DICIOTTESIMA GIORNATA
Domenica 24 gennaio 1999, ore 15:BOLOGNA - MILAN 2-3
15' Signori, 21' Guglielminpietro, 44' Signori, 53' aut. Magoni, 90' N'Gotty.
Spoiler:
Vittoria d'oro del Milan a Bologna dopo un incontro intenssissimo.
E' stata davvero una bella sfida tra due squadre che si sono espresse alla grande, e alla fine sono stati i rossoneri a tornare a casa col bottino pieno, grazie a un intuizione dell'allenatore.
Davvero un peccato per il Bologna, che merita comunque gli applausi per come ha tentato di vincere a tutti i costi.
C'è Abbiati dal primo minuto per i rossoneri, e il debutto inizialmente non sembra andare molto bene: dopo appena un quarto d'ora subisce il gol dell'1-0, con Signori che lo coglie impreparato su una punizione dai venticinque metri.
La reazione è però fulminea, in quanto poco dopo è Guly a firmare il gol del pari, nel momento in cui entra in area e scaglia un diagonale su cui Antonioli rimane guardare.
Il match è vivace, e i due centravanti Andersson e Bierhoff cercano ripetutamente, ma senza fortuna, la porta avversaria.
C'è però in campo Beppe Signori, e la sua presenza crea scompiglio nella difesa rossonera. Il bomber è in gran giornata, e lo dimostra quando a fine primo tempo gira al volo una palla vagante per la fantastica doppietta del 2-1.
Anche qui i milanesi non ci mettono molto a reagire e, dopo l'intervallo, ringraziano la fortuna per la sciagurata deviazione di Magoni sul tiro di Morfeo che stabilisce il 2-2.
Le occasioni fioccano da una parte e dall'altra, Andersson calcia alto, Leonardo sbaglia da due passi, e Zaccheroni tenta due cambi inaspettati, mettendo prima il sedicenne Aliyu e poi il difensore Bruno N'Gotty a cinque dalla fine.
Nel convulso finale Abbiati sfodera una parata prodigiosa su Andersson, e poco dopo lo stesso N'Gotty si presenta alla battuta di un calcio di punizione vicino al limite dell'area. Sembra una mossa scellerata, e invece il francese inventa un rasoterra che termina nell'angolino.
Gol. 2-3. Il Milan esce vincitore dal Dall'Ara al termine di una bellissima partita, e aggancia il Parma al terzo posto. Al Bologna resta l'onore delle armi.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=rhniyinGrS8[/youtube]
E' stata davvero una bella sfida tra due squadre che si sono espresse alla grande, e alla fine sono stati i rossoneri a tornare a casa col bottino pieno, grazie a un intuizione dell'allenatore.
Davvero un peccato per il Bologna, che merita comunque gli applausi per come ha tentato di vincere a tutti i costi.
C'è Abbiati dal primo minuto per i rossoneri, e il debutto inizialmente non sembra andare molto bene: dopo appena un quarto d'ora subisce il gol dell'1-0, con Signori che lo coglie impreparato su una punizione dai venticinque metri.
La reazione è però fulminea, in quanto poco dopo è Guly a firmare il gol del pari, nel momento in cui entra in area e scaglia un diagonale su cui Antonioli rimane guardare.
Il match è vivace, e i due centravanti Andersson e Bierhoff cercano ripetutamente, ma senza fortuna, la porta avversaria.
C'è però in campo Beppe Signori, e la sua presenza crea scompiglio nella difesa rossonera. Il bomber è in gran giornata, e lo dimostra quando a fine primo tempo gira al volo una palla vagante per la fantastica doppietta del 2-1.
Anche qui i milanesi non ci mettono molto a reagire e, dopo l'intervallo, ringraziano la fortuna per la sciagurata deviazione di Magoni sul tiro di Morfeo che stabilisce il 2-2.
Le occasioni fioccano da una parte e dall'altra, Andersson calcia alto, Leonardo sbaglia da due passi, e Zaccheroni tenta due cambi inaspettati, mettendo prima il sedicenne Aliyu e poi il difensore Bruno N'Gotty a cinque dalla fine.
