Final Test

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Blingo
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Messaggio da Blingo »

heatbreakerkid ha scritto:
Ma ovvio, figurati! Comunque sì, accetto la replica. Io effettivamente intendevo quella che tu chiami "suspension of disbilief".

Presumo quindi che la discussione non sia tanto "Mark contro smart", ma tra chi questa suspension la vive e chi non la vive per niente.
E su questo non si discute nemmeno, perché di fatto è il modo in cui ogni persona "pensante" legge un libro, guarda un film o segue il wrestling.

Immedesimazione empatica, non ossessiva. È questa la chiave.



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Sallent
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Re: Final Test

Messaggio da Sallent »

Bravo se hai il coraggio di fare questo esperimento. E' quello che vorrei fare anch'io ma probabilmente per un po' di pigrizia (o forse perchè a parte studiacchiare per l'università non ho un cazzo da fare) non lo faccio.

Erano belli i tempi in cui ero mark inconsapevole (sapevo solo che non si davano per davvero ma non pensavo alla predeterminazione degli incontri).

Comunque io il wrestling lo seguo da volutamente mark, pur avendo le consapevolezze di uno smart.
Non è proprio come essere mark perchè ogni tanto vieni preso dalla voglia di leggere qualche spoiler o comunque di metterti a discutere smartamente su alcune situazioni.

Ti ammiro se farai così. Ci proverò pure io ma non garantisco.

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heatbreakerkid
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Re:

Messaggio da heatbreakerkid »

King of Bling Bling ha scritto:
E su questo non si discute nemmeno, perché di fatto è il modo in cui ogni persona "pensante" legge un libro, guarda un film o segue il wrestling.

Immedesimazione empatica, non ossessiva. È questa la chiave.
Non credi però che ci sia molta gente ormai incapace di immedesimarsi? E che cerca di sopperire con l'analisi e la minuziosità a questa carenza?

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heatbreakerkid
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Re: Final Test

Messaggio da heatbreakerkid »

Sallent ha scritto:
Erano belli i tempi in cui ero mark inconsapevole (sapevo solo che non si davano per davvero ma non pensavo alla predeterminazione degli incontri).
Scusami, ma se non se le davano per davvero, ossia se si davano botte finte (che poi così non è, ma transeat), come facevano gli incontri a non essere predeterminati?

Come far finta di scopare ma avere un orgasmo vero.

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Blingo
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Messaggio da Blingo »

heatbreakerkid ha scritto:
Non credi però che ci sia molta gente ormai incapace di immedesimarsi? E che cerca di sopperire con l'analisi e la minuziosità a questa carenza?
Sicuramente sì. Io non sono del partito "Internet è il male del wrestling", ma sicuramente questo approccio diverso alla disciplina qualche "mostro" (o ibrido, se vogliamo) lo ha creato. Credo però fondamentalmente che il problema vada ricercato in ciò che il prodotto offre oggi. Insomma, se n'è già discusso mille volte, ma ribadirlo non è mai male: perché io ad oggi, sabato 8 gennaio 2011, dovrei tifare Tizio piuttosto che Caio. In WWE o in TNA che sia, intendiamoci, non è un discorso pro-parte. Una volta riuscivi ad immedesimarti in Dusty Rhodes perché portava sul ring una realtà degli anni '80. E c'era anche DiBiase a fare da controparte. Nel 1996 nacquero Austin e la sua controparte McMahon, che erano uno spaccato della società.

Oggi chi è Ziggler? Chi è Sheamus? Chi sono AJ e Joe? Non a caso sono i personaggi ancora fortemente caratterizzati a funzionare. Penso a Cena, estremamente odiato perché rappresenta il personaggio del buono a tutti i costi che non piace più, perché nella società di oggi troppo "fittizio" (chessò, mi viene in mente di contro Il Cavaliere Oscuro e tutti i film in cui il protagonista viene analizzato in profondità). Alla società non piace più il conflitto tra bene e male, perché è impensabile che questa guerra risulti ancora reale in una compagine sociale dove ci si può nascondere dietro un "bel faccino" su qualsiasi Social Network e in realtà essere tutt'altro genere di persona.

Non esistono persone buone o persone cattive. Solo persone. Sono le loro azioni che le redono buone o cattive, ma rimangono comunque punti di vista. Un uomo che uccide un altro uomo è cattivo. Ma se nell'equazione introduci una variante, racconti allo spettatore che l'uomo che è stato ucciso aveva a sua volta ucciso il figlio del suo assassino, allora quell'uomo diventa un eroe nel suo stesso errore. Sono tutti meccanismi che noi diamo per scontati perché sono scontati.

L'analisi minuziosa (se non viene usata con intelligenza, attenzione) coglie questi difetti di narrazione, coglie maggiormente il "piattume" di un canovaccio abusato. Più che sopperire, in questo caso direi che accentua maggiormente questa mancanza. Ed è da qui che nascono tutti quei post che inneggiano alla volontà di "tornare bambini" come unico modo per potersi nuovamente immedesimare nello spettacolo. Senza rendersi conto che è ciò che hanno sempre fatto e non è un loro "difetto di fabbricazione", ma un errore di chi propone quel tipo di show.

