "però dal suo punto di vista non ha tutti i torti, alla fine uccide feccia che spesso la fa franca".
Sull'inversione dei ruoli sono d'accordo, alla fine quasi sempre il punto di vista "narrante" è quello di Light.
Ma se fin da subito sfrutta, attenzione sfrutta, il padre e la tipa che si innamora di lui, non ricordo il nome. E questo non è avanti. Questo prende e uccide senza riflettere persone, cosa che stupisce pure in Ryuk quando lo incontra per la prima volta.
Se non si capisce come sia un personaggio negativo fin da subito. Perfetta rappresentazione di concetto di personalità psicopatica da manuale, tra le altre cose.

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Mystogan
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Re: Death Note [film Netflix]

Messaggio da Mystogan »

L'uccisione degli agenti dell'FBI (e siamo tipo nei primi cinque o sei episodi) cancella ogni dubbio sulla bontà delle azioni di Light.

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Der Metzgermeister
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Re: Death Note [film Netflix]

Messaggio da Der Metzgermeister »

Ma è chiaro che una persona "normale" lo giudichi subito "male", è fuor di dubbio.
Così come è evidente che sia uno psicopatico che praticamente subito rivela la sua natura.

Concordo pertanto con voi e quoto inklings quando dice che, di fondo, nemmeno Elle sia sto grande esempio di giustizia e moralità dal momento che lui si contrappone a Light in primis per una sorta di sfida intellettiva.

Poi, va beh, arriva Near che con i pupazzetti, Gevanni ( :stupito: ) ed il sacrificio di Mello si mette tutti gli altri "cervelloni" in tasca :trollface:

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Jeff Hardy 18
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Re: Death Note [film Netflix]

Messaggio da Jeff Hardy 18 »

Se c'è una cosa netta e precisa in Death Note è come Light sia negativo e L sia positivo. Non puoi dirmi "eh ma si diverte come sfida intellettiva, quindi non è del tutto buono". Non è la stessa cosa, non è lo stesso discorso.
Siamo a livello di comprensione del testo di prima elementare su chi sia il buono e chi sia il cattivo. Il tutto è basato sulla sfida tra bene (L) e male (Light), invece di essere una sfida fisica come nella maggior parte degli shonen di Jump è più una sfida mentale, la peculiarità è che noi vediamo la storia dal punto di vista di Light, che è il personaggio negativo e ne diventa dunque il protagonista, mentre L, quello positivo, diventa l'antagonista. Queste due sono le grosse forze rappresentate da Death Note. C'è poco altro. Oltre al fatto che sembri più un seinen, data anche l'età dei personaggi, piuttosto che uno shonen. Su tutte queste cose poi Ohba e Onna ci hanno fatto un'altra opera, Bakuman, che sfonda in alcuni tratti la quarta parete, visto che è palese che stiano raccontando la loro storia come fumettisti e soprattutto come autori di Death Note.

Allora pure Detective Conan è un personaggio grigio, perchè lancia i dardi sonnifero a Goroh.

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Der Metzgermeister
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Re: Death Note [film Netflix]

Messaggio da Der Metzgermeister »

Jeff Hardy 18 ha scritto:Se c'è una cosa netta e precisa in Death Note è come Light sia negativo e L sia positivo. Non puoi dirmi "eh ma si diverte come sfida intellettiva, quindi non è del tutto buono". Non è la stessa cosa, non è lo stesso discorso.
Siamo a livello di comprensione del testo di prima elementare su chi sia il buono e chi sia il cattivo. Il tutto è basato sulla sfida tra bene (L) e male (Light), invece di essere una sfida fisica come nella maggior parte degli shonen di Jump è più una sfida mentale, la peculiarità è che noi vediamo la storia dal punto di vista di Light, che è il personaggio negativo e ne diventa dunque il protagonista, mentre L, quello positivo, diventa l'antagonista. Queste due sono le grosse forze rappresentate da Death Note. C'è poco altro. Oltre al fatto che sembri più un seinen, data anche l'età dei personaggi, piuttosto che uno shonen. Su tutte queste cose poi Ohba e Onna ci hanno fatto un'altra opera, Bakuman, che sfonda in alcuni tratti la quarta parete, visto che è palese che stiano raccontando la loro storia come fumettisti e soprattutto come autori di Death Note.

Allora pure Detective Conan è un personaggio grigio, perchè lancia i dardi sonnifero a Goroh.
Ma nessuno, credo, pensi che Elle non sia del tutto un personaggio positivo ed "il buono" nella vicenda.
Semplicemente si ritiene (e degli elementi per pensarlo onestamente secondo me ci sono) che la "molla" che lo faccia scattare nell'indagare su Light sia la "sfida intellettuale", che poi tale sfida sia più, meno o parimenti importante nel farlo entrare in azione rispetto al suo essere "buono" e voler sconfiggere un "cattivo" è un altro discorso.

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Jeff Hardy 18
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Re: Death Note [film Netflix]

Messaggio da Jeff Hardy 18 »

Lo fa uscire dalla noia in cui vive, la sfida intellettiva non è la molla della vicenda, ma banalmente è quella cosa su cui si regge la trama. NOn è un elemento caretteristico di L, ma un semplice modo per sviluppare la trama.