Nel convulso finale Abbiati sfodera una parata prodigiosa su Andersson, e poco dopo lo stesso N'Gotty si presenta alla battuta di un calcio di punizione vicino al limite dell'area. Sembra una mossa scellerata, e invece il francese inventa un rasoterra che termina nell'angolino.
Gol. 2-3. Il Milan esce vincitore dal Dall'Ara al termine di una bellissima partita, e aggancia il Parma al terzo posto. Al Bologna resta l'onore delle armi.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=rhniyinGrS8[/youtube]
2' Muzzi, 30' Baggio, 60' Simic, 67' Simeone, 73' Simeone, 78' Baggio.
Spoiler:
Stravince l'Inter, che dopo la sconfitta di Bologna si riprende con un'altra goleada in casa.
Dopo le sei reti rifilate al Venezia arrivano le cinque al Cagliari, tutte fabbricate da un Roberto Baggio semplicemente magnifico, che oscura anche l'assenza di Ronaldo per i soliti problemi fisici.
Non sembra arrivare mai invece per i sardi un giorno felice in trasferta, e con questa sono dieci sconfitte, la squadra più battuta della Serie A.
Eppure aveva iniziato bene il team di Ventura, dopo appena tre minuti Roberto Muzzi aveva firmato il gol dello 0-1, ribadendo in rete una respinta di Pagliuca.
L'Inter reagisce subito con un palo di Cauet sugli sviluppi di una punizione, e poi ringrazia Fabian O'Neill, che nel giro di venti minuti si fa ammonire stupidamente due volte, causando la sua cacciata dal campo.
Gli ospiti cercano di chiudersi, si rivede in campo Ventola che sostituisce Moriero, e Baggio inizia il suo personale show alla mezzora. Splendida la punizione che supera Scarpi per l'1-1, poi si continua nel secondo tempo.
Ancora da una sua punizione eccelsa parata miracolosamente da Scarpi arriva il gol del vantaggio, un facile tap-in del neo-acquisto Dario Simic, alla sua prima marcatura italiana.
Simeone di testa segna il gol della sicurezza, e poi lo stesso Simeone, sempre di testa, marchia la doppietta sulla solita punizione magistrale del numero dieci.
Non è ancora finita qui, nel finale Baggio segna anche la sua meritata doppietta con un preciso rasoterra sul primo palo. San Siro si inchina alla classe sublime di questo giocatore, e Lucescu sorride per i tre punti conquistati.
Inter che sale al quarto posto e accorcia sul Parma, il Cagliari attende la prossima partita con la Juventus.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=zvmZjcopofU[/youtube]
Dopo le sei reti rifilate al Venezia arrivano le cinque al Cagliari, tutte fabbricate da un Roberto Baggio semplicemente magnifico, che oscura anche l'assenza di Ronaldo per i soliti problemi fisici.
Non sembra arrivare mai invece per i sardi un giorno felice in trasferta, e con questa sono dieci sconfitte, la squadra più battuta della Serie A.
Eppure aveva iniziato bene il team di Ventura, dopo appena tre minuti Roberto Muzzi aveva firmato il gol dello 0-1, ribadendo in rete una respinta di Pagliuca.
L'Inter reagisce subito con un palo di Cauet sugli sviluppi di una punizione, e poi ringrazia Fabian O'Neill, che nel giro di venti minuti si fa ammonire stupidamente due volte, causando la sua cacciata dal campo.
Gli ospiti cercano di chiudersi, si rivede in campo Ventola che sostituisce Moriero, e Baggio inizia il suo personale show alla mezzora. Splendida la punizione che supera Scarpi per l'1-1, poi si continua nel secondo tempo.
Ancora da una sua punizione eccelsa parata miracolosamente da Scarpi arriva il gol del vantaggio, un facile tap-in del neo-acquisto Dario Simic, alla sua prima marcatura italiana.
Simeone di testa segna il gol della sicurezza, e poi lo stesso Simeone, sempre di testa, marchia la doppietta sulla solita punizione magistrale del numero dieci.
