**CRIMINAL ATTITUDE**
CRIMINAL ATTITUDE PRESENTS: THE INVESTIGATION OF THE PAIN
Ci troviamo nella città di San Antonio, in Texas...
Le immagini mostrano un ufficio dell’anagrafe cittadina, poco frequentato dato il periodo di ferie generale.
Si sta facendo tardi e un’impiegata sta lasciando l’edificio chiudendo le porte a chiave, ma all’improvviso viene circondata da dei loschissimi figuri, che si rivelano essere nientemeno che Akuma “Pain” Fujihara e la sua gang criminale...
FJH: Buonasera signorina... Avremmo bisogno di un’informazione...
Impiegata: Non vede che sto chiudendo, tornate domattina e sarò a vostra disposizione...
FJH: D’accordo, se la mettiamo così...
Improvvisamente Fujihara storce un braccio alla donna e la prende in ostaggio tappandole la bocca e trascinandola dentro l’ufficio. Nel frattempo gli altri lo seguono e chiudono a chiave le porte per sicurezza.
FJH: Bene, non ci ha visto nessuno... Akai, resta di guardia all’ingresso, questa città pullula di marionette e non voglio essere disturbato nei miei affari. Mentre Norifumi ispeziona l’edificio, Follia ed io ci occuperemo di questa piantagrane... Eh eh eh...
La donna terrorizzata viene costretta ad acconpagnare i due all’archivio cartaceo dell’ufficio. Dopo aver camminato per un paio di corridoi, la donna prigioniera apre una porta chiusa a chiave e finalmente Mr. Pain si trova di fronte scaffali su scaffali di cartelline private, ognuna dedicata ad un abitante di quella zona della città...
Follia: Oh no! Sono due giorni che siamo immersi nelle scartoffie e questo è il quinto ufficio che visioniamo... Mi sto annoiando, Akuma...
FJH: D’accordo, farò da solo qui, te fammi un bel lavoretto con questa donna... Nessuno deve sapere che siamo stati qui, eh eh eh...
Lady Follia fa un ghigno compiaciuto e trascina via la povera impiegata, che tenta inutilmente di liberarsi finchè l’ex-donna di Pain Fujihara non la fa svenire sbattendole la testa su un muro...
FJH: Ohhh... Finalmente un pò di silenzio. E ora cominciamo...
Le immagini sfumano.
(Un paio d’ore dopo)
Le immagini riprendono Fujihara e Saito mentre scartabellano ancora alla ricerca di qualcosa nel grande archivio...
NRF: Ma non si poteva sfruttare quella femmina facendole fare la ricerca al computer?!
FJH: Non voglio lasciare prove alla polizia, meglio fare da noi... oltretutto è la terza persona che riduciamo in fin di vita in un giorno, potrebbero collegare la cosa...
NRF: Hai ragione, quasi quasi vado a vedere cosa ne ha fatto Follia...
Follia: Eccomi qua, mi cercavate? Eh eh eh...
NRF: Quante ossa le hai rotto?
Follia: La giusta quantità affinchè non dia più fastidio, ora è a terra nel ripostiglio... Qui come va?
NRF: E come vuoi che vada, come le altre volte... Un casino!
FJH: Fermi tutti, ho trovato quello che ci serve!
Mr. Pain sbuca da un angolo della stanza con una cartellina in mano e i due gli si fanno incontro...
FJH: Perfetto, abbiamo indirizzi, nomi reali, e questo foglio cos’è?!...
I tre leggono brevemente il documento, poi scoppiano a ridere malignamente.
FJH: Direi che questo cambia decisamente le carte in tavola...
Follia: Non ci posso credere, quando si dice il fato... Ah ah ah ah ah!!!
NRF: Mah, c’era da aspettarselo da un idiota di quella risma... Comunque questa coincidenza è troppo incredibile!
FJH: E che me ne frega, i fogli lo confermano, a me basta questo... Eh eh eh... Ho già un piano in mente per sfruttare la cosa, ma mi servono altre informazioni. Dobbiamo andare in un ultimo posto prima di entrare apertamente in azione, mi serve una testimonianza attendibile...
I tre delinquenti rimettono a posto l’archivio come se nessuno vi fosse mai entrato, poi Norifumi si carica sulle spalle la povera impiegata e il gruppo si reca da Akai...
FJH: Waru, qui abbiamo finito... (Fujihara mostra la cartellina con un ghigno trionfante)
Novità?
Akai: Ce ne sono un paio in avvicinamento davanti a noi, sono ad un isolato da qui ma stanno facendo dei pattugliamenti, per ora siamo al sicuro...
Follia: Attacchiamole...
NRF: Che ne dici Akuma?
