the hateful eight (2015)
the hateful eight (2015)
Da amante del genere western in generale e di Tarantino è un film che attendo di vedere con molta attesa
Spero di andare nei prossimi giorni.
Pareri? (eventualmente sotto spoiler)
Re: the hateful eight (2015)
sono andata a vederlo a Melzo sabato che lo facevano in anteprima con un paio di cose in più, per pareri più elaborati magari mi ci metto sotto dopo, ma così su due piedi consiglierei a chiunque di andare a vederlo (e se si ha la possibilità in 70mm)
- Jericho.1991
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Re: the hateful eight (2015)
Visto ieri e ancora ci sto a pensare
Molto bello, 3 ore in pieno stile Tarantino tra violenza, maschere, realtà, storia, assurdo ecc.
Ora aspetto di metabolizzarlo per avere una quadratura generale.
Ieri alla fine del film ho sentito alcuni in sala che dicevano :" che cacata sempre le solite cose". Era ovvio che per costoro era la prima volta che vedevano un film di Tarantino
Molto bello, 3 ore in pieno stile Tarantino tra violenza, maschere, realtà, storia, assurdo ecc.
Ora aspetto di metabolizzarlo per avere una quadratura generale.
Ieri alla fine del film ho sentito alcuni in sala che dicevano :" che cacata sempre le solite cose". Era ovvio che per costoro era la prima volta che vedevano un film di Tarantino
- Commander Cool
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Re: the hateful eight (2015)
Meraviglioso, poco da dire, c'è dentro tutto il Tarantino possibile.
Se volete fare del bene a voi stessi andatevelo a vedere subito.
Se volete fare del bene a voi stessi andatevelo a vedere subito.
- salettone
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Re: the hateful eight (2015)
Causa lavoro ho dovuto rinunciare al cinema e guardarlo in streaming (l'ho appena finito) e per fortuna in lingua originale.
Che dire?
È la quint'essenza di Tarantino. Ciò che m'aspettavo di vedere.
Jackson due spanne sopra al mondo.
Che dire?
È la quint'essenza di Tarantino. Ciò che m'aspettavo di vedere.
Jackson due spanne sopra al mondo.
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Re: the hateful eight (2015)
Visto ieri sera, semplicemente spettacolare, c'è tutta la sua essenza e, almeno io, non ho sentito per nulla la durata del film, solo forse un po nella parte più lenta iniziale, ma assolutamente funzionale alla presentazione dei personaggi. Sinceramente non saprei in che posto collocarlo nella filmografia Tarantiniana, ma è sicuramente ottimo
Ah, ma Red Rock non veniva già menzionata in Django, o me lo so sognato?
Ah, ma Red Rock non veniva già menzionata in Django, o me lo so sognato?
Re: the hateful eight (2015)
Veramente bello, Tarantino non delude mai.
Ps una domanda Offtopic, Dove posso trovare gli occhiali di O.B. ?
Ps una domanda Offtopic, Dove posso trovare gli occhiali di O.B. ?
Re: the hateful eight (2015)
Premetto che devo ancora vederlo e da amante di Tarantino spero di farlo il più presto possibile.
Leggendo in giro ho letto dei commenti di alcuni che lo reputano il peggiore film suo, pareri?
Leggendo in giro ho letto dei commenti di alcuni che lo reputano il peggiore film suo, pareri?
Re: the hateful eight (2015)
film tecnicamente bellissimo e maestoso, forse mi aspettavo di più solo dalle musiche
dura tre ore ma non mi sono annoiato per niente, i dialoghi son tutti molto interessanti
però... oh, non so che cazzo dire, non mi ha emozionato poi più di tanto, mi ha lasciato poco
come voto darei un 8
dura tre ore ma non mi sono annoiato per niente, i dialoghi son tutti molto interessanti
però... oh, non so che cazzo dire, non mi ha emozionato poi più di tanto, mi ha lasciato poco
come voto darei un 8
- gigietto79
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Re: the hateful eight (2015)
non penso che sia il peggiore, ma penso che sia lontano dai suoi miglioriDocLecter ha scritto:Premetto che devo ancora vederlo e da amante di Tarantino spero di farlo il più presto possibile.
Leggendo in giro ho letto dei commenti di alcuni che lo reputano il peggiore film suo, pareri?
il film è lungo, come ogni film di tarantino
non c'era modo di riempirlo con questa storia (tutto sommato non è che succeda granchè) quindi c'è TANTO dialogo - e i dialoghi non mi hanno detto granchè
tarantino per me perde molto quando il film è ambientato in una situazione in cui non può stordirti con dialoghi pieni di cultura pop
poi ci sono tutti i discorsi sui 70mm, sul messaggio dietro al film, sul montaggio analogico ma a me interessano poco
Re: the hateful eight (2015)
Nota: potrebbero esserci spoiler. Anzi, ce ne sono.