Non è ancora finita qui, nel finale Baggio segna anche la sua meritata doppietta con un preciso rasoterra sul primo palo. San Siro si inchina alla classe sublime di questo giocatore, e Lucescu sorride per i tre punti conquistati.
Inter che sale al quarto posto e accorcia sul Parma, il Cagliari attende la prossima partita con la Juventus.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=zvmZjcopofU[/youtube]
20' Kaviedes, 49' Fonseca, 55' Zidane.
Spoiler:
Torna a vincere la Juventus, in una gara equilibrata col Perugia.
Finalmente i tre punti in casa Juve, dopo tre pareggi di fila i bianconeri respirano, anche se la gara è stata in dubbio fino all'ultimo.
Complimenti agli umbri, di solito poco pungenti in trasferta ma questa volta autori di una prestazione che avrebbe potuto fruttare almento un punto.
Anche perchè è il Perugia che gioca meglio nel primo tempo, e concretizza il vantaggio grazie al primo gol italiano dell'ecuadoregno Kaviedes, autore di un ottimo pallonetto a scavalcare Rampulla.
I bianconeri ci provano sopratutto con Esnaider, alla prima da titolare, ma nelle rare sortite offensive sbattono sulle buone parate di Docabo, anche lui all'esordio.
Si va al riposo con i fischi, ma nel secondo tempo in dieci minuti la squadra di Lippi chiude i conti, grazie a due colpi di testa.
Prima è bravo nell'inserimento Fonseca, che non sta facendo rimpiangere Inzaghi, e poi il sorpasso lo realizza Zidane, uno dei più criticati per le sue prestazioni sottotono.
Sul 2-1 c'è tempo anche per l'esordio del giovane francese Thierry Henry, ultimo colpo di mercato di casa Agnelli. Proprio il francese fallisce una colossale occasione quando dribbla il portiere e tenta il gran gol invece di darla in mezzo: palla respinta sulla linea.
L'ultimo sussulto è degli ospiti nel finale, ma sul colpo di testa di Bucchi è perentoria la respinta di Rampulla.
Juve a ventisette punti, agguantata la Roma, la squadra di Gaucci deve stare attenta al ritorno delle rivali.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Lh1sxp4jpfc[/youtube]
Finalmente i tre punti in casa Juve, dopo tre pareggi di fila i bianconeri respirano, anche se la gara è stata in dubbio fino all'ultimo.
Complimenti agli umbri, di solito poco pungenti in trasferta ma questa volta autori di una prestazione che avrebbe potuto fruttare almento un punto.
Anche perchè è il Perugia che gioca meglio nel primo tempo, e concretizza il vantaggio grazie al primo gol italiano dell'ecuadoregno Kaviedes, autore di un ottimo pallonetto a scavalcare Rampulla.
I bianconeri ci provano sopratutto con Esnaider, alla prima da titolare, ma nelle rare sortite offensive sbattono sulle buone parate di Docabo, anche lui all'esordio.
Si va al riposo con i fischi, ma nel secondo tempo in dieci minuti la squadra di Lippi chiude i conti, grazie a due colpi di testa.
Prima è bravo nell'inserimento Fonseca, che non sta facendo rimpiangere Inzaghi, e poi il sorpasso lo realizza Zidane, uno dei più criticati per le sue prestazioni sottotono.
Sul 2-1 c'è tempo anche per l'esordio del giovane francese Thierry Henry, ultimo colpo di mercato di casa Agnelli. Proprio il francese fallisce una colossale occasione quando dribbla il portiere e tenta il gran gol invece di darla in mezzo: palla respinta sulla linea.
L'ultimo sussulto è degli ospiti nel finale, ma sul colpo di testa di Bucchi è perentoria la respinta di Rampulla.
Juve a ventisette punti, agguantata la Roma, la squadra di Gaucci deve stare attenta al ritorno delle rivali.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Lh1sxp4jpfc[/youtube]
10' Mihajlovic, 57' Buso, 59' Salas, 78' Stankovic, 81' Mancini.
Spoiler:
Settima vittoria di fila, ormai la Lazio è un carrarmato.