FJH: No, se una marionetta ci vede, lo sapranno anche le altre e ci toccherà fuggire di nuovo da San Antonio... Abbiamo un altro posto da visitare in questa città schifosa, per cui usciamo dal retro e sbarazziamoci di questa donna...
Poi Mr. Pain telefona a Tanaka, che sta nascosto con l’auto dei criminali e gli dice di venire a prenderli. La gang lascia l’edificio da un’uscita secondaria e Saito butta la povera donna in terra nel vicolo, simulando un’aggressione, poi la banda se ne va di corsa e monta su una Mercedes nera, che sgomma via nella notte e le immagini sfumano...
(Mezz’ora dopo)
Le immagini riprendono e la Mercedes nera appare in una strada di periferia, nei quartieri popolari di San Antonio... La banda di Fujihara esce dal veicolo ed entra in un edificio malmesso.
Dopo aver risalito alcuni piani silenziosamente, Fujihara e i suoi arrivano ad una porta.
FJH: L’indirizzo è questo, Follia pensaci tu...
Lady Follia estrae un paio di filamenti di metallo rigido e forza la serratura, che dopo qualche secondo si sblocca. Mr. Pain estrae la Beretta 92 ed entra silenziosamente, seguito dagli altri, tuttavia l’appartamento non ha mobilio e sembra abbandonato da mesi...
NRF: Non c’è nessuno, se ne sono andati... Gente fortunata, avrei voluto farli a pezzi...
FJH: Tranquillo, andiamo a sentire che hanno da dire i vicini... Eh eh eh...
Mr. Pain esce sul corridoio e dopo aver letto un paio di indirizzi fa un ghigno...
FJH: Questa è perfetta... Follia?
Lady Follia forza la porta e la banda entra dentro silenziosamente, esplorando l’appartamento e arrivando all’unica camera da letto, dove si scopre dormire una vecchietta. I quattro ridacchiano silenziosamente, poi accendono le luci e la svegliano bruscamente, tappandole la bocca! La donna anziana si dimena un poco ma non può nulla contro Saito e Follia, che la tengono ferma con violenza...
FJH: Ehi, non esagerate, sennò le viene un infarto prima che mi racconti la sua storia...
Norifumi prende la donna anziana e la trascina in sala, mettendola a sedere sulla sua poltrona, intanto Pain Fujihara si siede davanti a lei e le mostra una foto presa dalla cartellina...
FJH: Conosci questo ragazzo?
Anziana: Aspetti... Non mi faccia del male, ma cosa vuol... Mmmhhh!!!
Saito le tappa la bocca, prende una mano alla vecchia e le rompe il dito mignolo con noncuranza...
NRF: Rispondi, vecchiaccia o ti rompo tutte le dita delle mani, e poi passo pure ai piedi!
L’anziana si riprende a fatica, poi accetta di collaborare...
Anziana: Si, lo conosco... Abitava in questo palazzo fino a circa dieci anni fa, poi se n’è andato via e non l’ho mai più rivisto... Era tanto bravo, ma cosa vi ha fatto? Perchè mi chiedete di lui?!
Follia: Le domande le facciamo noi... Rispondi e basta, essere inutile...
FJH: Dov’è finita la sua famiglia?
Anziana: Se ne sono andati da qualche mese... All’estero, mi pare siano tornati al paese da dove sono immigrati molti anni fa per cercare fortuna...
NRF: Bella fortuna proprio... Eh eh eh...
FJH: Mmm... Troppo lontani per cercarli e io ho un mucchio di cose da fare, non sono mica un saltimbanco come afferma qualche idiota zoppo... Ma dimmi, conosci questa faccenda?
Mr. Pain mostra un foglio alla donna anziana, che dopo un pò fa un cenno d’assenso.
FJH: Bene, raccontami tutta la cosa per filo e per segno e non saltare nessun particolare, mi piacciono le storie patetiche...
L’anziana signora, terrorizzata dalla brutale aggressione racconta una storia triste e terribile a Fujihara e soci, che ascoltano tutto molto interessati. Una volta finito il racconto, Mr. Pain si alza con un ghigno malefico e fa per andarsene...
FJH: Bene, adesso so cosa dobbiamo fare, quell’uomo è finito! Non ci resta che mandargli un messaggio per fargli sapere che conosciamo il suo segreto... Fatemi pensare, dev’essere una cosa spettacolare, ecco ho trovato!
Mr. Pain svela il suo piano a Follia, Akai e Saito, che ridacchiano convinti e fanno cenni d’assenso.
FJH: Ora non ci resta che trovare un volontario per recapitare la mia lettera... Aspetta un attimo, eh eh eh...
I quattro si girano simultaneamente verso l’anziana seduta e avanzano verso di lei con degli sguardi diabolici. E con la donna che non riesce nemmeno ad urlare dalla paura, le immagini sfumano ancora.
(Continua)