Giant92 ha scritto:Concept molto figo, ma in questo caso abbastanza difficile da applicare viste le tante variabili con cui si può analizzare il successo o meno di un regno.
Ad esempio nel Monte Roushmore potrei mettere il regno di HBK del '96, uno dei, se non il, migliori regni di sempre in WWF/E dal punto di vista della qualità delle difese titolate. Ma allo stesso tempo fu un enorme flop dal punto di vista commerciale(mai furono cosi' vicini a fallire, anche se ovviamente la colpa difficilmente poteva essere data a lui) e del personaggio, visto che Michaels ha sempre avuto, almeno prima del ritiro del '98, grosse difficoltà ad essere tifato da face in modo consistente.
Dunque questi fattori, comunque molto importanti, potrebbero far calare nelle gerarchie questo regno in base a quali parametri si decide di tenere in conto.
Sì diciamo che mi interessano proprio queste dinamiche, chi dà più peso a cosa etc.
Ma colgo l'osservazione.
Vado con i miei:
Mount Rushmore, il meglio del meglio:
Hulk Hogan: questa è ovvia, nel senso che Hogan ha rappresentato per tanti anni l'aura intoccabile del campione/volto della compagnia. Connubio perfetto con la cintura, che Hogan ha valorizzato enormemente in quasi tutti i suoi regni (fa eccezione quello pessimo da Wrestlemania 9 a KOTR). Se Hogan è vero che sarebbe stato una star anche senza cintura, essere il campione lo ha reso spesso assediato, uno contro tutti, unico baluardo contro una fazione o un "mostro" o un tradimento.
Bret Hart: questa invece è una preferenza personale, nel senso che se penso alla dignità del campione e del titolo penso a Bret. Mi ha sempre trasmesso quasi un senso di sacralità quando aveva la cintura, e allo stesso tempo Bret ha sempre avuto un po' quello sguardo triste che per me rappresenta appieno la solitudine del campione.
AJ Styles: per me è l'esempio moderno di un grande campione, con tutto quello che ne consegue. AJ è in grado di rappresentare, sia da face che da heel, la responsabilità di essere campione: per cui se è face, lo è perché si porta sulle spalle la baracca, e se heel lo è perché si porta sulle spalle la baracca e vuole che venga riconosciuto il suo sforzo. E' vero che devono ancora dargli una grande nemesi (per quanto con John Cena abbia lavorato magnificamente), ma non è un suo demerito.
Brock Lesnar: perché il campione deve essere la star, e deve poter sembrare legittimo. Brock lo era già al primo regno (legittimo, non la star), e si è comportato bene anche col booking abominevole del regno in corso. E' un grande campione e il tempo gli sta dando ragione.
Menzioni speciali a Savage, Flair, Punk e Batista, mentre Rock ha avuto troppi regni spezzettati, Austin con la cintura ha sempre fatto un effetto un po' strano, e Cena ha tenuto il titolo ostaggio troppo a lungo
Death Valley, il peggio del peggio:
Jack Swagger: prendo un nome come simbolo dei titoli mondiali dati a caso a gente che non li meritava, non era pronta e non è stata elevata dal regno. Swagger è un'occasione sprecata perché poteva comunque trasmettere un senso di dominanza, invece mai proposto, e con un portavoce poteva essere, in piccolo, la stessa idea del modello Lesnar. Invece niente, anonimato totale.
Jinder Mahal: spero non serva dire un granché.
JBL: l'archetipo della pippa al comando per far tifare qualcuno che lo spodesti, il risultato è stato quasi un anno di merda fumante nei main event dei PPV. Tra l'altro questo fino a due mesi prima di vincere il titolo era uno scappato di casa qualsiasi. Bel feud con Eddie, poi il nulla vero. Aveva senso come regno di transizione (e le opzioni c'erano) al massimo.
Yokozuna: questo invece è IL regno di merda per eccellenza, il culmine di un periodo lunghissimo in cui il titolo è stato immerso nello sticazzi (già citavo sopra il regno pessimo di Hogan), con in più tanto caos inutile attorno, il booking storto della Rumble per testare Luger...un periodaccio in generale, e Yoko era impresentabile per motivi di salute a quel punto.