Le favole calcistiche della Serie A

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Myles Kennedy
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Le favole calcistiche della Serie A

Messaggio da Myles Kennedy »

Apro questo topic perchè voglio ricordare qualche favola calcistiche della Serie A o anche dei bei momenti vissuti dalle squadre di provinica.
Non andando indietro di tanto ricordo un Catania strepitoso che sfiora l'Europa League. Il Sassuolo l'anno scorso ce l'ha fatta ad arrivare in Europa League invece. Maran e Di Francesco sugli scudi.
La favola che ricordiamo tutti è il Chievo dei miracoli che arriva in Coppa Uefa soltanto all'ultima giornata, scavalcato dal Milan. Strepitoso Gigi Del Neri.
Un'altra grossa favola è la Reggina che si salva partendo con una grossa penalizzazione e con i bomber Amoruso e Bianchi. L'impresa di Walter Mazzarri.
Un'altra squadra che ricordo piacevolmente, anche perchè sono di zona, è il Bari di Ventura che sfiora l'Europa League e che gioca uno dei migliori calci di Serie A.
Se conoscete altre favole come queste, citatele. Se volete spendere qualche parolina su queste favole calcistiche che ho nominato io, liberi di farlo. Spero possiate approfondire con aneddoti tattici e con aneddoti sulle rose di queste squadre all'epoca.



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Double_L
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Re: Le favole calcistiche della Serie A

Messaggio da Double_L »

Me le ricordo tutte queste favole e non sono nemmeno poche. Aggiungo anche un Lecce (credo targato Zeman) che con il tridente Chevanton, Bojinov e Vucinic sfiorò l'Europa League allora chiamata Coppa Uefa. Ottime anche un'annata di Messina e Ascoli che lo stesso arrivarono quasi a ridosso della Coppa Uefa.

Il Chievo è quella che ricordo più piacevolmente di tutte perchè da neopromossa al suo debutto assoluto in A fece un'impresa straordinaria. Coppia d'attacco Marazzina - Corradi? Se non erro poi fecero anche qualche comparsata in Nazionale.

Di questa favola cito un aneddoto personale con un mio amico: ad agosto di quell'anno, prima ancora che iniziasse il campionato, scherzando gli dissi: "vedrai che quest'anno il campionato lo vincerà il Chievo, ne sono sicuro". Se non ricordo male fece più o meno quasi tutto il girone di andata da capolista. :LOL:

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lando
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Re: Le favole calcistiche della Serie A

Messaggio da lando »

vale anche una favola vecchia?

posso raccontare della prima squadra non capoluogo di provincia a salire in massima serie, il lecco negli anni 60.
di come i giornali contestarono l'avvenuto, chiedendo che il regolamento vietasse le piccole realtà.
di come l'inter perse a lecco, col pubblico in piedi sui tetti, ed il mago herrera infuriato lanciò anatemi e previsioni "il lecco? non si salverà", sbagliando clamorosamente.
di come il milan e la juve non passarono dal rigamonti, oggi rigamonti ceppi in onore del presidentissimo.
e alla fine, agli spareggi, il lecco si salvò e rimase in a.

probabilmente questa è la prima vera favola della serie a.

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Mauro
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Re: Le favole calcistiche della Serie A

Messaggio da Mauro »

L'anno del settimo posto del Messina (credo fosse il 2005-2006) l'ho vissuto tutto. Fu il primo anno di abbonamento allo stadio con mio padre. La vittoria all'ultimo minuto in casa contro l'Inter è uno dei ricordi calcistici più belli che ho.

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Morris93
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Re: Le favole calcistiche della Serie A

Messaggio da Morris93 »

I 4 gol di Parolo, entrano di diritto nella lista delle favole calcistiche.

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Double_L
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Re: Le favole calcistiche della Serie A

Messaggio da Double_L »

Morris93 ha scritto:I 4 gol di Parolo, entrano di diritto nella lista delle favole calcistiche.
E chi al fantacalcio l'ha lasciato in panchina assieme a Pellegrini perdendosi 5 goal che era l'unica speranza per evitare la sconfitta in quanto il proprio avversario ne aveva segnati proprio 4 grazie ad Insigne e alla tripletta di Hamsik del giorno prima?

:disgutato1:

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Mds32
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Re: Le favole calcistiche della Serie A

Messaggio da Mds32 »

Io voglio citare una squadra che fece molto molto bene in Italia e ancora meglio in Europa: il Vicenza di Guidolin.