Quando mi capita di leggere le valutazioni di uno show Indy e leggo tra le righe l'entusiasmo di chi lo ha guardato e si è divertito, mi viene da piangere a pensare di non poter avere lo stesso effetto all'interno di un prodotto completamente diverso (quello Major) in grado però potenzialmente di dare lo stesso grado di emozioni. Non per questo vedo nei loro commenti un atteggiamento "mark".

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Re:

Messaggio da Marco Frediani »

King of Bling Bling ha scritto:
Sicuramente sì. Io non sono del partito "Internet è il male del wrestling", ma sicuramente questo approccio diverso alla disciplina qualche "mostro" (o ibrido, se vogliamo) lo ha creato. Credo però fondamentalmente che il problema vada ricercato in ciò che il prodotto offre oggi. Insomma, se n'è già discusso mille volte, ma ribadirlo non è mai male: perché io ad oggi, sabato 8 gennaio 2011, dovrei tifare Tizio piuttosto che Caio. In WWE o in TNA che sia, intendiamoci, non è un discorso pro-parte. Una volta riuscivi ad immedesimarti in Dusty Rhodes perché portava sul ring una realtà degli anni '80. E c'era anche DiBiase a fare da controparte. Nel 1996 nacquero Austin e la sua controparte McMahon, che erano uno spaccato della società.

Oggi chi è Ziggler? Chi è Sheamus? Chi sono AJ e Joe? Non a caso sono i personaggi ancora fortemente caratterizzati a funzionare. Penso a Cena, estremamente odiato perché rappresenta il personaggio del buono a tutti i costi che non piace più, perché nella società di oggi troppo "fittizio" (chessò, mi viene in mente di contro Il Cavaliere Oscuro e tutti i film in cui il protagonista viene analizzato in profondità). Alla società non piace più il conflitto tra bene e male, perché è impensabile che questa guerra risulti ancora reale in una compagine sociale dove ci si può nascondere dietro un "bel faccino" su qualsiasi Social Network e in realtà essere tutt'altro genere di persona.

Non esistono persone buone o persone cattive. Solo persone. Sono le loro azioni che le redono buone o cattive, ma rimangono comunque punti di vista. Un uomo che uccide un altro uomo è cattivo. Ma se nell'equazione introduci una variante, racconti allo spettatore che l'uomo che è stato ucciso aveva a sua volta ucciso il figlio del suo assassino, allora quell'uomo diventa un eroe nel suo stesso errore. Sono tutti meccanismi che noi diamo per scontati perché sono scontati.

L'analisi minuziosa (se non viene usata con intelligenza, attenzione) coglie questi difetti di narrazione, coglie maggiormente il "piattume" di un canovaccio abusato. Più che sopperire, in questo caso direi che accentua maggiormente questa mancanza. Ed è da qui che nascono tutti quei post che inneggiano alla volontà di "tornare bambini" come unico modo per potersi nuovamente immedesimare nello spettacolo. Senza rendersi conto che è ciò che hanno sempre fatto e non è un loro "difetto di fabbricazione", ma un errore di chi propone quel tipo di show.

Quando mi capita di leggere le valutazioni di uno show Indy e leggo tra le righe l'entusiasmo di chi lo ha guardato e si è divertito, mi viene da piangere a pensare di non poter avere lo stesso effetto all'interno di un prodotto completamente diverso (quello Major) in grado però potenzialmente di dare lo stesso grado di emozioni. Non per questo vedo nei loro commenti un atteggiamento "mark".
Se la sceneggiatura (o storyline) è fatta bene tu ti riesci ad immedesimare. Sia che sia un film,un libro o uno show di wrestling.

L'ultima cosa che mi ha davvero coinvolto è stato il feud Hardy/Punk del 2009. Cross the line in WWE. Punk che dice verità ecose giuste ma con "piedistallismo". Sai che ha ragione ma l'atteggiamento te lo fa fischiare.

E Foley ne parla nel suo primo libro. Essere heel nel giusto. DIre cose sensate ma col modo sbagliato

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heatbreakerkid
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Re:

Messaggio da heatbreakerkid »

King of Bling Bling ha scritto:
Sicuramente sì. Io non sono del partito "Internet è il male del wrestling", ma sicuramente questo approccio diverso alla disciplina qualche "mostro" (o ibrido, se vogliamo) lo ha creato. Credo però fondamentalmente che il problema vada ricercato in ciò che il prodotto offre oggi. Insomma, se n'è già discusso mille volte, ma ribadirlo non è mai male: perché io ad oggi, sabato 8 gennaio 2011, dovrei tifare Tizio piuttosto che Caio. In WWE o in TNA che sia, intendiamoci, non è un discorso pro-parte. Una volta riuscivi ad immedesimarti in Dusty Rhodes perché portava sul ring una realtà degli anni '80. E c'era anche DiBiase a fare da controparte. Nel 1996 nacquero Austin e la sua controparte McMahon, che erano uno spaccato della società.

