Re: Wrestlemania 50 Esisterà?
Inviato: 13/03/2018, 11:15
Perdonami Orobi, ma nel mio post non avevo scritto di voler leggere altre tue stronzate, non sentirti in obbligo di scrivere altra merda delle tue che non ci fai bella figura.
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OrobiCore ha scritto: Nello scenario attuale costituito in modo del tutto omogeneo da media che attribuiscono le fake-news a chiunque esprima apprezzamento per l'amministrazione Trump, è la TV del dissenso. Come lo era sotto la 2a amministrazione Obama, la grande differenza è questa: sia nella contestazione che nell'approvazione del "regime" è stata emittente di minoranza non solo assoluta, ma pressoché solitaria. Il che non la rende una testata particolarmente meritevole (raramente la seguo, solo in presenza di ospiti di mio interesse in ambito geopolitico e comunque quasi sempre in differita), ma la sua esistenza è l'unico ostacolo rimasto al monocolore delle news-TV negli Stati Uniti. Il "regime" è ben più evidente nell'imponente blocco mediatico che dedica tra il 65 e il 75% della propria informazione all'aperta contestazione dell'amministrazione Trump ed ininterrottamente da 14 mesi oramai, piuttosto che nell'unico canale che si schiera a sostegno della stessa.
Sulle fake-news come fossero prerogativa a vantaggio di Trump e del Partito Repubblicano, vedi la mia risposta sopra. Sembra un commento uscito dalle finestre della Botteri a Linea Notte.
Giusto, mi ero dimenticato. Mi mancava l'andazzo in cui è d'obbligo digitare per strepitare e battere i piedi stizziti o per bearsi di stabilire graduatorie autoreferenziali del ridicolo, dimenticandosi di essersi posti alla cima e possibilmente mostrando tutta la propria competenza di giudice, ad esempio azzardando paragoni con la confusione di canali e programmi.Giant92 ha scritto:Perdonami Orobi, ma nel mio post non avevo scritto di voler leggere altre tue stronzate...
GP ha scritto:Qui potete vedere il Booking team al completo di Wrestlemania 50
http://prowrestling.wikia.com/wiki/Right_to_Censor" onclick="window.open(this.href);return false;
Ci è voluto un po', ma finalmente ce l'abbiamo fatta ad avere una risposta. Jubilatio!Jesse Pinkman ha scritto: Comunque nessuno toccherà la WWE, nemmeno tra 20 anni. Fin quando un altro wrestler non sbrocca e ammazza la famiglia i media continueranno ad ignorare i McMahon,Trump o non Trump.
Me li ero completamente dimenticati!GP ha scritto:Qui potete vedere il Booking team al completo di Wrestlemania 50
http://prowrestling.wikia.com/wiki/Right_to_Censor" onclick="window.open(this.href);return false;
Segnalo solo che io parlavo di pensiero unico anni prima che Fusaro lo scoprisse (e che lo scoprissero di conseguenza tutti coloro che hanno assistito alla sua esposizione). Anzi, il modo in cui lui ne parla, in senso anticapitalista vetero-marxista, temo sia causa per cui il dato dietro al concetto del pensiero unico - che altro non è che l'esasperazione contemporanea del pensiero dominante - manca di venir registrato in Italia non solo da chi si dichiara fieramente progressista e al pensiero unico si adegua felicemente, ma anche a chi nella suddetta tendenza pseudoculturale egemonica progressista non si riconosce.Hard Is Ono ha scritto: Su questo dato di realtà però costruisce una narrazione alla Diego Fusaro, fatta di "pensieri unici" e di "politicamente corretto".
Categorie che non solo non spiegano un centimetro della reatà, ma che alimentano l'equivoco di una pseudocasta "liberal" che controllerebbe le leve del potere e che trovano spazio nelle peggiori propagande identitarie di destra.
[...] il tipo di attitudine fusariana, la denuncia del cosiddetto "pensiero unico", l'esaltazione dei mostri come Trump come esempi di rottura, ha paradossalmente non l'effetto di rompere la melma. Ma di alimentarla.
Perchè Trump nasce dalla melma della società in crisi per sguazzarci dentro, non contro di essa.
Con buona pace di Fusaro e di tutti gli altri protofilosofi da quattro soldi.
E infine c’è un altro tratto inatteso per un uomo che proviene dall’Est totalitario, dove la stampa è rigidamente unificata: se si considera la stampa occidentale nel suo insieme, si scopre che anch’essa presenta degli orientamenti uniformi, nella stessa direzione (quella del vento del secolo), dei giudizi mantenuti entro determinati limiti accettati da tutti e forse anche degli interessi corporativi comuni, e tutto ciò ha per risultato non la concorrenza ma una certa unificazione. E se la stampa gode di una libertà senza freno, non si può dire altrettanto dei suoi lettori: infatti i giornali danno rilievo risonanza soltanto a quelle opinioni che non sono troppo in contraddizione con quelle dei giornali stessi e della tendenza generale della stampa di cui si è detto.
In Occidente, anche senza bisogno della censura, viene operata una puntigliosa selezione che separa le idee alla moda da quelle che non lo sono, e benché queste ultime non vengano colpite da alcun esplicito divieto, non hanno la possibilità di esprimersi veramente né nella stampa periodica, né in un libro, né da alcuna cattedra universitaria. Lo spirito dei vostri ricercatori è si libero, giuridicamente, ma in realtà impedito dagli idoli del pensiero alla moda. senza che ci sia, come all’Est, un’aperta violenza, quella selezione operata dalla mode, questa necessità di conformare ogni cosa a dei modelli standardizzati, impediscono ai pensatori più originali e indipendenti di apportare il loro contributo alla vita pubblica e determinano il manifestarsi di un pericoloso spirito gregario che è di ostacolo a qualsiasi sviluppo degno di questo nome. Da quando sono in America, ho ricevuto lettere da persone straordinariamente intelligenti, ad esempio da un certo professore di un college sperduto in una remota provincia, che potrebbe davvero fare molto per rinnovare e salvare il suo paese: ma il paese non potrà mai sentirlo perché i media non lo appoggiano. Ed è così che i pregiudizi si radicano nelle masse, che la cecità colpisce un intero paese, con conseguenze che nel nostro secolo dinamico possono risultare assai pericolose.