Dopo essere stato anche in testa alla 10^ giornata nel campionato 1996-1997, grazie ai gol del bomber uruguagio Otero, riesce comunque a chiudere quasi a ridosso della zona europa (8° a -6 dalla Sampdoria) ma soprattutto conquista la Coppa Italia dopo aver battuto rispettivamente Lucchese, Genoa, Milan, Bologna e Napoli.
L'anno successivo arriverà una salvezza raggiunta a stento all'ultima giornata, dopo un girone di ritorno a dir poco disastroso, a cui però fece da contraltare l'appassionante cavalcata in Coppa delle Coppe dove, fino ai quarti di finale, eliminarono Legia Varsavia (vittoria e pareggio), Shakthar Donetsk (doppia vittoria), Roda JC (annientato con 9 colpi di cannone tra andata e ritorno).
Brivio, Belotti, Mendez, Dicara, Viviani, Schenardi, Di Carlo, Ambrosini, Ambrosetti, Zauli, Luiso. Ecco gli undici in campo la sera del 2 aprile 1998. Vicenza e l’Italia del calcio si fermano: i biancorossi di Guidolin sfidano il Chelsea per la semifinale di andata di Coppa delle Coppe. Proprio il Chelsea "italiano", che schiera gente come Zola, Leboeuf, Di Matteo e Vialli, e che solo qualche mese prima ha licenziato l’altro mezzo "italiano" del gruppo, l’allenatore Gullit, per affidarsi alle doti da mister dello stesso Vialli, primo allenatore-giocatore italiano arrivato a giocarsi una semifinale europea.
Per blasone, nomi in campo, trofei vinti e bookmakers, la partita non dovrebbe avere storia: i carneadi vicentini, invece, come nelle migliori sceneggiature, riescono a tenere testa ai Blues, portandosi in vantaggio con un gol capolavoro (aggancio volante al vertice dell’area, dribbling a rientrare e sinistro piazzato nell’angolino opposto) di Zauli , e difendendo egregiamente il punteggio sino alla fine del primo tempo. Al ritorno in campo, gli inglesi appaiono molto più determinati e convinti: sfiorano il gol in diverse occasioni per poi accontentarsi dello 0-1 e decidere di giocarsi il tutto per tutto nel ritorno in terra di Albione.
Allo Stamford Bridge i biancorossi si presentano con lo stesso undici della partita di andata.
L’inizio della gara, giocata sotto la solita pioggia inglese, sembra ancora una volta dare ragione a Guidolin. Al minuto numero trentadue si rischia di entrare in "zona-favola": dribbling secco di Zauli, scucchiaiata a metà tra Ambrosetti e Luiso e secco diagonale a mezz’altezza di quest’ultimoche batte il portiere olandese De Goey. Per il "Toro di Sora" esultanza in stile Batigol contro il Barcellona.
Al Chelsea ora servono tre gol per giungere in finale. Purtroppo per i vicentini il primo arriva dopo soli tre giri di lancette e porta la firma dell'uruguagio Poyet che approfitta di una corta respinta di Brivio ed in acrobazia firma l’1-1 che riporta la situazione al punto di partenza. Il primo tempo termina con il risultato ancora in parità, ma solo dopo le timide polemiche per un gol, probabilmente regolare e ancora di Luiso, non concesso ai veneti per fuorigioco.
La ripresa si apre col botto-Chelsea: grande progressione sull’out destro di Vialli, cross al centro per Zola, che, tutto solo a centro area, può comodamente incornare in rete il pallone del 2-1. A questo punto, ai "Blues" manca un solo gol. Vialli pesca dal suo mazzo la carta decisiva, sostituendo Morris con il vecchio leone Hughes: al minuto numero settantasei l'ex attaccante di Manchester e Barcellona sfrutta un rilancio di De Goey ed un decisivo errore di Dicara e batte Brivio con un bellissimo diagonale incrociato di sinistro. Il 3-1 esalta Stamford Bridge e abbatte i veneti, incapaci di reagire nonostante gli ingressi di Otero e Di Napoli.
La gara si chiude con l'espulsione di Ambrosini e l’ultimissima occasione, fallita da Di Napoli e Luiso a soli quattro secondi dalla fine. I ragazzi di Guidolin portano il loro bomber Luiso in vetta alla classifica cannonieri di Coppa delle Coppe, ma, ad un passo dal sogno, devono cedere il passo al maggior tasso di esperienza del Chelsea, che, grazie a Zola, in finale riuscirà ad avere la meglio sullo Stoccarda e a conquistare il trofeo.

L'intera partita di andata:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=80RwAL6U4uU[/youtube]

I gol della partita di ritorno:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=D1Im1kgTveY[/youtube]

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salettone
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Re: Le favole calcistiche della Serie A

Messaggio da salettone »

Il Palermo dei primi tre anni in A. Capace di arrivare in zona UEFA e che mandò 4 giocatori ai mondiali vinti in cruccolandia.

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Myles Kennedy
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Re: Le favole calcistiche della Serie A

Messaggio da Myles Kennedy »

salettone ha scritto:Il Palermo dei primi tre anni in A. Capace di arrivare in zona UEFA e che mandò 4 giocatori ai mondiali vinti in cruccolandia.
In questi anni in Serie A ne vediamo tante squadre come il Palermo di quegli anni, che in 2-3 anni vanno in zona Uefa e danno tantissimi giocatori in nazionale. Vedi il Sassuolo.
Comunque l'Udinese di Sanchez, Di Natale, Handanovic, Inler, Armero, Asamoah, Isla, Cuadrado, Basta, Candreva, Zapata, Felipe era tanta roba. Mai visto una squadra ricavarci così tanto.

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