Si comincia da una delle novità più rivoluzionarie, almeno nella classe regina dell'automobilismo: viene introdotta per la prima volta una forma di protezione della testa per i piloti delle monoposto, l'Halo, preferito allo Shield e all'Aeroscreen. Ovviamente sono ancora presenti i dubbi sulla visibilità del pilota e soprattutto sono sempre presenti i dubbi fondati sul lato prettamente estetico.
Ancora, Pirelli ha annunciato due nuove mescole: la HyperSoft, la mescola più morbida del circus, e la SuperHard, la mescola più dura. La prima sarà di colore rosa (fun fact: lo stesso colore è stato utilizzato dalle UltraSoft in occasione del GP degli Stati Uniti nel 2017), la seconda di colore arancio, la mescola Hard, che aveva l'arancio fino allo scorso anno ha adesso la colorazione blu sulle bande. Parecchi dubbi ovviamente circa la reale utilità della Hard e soprattutto della SuperHard
Lato scuderie e piloti abbiamo il ritorno del vecchio logo Ferrari (quello con il cavallino rampante su fondo giallo) e soprattutto abbiamo un nuovo contratto di sponsorizzazione per la Red Bull che prenderà adesso il nome "Aston Martin Red Bull Racing". Interessante soprattutto lato motore, visto che questo dovrebbe essere l'ultimo anno di fornitura dei motopropulsori a RB da parte di Renault, che non poche volte si è presa delle critiche da parte del team di Mateschitz. Con la fine dell'accordo con Renault ci sono ben poche chance per Red Bull visto che sia Ferrari che Mercedes non forniranno una diretta concorrente e l'unica rimasta è la Honda.
Nasce inoltre la Sauber Alfa Romeo, sulla quale dovrebbe debuttare il campione GP2 Charles Leclerc. Ancora un posto disponibile in Williams: sembrava ormai certo l'approdo di Sergej Sirotkin ma il nome di Kubica è stato rilanciato. Il manager del pilota, Nico Rosberg, ha offerto un milione di dollari a GP, per i primi 7 Gran Premi. Se il rendimento non dovesse convincere Sirotkin prenderebbe il suo posto.
21 gli appuntamenti iridati quest'anno, con il ritorno del GP di Francia (sul circuito Paul Ricard) e del GP di Germania (sull'Hockenheimring)