La squadra di Eriksson sembra davvero una spanna sopra tutte in questo momento del torneo: impressionante la facilità con cui si è sbarazzata del Piacenza, che ha provato a rimanere in partita ma è crollato al momento del 2-1.
Dopo il recupero di Nesta e Vieri non c'è stata più storia, e oggi hanno rivisto il campo anche Pancaro e De la Pena, in un match che ha consentito ai biancocelesti la seconda posizione in solitaria.
Lazio in vantaggio praticamente subito grazie alla solita bomba su punizione di Mihajlovic, poi una grande pressione non concretizzata.
Per un attimo sembra che la sorte giri dalla parte opposta, il neo-entrato Renato Buso si inventa infatti un numero d'alta scuola che lascia di stucco Nesta e realizza l'importante 1-1.
I dubbi dell'Olimpico durano due minuti: cross di Vieri, stop e botta di Salas, 2-1 e la partita che si chiude definitivamente.
Non riescono a reagire i biancorossi, che nel finale vengono trafitti altre due volte con Stankovic di testa e con Mancini che mette a segno un facile tap-in.
La marcia dei capitolini verso il primo posto è inarrestabile, e ora si attende il risultato del posticipo. Il Piacenza viene raggiunto dal Venezia e deve iniziare a guardarsi le spalle.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=GbmrA4K28Ac[/youtube]
La squadra di Eriksson sembra davvero una spanna sopra tutte in questo momento del torneo: impressionante la facilità con cui si è sbarazzata del Piacenza, che ha provato a rimanere in partita ma è crollato al momento del 2-1.
Dopo il recupero di Nesta e Vieri non c'è stata più storia, e oggi hanno rivisto il campo anche Pancaro e De la Pena, in un match che ha consentito ai biancocelesti la seconda posizione in solitaria.
Lazio in vantaggio praticamente subito grazie alla solita bomba su punizione di Mihajlovic, poi una grande pressione non concretizzata.
Per un attimo sembra che la sorte giri dalla parte opposta, il neo-entrato Renato Buso si inventa infatti un numero d'alta scuola che lascia di stucco Nesta e realizza l'importante 1-1.
I dubbi dell'Olimpico durano due minuti: cross di Vieri, stop e botta di Salas, 2-1 e la partita che si chiude definitivamente.
Non riescono a reagire i biancorossi, che nel finale vengono trafitti altre due volte con Stankovic di testa e con Mancini che mette a segno un facile tap-in.
La marcia dei capitolini verso il primo posto è inarrestabile, e ora si attende il risultato del posticipo. Il Piacenza viene raggiunto dal Venezia e deve iniziare a guardarsi le spalle.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=GbmrA4K28Ac[/youtube]
12' Bernardini rig., 54' Giampaolo, 77' Di Biagio.
Spoiler:
Gran colpo della Salernitana, che torna a vincere contro la Roma.
Tre punti molto importanti per i granata, che legittimano la vittoria con una buona prestazione e lasciano l'ultima posizione della classifica.
Per i giallorossi un altro brutto stop in trasferta dopo la debacle di Cagliari, che porta a cinque le sconfitte totali dei giallorossi.
La Roma ha giocato una partita scialba, penalizzata dalle assenze in difesa e da quella, molto importante, di Francesco Totti.
La squadra di Zeman si rende pericolosa solo con dei tiri da lontano che comunque non creano grossi pericoli, mentre i campani passano dopo appena dieci minuti, sfruttando un errore di Konsel.
Il portiere austriaco sbaglia il tempo dell'uscita e travolge Giampaolo, regalando un giusto rigore agli avversari. Bernardini parte e realizza l'1-0 dopo aver colpito il palo.
I padroni di casa amministrano, affondano, e all'inizio del seconto tempo colpiscono di nuovo: rimane totalmente spiazzato Quadrini dal lancio lungo di Tosto, e lascia involare Giampaolo che stoppa e scavalca Konsel in uscita per il raddoppio.
Il gol chiude la sfida, anche se la Roma riesce a tornare sotto con un colpo di testa di Gigi Di Biagio, ma non a trovare l'agognato pareggio.