Sono andato con l'idea di non fondo di non aspettarmi "Le Iene" e "Basterds". Dopo la visione ho letto alternatamente di pareri estatici e delusioni alla "per me è una cagata pazzesca". Oltre a, comprensibilmente, osservazioni sulla lunghezza e sulla distensione dei tempi narrativi - che però c'è da premettere sarebbero il marchio di fabbrica di Tarantino - ce ne sono diverse, a mio avviso incomprensibili, sulla cupezza e sulla violenza: temo che non abbiano colto esattamente dove volesse andare a parare il film e siano, prodotti naturali di ogni film da analizzare al microscopio di un cineasta navigato, figlie di mancate riflessioni a freddo. Le stesse che trent'anni fa reputavano "Toro Scatenato" un film tra lo scadente e il barocco perché il sangue grondava a fiumi durante le scene di boxe. Qui il contesto è preso in prestito dal western, ci sono le pistole, ci sono solo i brutti e i cattivi (tutti con le pistole), che peraltro non si sfiorano per 3/4 di film - l'altra metà delle critiche dice, appunto, "che palle, 'sti qui non si ammazzano prima di 3/4 di film"-, ma certa gente sembra voler vedere rose e confetti quando due si trivellano con una calibro .22.
Bah e ri-bah.
Su considerazioni più serie, io l'ho trovato un prodotto magnifico nella dimensione che si è volutamente scelto e per il manifesto intento comunicatorio: nichilista, viscerale, grottesco, senza speranza e con diverse allegorie interessanti. Più in generale, un lungo, straziante e claustrofobico "discorso intorno al male e all'odio" che consuma l'individuo, anzi, che consuma gli individui verso un percorso di autodeflagrazione che non lascia superstiti.
L'ho trovato più riuscito del - perlopiù lineare - Django nella sua quest, lo stesso Django che però crolla sotto il peso del suo comparto citazionistico dilungandosi in un finale ben oltre il climax narrativo. Questo è il figlio di un'orgia tra le Iene (nel setting), Pulp Fiction (nella diacronicità), Django e "Sette Piccoli Indiani" (nelle tematiche, quelle di Django espanse a macchia "universale" sull'umanità e portate dunque al parossismo).
È lento, macchinoso e cerca di appellarsi a fan di vecchia data di Tarantino - più precisamente, quelli che ne venerano incondizionatamente alcuni aspetti di cineasta - spettatori cervellotici, ripudiando l'occasionale spettatore.
In ogni caso, queste sono osservazioni generali: tutti i temi sono affrontati in maniera intellettualmente stimolante. Il tema della violenza, del confine tra giustizia e vendetta privata (Samuel L. Jackson e Walton Goggins diventano i boia alla fine: siamo sicuri che è ancora giustizia?), la mancanza di un protagonista che susciti vera simpatia nello spettatore, il limite (o la facciata) dell'ideale/bugia atto a salvare [le apparenze/ l'anima] in un mondo arido che spinge alla mercificazione di uomini diventati bestie (quasi tutti si muovono per i soldi); anche gli unici spinti dagli affetti (la banda di criminali, oh, a tal proposito assolutamente spettacolare quando il personaggio del solito ambivalente Roth - fino a quel punto, ma anche dopo, un bieco assassino - vuole lasciare come pagamento il proprio corpo per salvare la capobanda: l'unico momento puramente eroico del film lo crea uno dei cattivi) non sono che nella prospettiva più ampia solo altre bestie disposte a fagocitare altri innocenti.
Consigliato.
Sono andato con l'idea di non fondo di non aspettarmi "Le Iene" e "Basterds". Dopo la visione ho letto alternatamente di pareri estatici e delusioni alla "per me è una cagata pazzesca". Oltre a, comprensibilmente, osservazioni sulla lunghezza e sulla distensione dei tempi narrativi - che però c'è da premettere sarebbero il marchio di fabbrica di Tarantino - ce ne sono diverse, a mio avviso incomprensibili, sulla cupezza e sulla violenza: temo che non abbiano colto esattamente dove volesse andare a parare il film e siano, prodotti naturali di ogni film da analizzare al microscopio di un cineasta navigato, figlie di mancate riflessioni a freddo. Le stesse che trent'anni fa reputavano "Toro Scatenato" un film tra lo scadente e il barocco perché il sangue grondava a fiumi durante le scene di boxe. Qui il contesto è preso in prestito dal western, ci sono le pistole, ci sono solo i brutti e i cattivi (tutti con le pistole), che peraltro non si sfiorano per 3/4 di film - l'altra metà delle critiche dice, appunto, "che palle, 'sti qui non si ammazzano prima di 3/4 di film"-, ma certa gente sembra voler vedere rose e confetti quando due si trivellano con una calibro .22.
