http://www.cinelapsus.com/dawson-city-f ... -morrison/
#grazieRaucoDawson City: Frozen Time è, a modo suo, il film più intelligente visto per ora a Venezia
Già l'aggettivo non si sa che minchia significhi, l'avverbio mi ha ucciso, è archeologico in modo intenso, è pieno di Harrison Fordil film più intensamente archeologico
Boh ok dai, Storia con la S maiuscola perché ci stanno le virgolette. Però, perchè si dovrebbe fare in "Storia del Cinema"? In fondo lì si parla ben più di correnti e sistemi industriali, di cambiamenti sociali e produttivi, di atteggiamenti. Qua si parla prevalentemente di pellicola e c'è una branca teorica che si fonda sullo studio della pellicola chiamata filmologia (di cui btw feci anche il corso del prof Canosa, quello che ha tradotto il libro con cui ci sta svangando i cojoni il Cazzin da settimane). Ma Settis evidentemente non ha mai aperto un libro di Storia del Cinema quindi ok, parliamone su cinelapsus.il film maggiormente destinato a rimanere in una “Storia del Cinema”
Ah no, son sparite le virgoletteanche solo per il semplice fatto che la sua genesi è di per sé una ricerca di Storia del Cinema
E ora Storia è lì, solo soletto, inspiegabilmente con la S maiuscola, perché? La Storia della Storia del Cinema è la stessa Storia della Storia di Dawson e della Storia di questi film documentaristici e fittizi? Boh.fa dunque un lavoro di recupero, atto sostanzialmente ad una narrazione della Storia di Dawson attraverso la Storia di questi film documentaristici e fittizi prevalentemente muti considerati persi
facendo vivere la Storia, quella vera, attraverso immagini di essa stessa
come se la Storia fosse un temporale leggendario
facendoci riscoprire la Storia del Film ma anche della pellicola
Di mezzo però c’è il tempo, l’inesorabilità del tempo che passa, la Storia vera dunque, non solo quella dell’immagine ma anche quella dell’uomo
E, con la Storia dell’uomo, anche la Storia di ciò che circonda l’uomo – o meglio, di ciò di cui l’uomo fa parte, ovvero la natura
Ma è recuperabile, è ristrutturabile, può diventare meraviglia, può diventare Storia
entrambi ricostruiscono la Storia grazie al frammentato ma sempre coerente montaggio
Ora, io non credo che Settis abbia mai letto Heidegger, nè alcunché di filosofia di sta cristo di Storia, quindi perché minchia svangarci il cazzo per 13 VOLTE NELLO STESSO ARTICOLO CON STA STORIA CON LA S MAIUSCOLA SENZA MAI SPIEGARCI CHE CRISTO SIA? #grazieSettisuna vampata di Storia
A parte l'orripilantezza dell'anafora, ma che cazzo c'entrano tra loro le due frasi, che dovrebbe significarmi, che cazzo è una visita visuale? Ti stacchi gli occhi in un museo di solito?È come assistere ad una visita “visuale” in un museo, è come vivere il passato con uno sguardo alieno e magnetico
Questa è da peggiore ondarocker, quel "quasi" poi è fantastico, anche più della matrice che chissà che cazzo èanche grazie all’incredibile e potentissima colonna sonora di Alex Somers, sempre in bilico tra il post-rock elettronico e l’ambient di matrice quasi drone
Carlo, commenta tu questo pezzo, io boh, cioè che metafora sarebbe, dove sono i punti, cos'è sta sintassisuoni che si mischiavano con fluidità impressionante con gli scrosci catastrofici di un’improvvisa pioggia invisibile sul tetto della Pala Biennale, pioggia che non c’era prima del film e non c’era dopo, come se la Storia fosse un temporale leggendario, che si percepisce ma non si vede, perché si vede solo quello che è rimasto nel presente, si vede solo quel che resta ora e mai davvero quel che è successo prima.
