IStillAm ha scritto:
già che ci siamo, sull'argomento aveva scritto pure questo:
"Nel tuo studio legale non esiste il diritto alla satira?
Perché, ti ripeto, il signore sopracitato di cui non conosco le generalità reali ma soltanto una generica identità fittizia non è stato insultato nel suo privato, ma oggetto pubblico di satira.
Cattiva, corrosiva, crudele e quanto ti pare, ma pur sempre satira. Non c'è mai stata una parola che potesse ledere all'immagine privata del suddetto signore sconosciuto.
Ribadisco, avessi scritto "Orobicore pedofilo ho le prove" lo avrei calunniato, così no."
Piccola lezione di giurisprudenza per grandi e piccini: no, dire a qualcuno di "succhiargli il cazzo e leccargli le palle" in un simile contesto NON è "satira", sono banalissimi insulti.
E, ancora, NO: il fatto che "non si conoscano le vere generalità" di qualcuno non rende in alcun modo "inoffensivo" un insulto, o non perseguibile.
Sul serio: non c'è nulla di male a non sapere una fava della materia, per carità; ma non venite a pontificare su "satira", "insulti nel suo privato" e fesserie varie, se non sapete di che parlate.
Ok, arrestate Jimmy Carr, allora. E dategli almeno una dozzina di ergastoli.
C'è tutta una letteratura dell'insulto e del turpiloquio come mezzo satirico. Arrestate pure Arlecchino, che spesso, nella Commedia dell'Arte, si calava le brache e tirava merda sul pubblico. O Rabelais, o Jonathan Swift, insultatori professionisti e professionali.
Benigni toccava le palle di Baudo a Sanremo e cantava l'inno del corpo sciolto, che un paio di anni al gabbio non glieli facciamo fare?
Lo sberleffo, la cattiveria gratuita, la coprolalia sono il pane quotidiano della satira. Se la togli dal suo contesto, ogni parola può essere un insulto. Vai a vedere il contesto di quei miei interventi: mi aspetto un minimo di profondità di analisi da chi lavora nella giurisprudenza.
EDIT: aggiungo, non ho mai detto che un insulto non è inoffensivo, ho detto che non ci può essere l'intento persecutorio di cui fa "denuncia" la nostra anima buona. Non lo conosco, come può esserci qualcosa di personale?
Ho satirizzato su un atteggiamento tenuto con reiterazione da un nickname. È un reato? Spiegami, sono qui per imparare, mica per creare tensione sociale.