Bah e ri-bah.
Su considerazioni più serie, io l'ho trovato un prodotto magnifico nella dimensione che si è volutamente scelto e per il manifesto intento comunicatorio: nichilista, viscerale, grottesco, senza speranza e con diverse allegorie interessanti. Più in generale, un lungo, straziante e claustrofobico "discorso intorno al male e all'odio" che consuma l'individuo, anzi, che consuma gli individui verso un percorso di autodeflagrazione che non lascia superstiti.
L'ho trovato più riuscito del - perlopiù lineare - Django nella sua quest, lo stesso Django che però crolla sotto il peso del suo comparto citazionistico dilungandosi in un finale ben oltre il climax narrativo. Questo è il figlio di un'orgia tra le Iene (nel setting), Pulp Fiction (nella diacronicità), Django e "Sette Piccoli Indiani" (nelle tematiche, quelle di Django espanse a macchia "universale" sull'umanità e portate dunque al parossismo).
È lento, macchinoso e cerca di appellarsi a fan di vecchia data di Tarantino - più precisamente, quelli che ne venerano incondizionatamente alcuni aspetti di cineasta - spettatori cervellotici, ripudiando l'occasionale spettatore.
In ogni caso, queste sono osservazioni generali: tutti i temi sono affrontati in maniera intellettualmente stimolante. Il tema della violenza, del confine tra giustizia e vendetta privata (Samuel L. Jackson e Walton Goggins diventano i boia alla fine: siamo sicuri che è ancora giustizia?), la mancanza di un protagonista che susciti vera simpatia nello spettatore, il limite (o la facciata) dell'ideale/bugia atto a salvare [le apparenze/ l'anima] in un mondo arido che spinge alla mercificazione di uomini diventati bestie (quasi tutti si muovono per i soldi); anche gli unici spinti dagli affetti (la banda di criminali, oh, a tal proposito assolutamente spettacolare quando il personaggio del solito ambivalente Roth - fino a quel punto, ma anche dopo, un bieco assassino - vuole lasciare come pagamento il proprio corpo per salvare la capobanda: l'unico momento puramente eroico del film lo crea uno dei cattivi) non sono che nella prospettiva più ampia solo altre bestie disposte a fagocitare altri innocenti.
Consigliato.
Spoiler:
Ultima modifica di ENGINEv8 il 18/02/2016, 19:08, modificato 1 volta in totale.
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Re: the hateful eight (2015)
Visto ieri. Fantastico, bellissimo, mi è proprio rimasto in testa. Un po' diverso rispetto agli altri film di Tarantino, con una tinta più oscura e quasi horror ed una trama da giallo (d'altronde lui stesso ha detto che l'idea originaria era quella di fare un giallo), ma questo lo differenzia. Capisco che possa non piacere, d'altronde ci sono tantissimi dialoghi (forse più del solito addirittura) e la storia si svolge quasi tutta all'interno dell'emporio. Bella anche la colonna sonora, il motivo principale non riesce ad andarsene via dalla mia testa. Bello, lo consiglio.
Re: the hateful eight (2015)
Visto ieri sera, chi lo critica si merita Boldi e Salemme tutta la vita.
Detto ciò come detto da altri non mi sono annoiato per nenache u minuto delle 3 ore proposte.
Come al solito maniacale sui dettagli, (la caramella per terra) citazioni più o meno velate (iena a Kurt Russel )
la struttura ricalca un pò le iene, ma di fondo il vero protagonista è l'odio... che cova fino ad esplodere negli ultimi 40 minuti di film odio che viene amplificato dalla claustrofobia di una sola stanza e una sola location.
HO amato tanto django ma giudico sto film migliore di django, la gente topo django credo sia rimasta delusa dalla staticità di the hatefull 8, invece io l'ho trovata assolutamente azzeccata per far covare l'esplosione finale
Detto ciò come detto da altri non mi sono annoiato per nenache u minuto delle 3 ore proposte.
Come al solito maniacale sui dettagli, (la caramella per terra) citazioni più o meno velate (iena a Kurt Russel )
la struttura ricalca un pò le iene, ma di fondo il vero protagonista è l'odio... che cova fino ad esplodere negli ultimi 40 minuti di film odio che viene amplificato dalla claustrofobia di una sola stanza e una sola location.
HO amato tanto django ma giudico sto film migliore di django, la gente topo django credo sia rimasta delusa dalla staticità di the hatefull 8, invece io l'ho trovata assolutamente azzeccata per far covare l'esplosione finale