La meraviglia quella che se facevi in Age of Empires II e la difendevi per 400 anni vincevi la partita? Non c'è dato sapere.ricreando la meraviglia per un popolo devastato
A parte che sta Brettkelly deve essere una mongoloide se pensa di fare una storia con la s minuscola, continua a non esserci data la spiegazione di tale meraviglia, io mi ricordo che i franchi avevano tipo Notre-Dame e i bizantini Santa Sofia, gli altri non ricordo.la Brettkelly montava questa storia impressionante di recuperi (o, meglio, restauri) come una semplice documentazione della rinascita della meraviglia
Cinema senza c maiuscola è un grave errore, e "forse" anche Altro ci stava. E' evidente che si sia dimenticato l'Altro Cinema, quello che parla della Storiaa volte scadendo, nel montaggio e nell’uso delle musiche, nel retorico, dimenticandosi l’altro cinema per strada e rimanendo troppo in sé stesso
Tutti sinonimi.Come una suite, un’opera, una sinfonia, un flusso
Questo heideggerismo va e viene, quindi non è il Tempo heideggeriano purtroppo, speriamo di riaverlo nella rece sul prossimo Malick. (in mezzo a cosa non si è mai saputo)Di mezzo però c’è il tempo, l’inesorabilità del tempo che passa
Quella di Lynch? Quella di Luciano di Samosata?la Storia vera dunque
questa storia impressionante di recuperi (o, meglio, restauri)
anche la Storia di ciò che circonda l’uomo – o meglio, di ciò di cui l’uomo fa parte, ovvero la natura
Scrivere meglio e basta no? Poi nell'ultimo scazza pure la chiusura della parentesi, morto.Ed è il cinema (o meglio, forse) il montaggio a poter davvero ricreare questa magia
A parte che la storia (o Storia?) degli elementi se non spieghi che riprendi un certo ellenismo non si capisce (nell'induismo sono 5 ad esempio), ma, ora, l'ultima è evidente che la butti lì e capisci che ok non c'entra un cazzo, quindi metti via sta teoria che in fondo è palesemente campata in aria no? No, l'aria accompagna tutto. Diobono speriamo che un giorno non accompagni più te, testa di cazzo.l’aria che porta via tutto, accompagna tutto, si respira, si vive
Voglio morire. (se la pellicola è come l'uomo può leggere sta recensione, quindi vuole morire anch'essa, ecco spiegata l'effimerità)la pellicola è come l’uomo: vive, respira, collassa sotto il peso della natura, è effimera. Ma è recuperabile, è ristrutturabile, può diventare meraviglia, può diventare Storia (se non lo è già…), può diventare un pezzo del commovente puzzle museografico e archeologico che è il film di Bill Morrison
Il cinema recupera anche i soggetti delle frasi? Quella sarebbe una magia effettivamente.Ed è il cinema (o meglio, forse) il montaggio a poter davvero ricreare questa magia, questo recupero. È la magia del tempo andato, ma non è pregna di nostalgia, è anzi una semplice trattazione e manifestazione visuale dei fatti
Una vampata di cacate.Ed entrambi non sono troppo dissimili da installazioni, fermo-immagini di fissazioni elettriche, montaggi digitalizzati di pellicola e viceversa, ma sempre con tanto amore, verso l’uomo, verso la fermezza di un momento, di un’immagine, di una possibilità, una parola, un’inquadratura, un volto, uno sguardo, un colore o un non-colore, un grido o un pianto silenzioso, un balletto: una boccata d’aria fresca nel cinema sperimentale contemporaneo, un terremoto di bellezze che sembrano non finire, un’ondata di bianco marcescente nel silenzio, una vampata di Storia
In ogni caso (e lo dico solo per vedere chi è arrivato fin qui a leggere) venerdì scorso mi sono laureato, quindi ora che ho lo stesso titolo di Deebba me lo potete solo sucare.