Concordo, ma aumentando il carico di importanza dei social, non come issue di guadagno, ma come traino a costo 0 sul network. Sono gli orientamenti di trasporto per spostare il pubblico dalla Tv al Network. Youtube col preshow serve a quello, le interviste pre e post show servono a quello.Galois27 ha scritto:
Non è questione di opinione su queste cose. La WWE tiene delle conference call pubbliche ed è possibile vedere, in modo oggettivo, quali siano le fonti di guadagno per la WWE.
Diritti televisivi, Network, pubblico alle arene e, un po' staccato dagli altri, merchandise sono i numeri che contano.
I social sono uno specchietto per le allodole: sono numeri che, per loro natura, saranno sempre in crescita ma che, di fatto, non hanno alcun significato dal punto di vista del profitto (che è l'unica cosa che conta). Ad esempio: il 75% delle visualizzazioni social WWE arriva dall'estero (non dagli States) ma l'income WWE è per il 72,2% derivante dagli USA. Già questo mostra in un attimo quanto l'implicazione "social -> $" non valga. E nonostante tutti i record di visualizzazione e interazioni, il dipartimento internet (wwe.com, youtube, twitter, instagram, facebook e tutto quello che vuoi) ha portato alla WWE 3,9 milioni nell'ultimo trimestre, contro i 32,4 provenienti dalla TV, i 17,4 provenienti dal Network e gli 8 provenienti dai live events (biglietti e merch). Addirittura i vari diritti venduti dalla WWE per videogiochi etc hanno portato 4 milioni, più dei social.
E i programmi più guardati sul Network sono per stacco i PPV. Quindi la gente compra il Network per i PPV. Quindi l'obiettivo della TV WWE nel 2016 è, oltre a ottenere buoni ascolti, fare in modo che la gente si interessi agli eventi a pagamento così tanto da spendere 10 euro per il Network. Niente di più e niente di meno.
Ribadisco quanto detto nell'altro intervento in tal senso:
Sta scommettendo ed investendo la sua forza propulsiva nel voler essere insieme a NETFLIX il capostipite del cambiamento di fruizione dei contenuti mediatici.
Sta accelerando un processo di sviluppo di fruizione con i nuovi media di contenuti "classici", e lo fa andando a DEPREZZARE i suoi prodotti PUR DI AVVICINARE SUBITO la gente al network.
Ecco perchè non sviluppa più di tanto le storyline a RAW: perchè tanto poi ci si dovrà affezionare e fidelizzare SUL NETWORK... nel lungo periodo vogliono questo, e lo stanno accelerando.
Ed ecco perchè abbiamo visto nel 2016 TANTI MOMENTO CHOCK: perchè è il modo più facile di interessare lo spettatore occasionale
ED I PART TIMER.. ovvero quelli GIA FAMOSI che già SONO CONOSCIUTI DAL PUBBLICO GENERALISTA... servono da TRAINO per andare poi sul NETWORK e scoprire TUTTI GLI ALTRI, conosciuti SOLO dai FAN (i quali non hanno bisogno della TV per andare sul NETWORK: LO FREQUENTANO GIA.
SE RIESCONO A PORTARE UNO ZOCCOLO DURO NEI PROSSIMI 2\3 ANNI, ovvero UN NUMERO DI ISCRITTI PAGANTI PARI AI RATING DI RAW CHE OTTENEVANO nel periodo POST ATTITUDE (che era un periodo drogato dalla concorrenza.. nella storia della WWE bene o male il pubblico era sul 2-3 di RATINGS...)hanno fatto un CAPOLAVORO di Corporate Identity.
un CAPOLAVORO.
e sarebbe l'ennesimo.