Questo film deve avere tre cose per risultare una buona rappresentazione dell'opera originaria: un protagonista cattivo, un antagonista buono e una trama retta sulla sfida intellettiva. Che sono i tre elementi cardine di tutto. Mello non ha funzionato perchè era una riproposizione di L, come tematiche e come caratteristiche del personaggio, l'unica eccezione è dettata dal fatto che Mello fosse un passo avanti rispetto a Light per tutto il tempo e aspettasse una sua mossa sbagliata.

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Der Metzgermeister
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Re: Death Note [film Netflix]

Messaggio da Der Metzgermeister »

Jeff Hardy 18 ha scritto:Lo fa uscire dalla noia in cui vive, la sfida intellettiva non è la molla della vicenda, ma banalmente è quella cosa su cui si regge la trama. NOn è un elemento caretteristico di L, ma un semplice modo per sviluppare la trama.

Questo film deve avere tre cose per risultare una buona rappresentazione dell'opera originaria: un protagonista cattivo, un antagonista buono e una trama retta sulla sfida intellettiva. Che sono i tre elementi cardine di tutto. Mello non ha funzionato perchè era una riproposizione di L, come tematiche e come caratteristiche del personaggio, l'unica eccezione è dettata dal fatto che Mello fosse un passo avanti rispetto a Light per tutto il tempo e aspettasse una sua mossa sbagliata.
Forse intendevi dire Near.
Mello è l'esatto opposto di Elle e Near :mrgreen:

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Re: Death Note [film Netflix]

Messaggio da Silent »

Premetto che non ho letto il fumetto ma ho visto solo l'anime, e che l'ho abbandonato un paio di puntate dopo la morte di L (per sopraggiunta noia).

A me pare evidente che DN sia una di quelle opere che per trattenere il proprio spirito vincente deve essere collocata in un contesto culturale prettamente giapponese. Non siamo davanti ad un Dragonball, un One Piece o uno Slam Dunk che, a parte eventi sporadici o una leggera e tutto sommato quasi trascurabile tematica di fondo, è tranquillamente localizzabile in tutto il mondo. Un po' come per Hokuto No Ken, Kakugo No Susume o Saint Seiya, per essere pienamente inquadrato deve essere collocato in un ambiente giapponese (anzi, ancor più dei citati, perché quelli possono comunque contare sul fattore "gente che si mena in modo figo"). Le tempistiche, i personaggi, gli avvenimenti, il concetto di giustizia, la percezione della morte e l'elaborazione del lutto, tutto in DN funziona in modo così buono perché totalmente immerso in quella che è la cultura e la filosofia giapponese.
Sbattere la storia negli USA non può in nessun modo fare del bene all'opera, a meno che il progetto non venga dato in mano a gente più in gamba di chi ha scritto la storia originale. E, date le dichiarazioni da voi citate, non mi pare sia questo il caso.

Aggiungendomi poi al discorso in corso: Light giustifica le proprie azioni con lo scudo del suo contorto concetto di giustizia, ma la distorsione è talmente evidente che si capisce presto quanto sia in realtà uno psicopatico e che tale giustificazione possa funzionare solo per lui (diventa lampante quando inizia ad ammazzare federali e poliziotti, ma è ben chiaro già da prima). L, dall'altra parte, è chiaramente il buono: per quanto il suo stimolo nasca dalla sfida intellettuale, è ben chiaro come sia mosso da un autentico senso di giustizia.

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Re: Death Note [film Netflix]

Messaggio da Black MePhil »

Oddio, un momento.

L sicuramente rappresenta il Bene, ma più perché contrapposto al Male che per effettiva rettitudine morale. Parliamo del simpatico guascone che manda alla morte il suo sosia (che per carità, doveva essere condannato quello stesso giorno, quindi capirai), rischia la vita di Matsuda con la trasmissione in diretta su Sakura TV, propone di testare la regola dei tredici giorni...
Il focus di L è più sul divertimento e sulla stimolazione intellettuale piuttosto che sulla volontà di essere giusto (che è comunque presente, già solo per la quantità di casi risolti prima del caso Kira), è lui stesso ad ammettere ad un certo punto dell'opera di sentirsi vivo o una menata simile.

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JoMo
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Re: Death Note [film Netflix]

Messaggio da JoMo »

Fuori oggi...qualcuno l'ha visto?!?
In giro le recensioni non è che siano felicissime.

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DF PUNK
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Re: Death Note [film Netflix]

Messaggio da DF PUNK »

Oh sì è atroce. Sconclusionato, recitazione imbarazzante, non si salva praticamente nulla. :-

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Stefano97
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Re: Death Note [film Netflix]

Messaggio da Stefano97 »

PD CHE MERDA

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Re: Death Note [film Netflix]

Messaggio da Jeff Hardy 18 »

Visto. Alla fine è come se fosse stato scritto come film da adolescenti statunitensi, quindi di suo questo sarebbe anche un pregio. Il problema sono le situazioni e i personaggi che risultano scritti male e in maniera insensata.

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Commander Cool
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Re: Death Note [film Netflix]

Messaggio da Commander Cool »

'Na schifezza. :bleah:

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