2-1 finale, con la Salernitana che lascia all'Empoli l'ultimo posto e la Roma agganciata ora dalla Juventus.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=16BiIhiecYY[/youtube]
Tre punti molto importanti per i granata, che legittimano la vittoria con una buona prestazione e lasciano l'ultima posizione della classifica.
Per i giallorossi un altro brutto stop in trasferta dopo la debacle di Cagliari, che porta a cinque le sconfitte totali dei giallorossi.
La Roma ha giocato una partita scialba, penalizzata dalle assenze in difesa e da quella, molto importante, di Francesco Totti.
La squadra di Zeman si rende pericolosa solo con dei tiri da lontano che comunque non creano grossi pericoli, mentre i campani passano dopo appena dieci minuti, sfruttando un errore di Konsel.
Il portiere austriaco sbaglia il tempo dell'uscita e travolge Giampaolo, regalando un giusto rigore agli avversari. Bernardini parte e realizza l'1-0 dopo aver colpito il palo.
I padroni di casa amministrano, affondano, e all'inizio del seconto tempo colpiscono di nuovo: rimane totalmente spiazzato Quadrini dal lancio lungo di Tosto, e lascia involare Giampaolo che stoppa e scavalca Konsel in uscita per il raddoppio.
Il gol chiude la sfida, anche se la Roma riesce a tornare sotto con un colpo di testa di Gigi Di Biagio, ma non a trovare l'agognato pareggio.
2-1 finale, con la Salernitana che lascia all'Empoli l'ultimo posto e la Roma agganciata ora dalla Juventus.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=16BiIhiecYY[/youtube]
3' Sosa, 52' Ortega.
Spoiler:
Due reti fantastiche e uno scoppiettante pareggio tra Sampdoria e Udinese.
I blucerchiati anche stavolta non riescono a dare una gioia al proprio pubblico, ma la prestazione non è da buttare.
Continua invece il campionato scialbo dell'Udinese, che ora ha uno score perfettamente equilibrato: sei vittorie, sei pareggi e sei sconfitte in diciotto partite.
Dicevamo dei gol molto belli, il primo lo fanno i friulani dopo appena due minuti grazie al Pampa Sosa, abile a rifinire in rete un azione da dribblomane di Amoroso.
A quel punto gli ospiti possono impostare una partita più prudente, e respingere gli assalti dei padroni di casa.
Una perla riporta però la partita in parità, ed è quella di Ortega, che su punizione lascia di sasso Turci e infila il gol dell'1-1.
I padroni di casa ci credono, ma la rimonta viene bloccata dall'espulsione di Sakic che costringe la squadra a un atteggiamento meno offensivo, e che porta al pari finale.
Sempre penultima in co-abitazione la Samp, l'Udinese galleggia nel mezzo.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=pcqUwC7hfHM[/youtube]
I blucerchiati anche stavolta non riescono a dare una gioia al proprio pubblico, ma la prestazione non è da buttare.
Continua invece il campionato scialbo dell'Udinese, che ora ha uno score perfettamente equilibrato: sei vittorie, sei pareggi e sei sconfitte in diciotto partite.
Dicevamo dei gol molto belli, il primo lo fanno i friulani dopo appena due minuti grazie al Pampa Sosa, abile a rifinire in rete un azione da dribblomane di Amoroso.
A quel punto gli ospiti possono impostare una partita più prudente, e respingere gli assalti dei padroni di casa.
Una perla riporta però la partita in parità, ed è quella di Ortega, che su punizione lascia di sasso Turci e infila il gol dell'1-1.
I padroni di casa ci credono, ma la rimonta viene bloccata dall'espulsione di Sakic che costringe la squadra a un atteggiamento meno offensivo, e che porta al pari finale.
Sempre penultima in co-abitazione la Samp, l'Udinese galleggia nel mezzo.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=pcqUwC7hfHM[/youtube]
9' Maniero, 51' De Ascentis, 90' Tuta.
Spoiler:
Vince il Venezia contro il Bari, in una gara controversa.
L'impressione è che fosse una sfida in cui le squadre tacitamente avessero accettato il pareggio, ma non hanno fatto i conti col brasiliano Tuta, che all'ultimo momento ha segnato il gol della vittoria.
Nessuna prova tangibile viene rilevata di una presunta combine, e la partita viene omologata con questo risultato, che dà al Venezia la seconda vittoria consecutiva.
Ha fatto decisamente bene l'acquisto di Recoba, che in due partite ha propiziato praticamente tutti i gol dei suoi compagni grazie ai calci piazzati. Per il Bari, tutto sommato, è una sconfitta non dolorosa.
Il vantaggio lo sigla Maniero di testa, che anticipa tutti sul corner dell'uruguaiano. Nel secondo tempo è invece bello lo spunto di Diego De Ascentis, che realizza con un bel tocco al volo dopo un inserimento in area.
Il tutto si trascina stancamente, fino a quando al minuto settantotto Tuta rileva Recoba. Ed è proprio il brasiliano che nel nebbione finale impatta di testa e regala il successo ai lagunari.
Quasi nessuno và ad abbracciarlo, De Rosa lo ammonisce con un buffetto irrisorio sul volto, insomma, i sospetti ci sono tutti.
Nessuna conferma arriverà poi dalle indagini, e quindi termina così, con un 2-1 di vitale importante per i veneti e con la terza sconfitta dei pugliesi.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Y3630He3Kko[/youtube]
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=5V4KExq1QEc[/youtube]
L'impressione è che fosse una sfida in cui le squadre tacitamente avessero accettato il pareggio, ma non hanno fatto i conti col brasiliano Tuta, che all'ultimo momento ha segnato il gol della vittoria.
Nessuna prova tangibile viene rilevata di una presunta combine, e la partita viene omologata con questo risultato, che dà al Venezia la seconda vittoria consecutiva.
Ha fatto decisamente bene l'acquisto di Recoba, che in due partite ha propiziato praticamente tutti i gol dei suoi compagni grazie ai calci piazzati. Per il Bari, tutto sommato, è una sconfitta non dolorosa.
Il vantaggio lo sigla Maniero di testa, che anticipa tutti sul corner dell'uruguaiano. Nel secondo tempo è invece bello lo spunto di Diego De Ascentis, che realizza con un bel tocco al volo dopo un inserimento in area.
Il tutto si trascina stancamente, fino a quando al minuto settantotto Tuta rileva Recoba. Ed è proprio il brasiliano che nel nebbione finale impatta di testa e regala il successo ai lagunari.
Quasi nessuno và ad abbracciarlo, De Rosa lo ammonisce con un buffetto irrisorio sul volto, insomma, i sospetti ci sono tutti.
Nessuna conferma arriverà poi dalle indagini, e quindi termina così, con un 2-1 di vitale importante per i veneti e con la terza sconfitta dei pugliesi.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Y3630He3Kko[/youtube]
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=5V4KExq1QEc[/youtube]
Spoiler:
Inciampa il Parma, che come all'andata non riesce a superare il Vicenza.
Sembrava una partita abbordabile per i gialloblu, la migliore difesa del campionato, contro il peggior attacco, appena dieci gol segnati, del Vicenza.
E invece come all'andata i biancorossi sono riusciti a imbrigliare gli avversari, evitando la sconfitta.
Sicuramente è apparsa un po' spenta anche la squadra di Malesani, tardivo ad effettuare gli unici due cambi del match.
Alla fin fine i veneti compiono un piccolo passettino che li lascia sullo stesso livello delle altre, mentre gli emiliani vengono superati dalla Lazio e potrebbero perdere importante terreno dalla Fiorentina.
Sembrava una partita abbordabile per i gialloblu, la migliore difesa del campionato, contro il peggior attacco, appena dieci gol segnati, del Vicenza.
E invece come all'andata i biancorossi sono riusciti a imbrigliare gli avversari, evitando la sconfitta.
Sicuramente è apparsa un po' spenta anche la squadra di Malesani, tardivo ad effettuare gli unici due cambi del match.
Alla fin fine i veneti compiono un piccolo passettino che li lascia sullo stesso livello delle altre, mentre gli emiliani vengono superati dalla Lazio e potrebbero perdere importante terreno dalla Fiorentina.
EMPOLI - FIORENTINA 0-3
77' Heinrich, 81' Rui Costa, 83' Edmundo.
Spoiler:
Nel derby toscano che chiude la giornata la Fiorentina vince agilmente sull'Empoli.
Dodicesima vittoria nel torneo dei viola, che tengono la testa della classifica vincendo la sfida regionale tra la prima e l'ultima.
Nonostante però il divario tecnico tra le due squadre, l'Empoli ha tentato di contenere al meglio l'avversario, e ci è anche riuscito per una larga parte di partita.
Gli azzurri hanno cercato di impedire di creare danni al pericoloso tridente avversario, e per più di un'ora ci sono riusciti, sfruttando anche la scarsa vena iniziale della Fiorentina.
Il Trap cerca di scuotere i suoi nell'intervallo, e getta nella mischia anche Robbiati, al posto di un inconcludente Oliveira.
Con l'avvicinarsi del finale però la forza dirompente degli ospiti cresce sempre più, arrivando a schiacciare gli empolesi nella loro area.
Al minuto settantacinque il fortino crolla, e i viola festeggiano la conquista con tre gol in sei minuti che abbattono totalmente la squadra di Sandreani.
La prima rete è completamente confezionata dai terzini, con un lancio perfetto di Torricelli che trova Heinrich in area, il quale stoppa, supera il portiere, e deposita a porta vuota.
Assolo di bravura del tedesco, ma anche Rui Costa non scherza. Già all'andata il portoghese aveva realizzato un bellissimo gol, e questa volta si ripete: controllo col sinistro, tiro a giro col destro e tutti in piedi ad applaudire.
Per chiudere, Edmundo decide di mostrare a tutti la sua classe, nel momento in cui dribbla Bianconi e supera Sereni con un tocco sotto delizioso.
Tre gol quindi della Fiorentina al Castellani, con i viola sempre più primi e l'Empoli sempre più ultimo.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=I6JHqwvAOug[/youtube]
Dodicesima vittoria nel torneo dei viola, che tengono la testa della classifica vincendo la sfida regionale tra la prima e l'ultima.
Nonostante però il divario tecnico tra le due squadre, l'Empoli ha tentato di contenere al meglio l'avversario, e ci è anche riuscito per una larga parte di partita.
Gli azzurri hanno cercato di impedire di creare danni al pericoloso tridente avversario, e per più di un'ora ci sono riusciti, sfruttando anche la scarsa vena iniziale della Fiorentina.
Il Trap cerca di scuotere i suoi nell'intervallo, e getta nella mischia anche Robbiati, al posto di un inconcludente Oliveira.
Con l'avvicinarsi del finale però la forza dirompente degli ospiti cresce sempre più, arrivando a schiacciare gli empolesi nella loro area.
Al minuto settantacinque il fortino crolla, e i viola festeggiano la conquista con tre gol in sei minuti che abbattono totalmente la squadra di Sandreani.
La prima rete è completamente confezionata dai terzini, con un lancio perfetto di Torricelli che trova Heinrich in area, il quale stoppa, supera il portiere, e deposita a porta vuota.
Assolo di bravura del tedesco, ma anche Rui Costa non scherza. Già all'andata il portoghese aveva realizzato un bellissimo gol, e questa volta si ripete: controllo col sinistro, tiro a giro col destro e tutti in piedi ad applaudire.
Per chiudere, Edmundo decide di mostrare a tutti la sua classe, nel momento in cui dribbla Bianconi e supera Sereni con un tocco sotto delizioso.
Tre gol quindi della Fiorentina al Castellani, con i viola sempre più primi e l'Empoli sempre più ultimo.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=I6JHqwvAOug[/youtube]
Fiorentina pt. 38; Lazio pt. 35; Milan, Parma pt. 33; Inter pt. 30; Juventus, Roma pt. 27; Bari, Bologna pt. 25; Udinese pt. 24; Cagliari pt. 20; Perugia pt. 19; Piacenza, Venezia pt. 18; Salernitana, Sampdoria, Vicenza pt. 16; Empoli pt. 14.