Oggi chi è Ziggler? Chi è Sheamus? Chi sono AJ e Joe? Non a caso sono i personaggi ancora fortemente caratterizzati a funzionare. Penso a Cena, estremamente odiato perché rappresenta il personaggio del buono a tutti i costi che non piace più, perché nella società di oggi troppo "fittizio" (chessò, mi viene in mente di contro Il Cavaliere Oscuro e tutti i film in cui il protagonista viene analizzato in profondità). Alla società non piace più il conflitto tra bene e male, perché è impensabile che questa guerra risulti ancora reale in una compagine sociale dove ci si può nascondere dietro un "bel faccino" su qualsiasi Social Network e in realtà essere tutt'altro genere di persona.

Non esistono persone buone o persone cattive. Solo persone. Sono le loro azioni che le redono buone o cattive, ma rimangono comunque punti di vista. Un uomo che uccide un altro uomo è cattivo. Ma se nell'equazione introduci una variante, racconti allo spettatore che l'uomo che è stato ucciso aveva a sua volta ucciso il figlio del suo assassino, allora quell'uomo diventa un eroe nel suo stesso errore. Sono tutti meccanismi che noi diamo per scontati perché sono scontati.

L'analisi minuziosa (se non viene usata con intelligenza, attenzione) coglie questi difetti di narrazione, coglie maggiormente il "piattume" di un canovaccio abusato. Più che sopperire, in questo caso direi che accentua maggiormente questa mancanza. Ed è da qui che nascono tutti quei post che inneggiano alla volontà di "tornare bambini" come unico modo per potersi nuovamente immedesimare nello spettacolo. Senza rendersi conto che è ciò che hanno sempre fatto e non è un loro "difetto di fabbricazione", ma un errore di chi propone quel tipo di show.

Quando mi capita di leggere le valutazioni di uno show Indy e leggo tra le righe l'entusiasmo di chi lo ha guardato e si è divertito, mi viene da piangere a pensare di non poter avere lo stesso effetto all'interno di un prodotto completamente diverso (quello Major) in grado però potenzialmente di dare lo stesso grado di emozioni. Non per questo vedo nei loro commenti un atteggiamento "mark".
La trovo principalmente colpa dei Booker. I personaggi per fare questo tipo di show ci sono (CM Punk ne è la prova vivente, Y2J ci sguazzerebbe a pennello, inoltre i nuovi prospetti come Del Rio e Bryan mi fanno ben sperare), ma se non gli si dà una bella storia anche il miglior personaggio diventa insignificante.

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Re: Final Test

Messaggio da Colosso »

Mark Druid ha scritto:

Colosso, in più di due anni che seguo questo forum ho spesso prestato attenzione a quello che hai scritto, guadagnandoti la mia stima (non te ne fregherà niente di avere la stima di uno sconosciuto, solo sappi che non è da tutti averla da me).

Mi sono domandato più volte il perchè di questo atteggiamento. Sei una persona sola? Hai bisogno di attenzioni? Perchè mi rifiuto categoricamente di pensare che tu creda SERIAMENTE in ciò che scrivi. Quello che dici dalla Rumble comprata da Benoit al fatto che gli incontri UFC siano predeterminati è semplicemente assurdo.

Hai dimostrato in qualche occasione di avere un cervello ben funzionante, quindi mi chiedo perchè non la finisci con queste idiozie? Non c'è bisogno di attirare a se' l' attenzione degli altri creando ad arte ipotesi inverosimili.

Una volta, mio padre mi disse che cattura l' attenzione degli altri chi dimostra di avere un' ottima conoscenza di ciò che dice. Qui in giro dicono che tu HAI un' ottima conoscenza, allora perchè non metterla in mostra e al servizio degli altri? Ti libereresti della fama di "matto" che hai, diventando un utente rispettato e non "schernito". Inoltre la gente continuerà a leggere quello che scrivi, anche se non perchè posti pazzie, ma perchè esprimi un parere autorevole.
Se rinnegassi quello che ho detto su Benoit perderei qualsiasi credibilità, avrei creato un precedente e dovrei fare altre concessioni al forum, finchè un giorno mi si chiederebbe di diventare smart perchè l'atteggiamento da fan è poco credibile...

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Re: Final Test

Messaggio da Nicolasblaze »

Quindi sei """coerente""" per necessità e non per convinzione? Interessante.

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Re: Final Test

Messaggio da xbob »

Colosso ha scritto:
Se rinnegassi quello che ho detto su Benoit perderei qualsiasi credibilità, avrei creato un precedente e dovrei fare altre concessioni al forum, finchè un giorno mi si chiederebbe di diventare smart perchè l'atteggiamento da fan è poco credibile...

che si può liberamente tradurre in : "toccatemi tutto ma non la mia gimmick"

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Re: Final Test

Messaggio da Colosso »

heatbreakerkid ha scritto:
Scusami, ma se non se le davano per davvero, ossia se si davano botte finte (che poi così non è, ma transeat), come facevano gli incontri a non essere predeterminati?

Come far finta di scopare ma avere un orgasmo vero.
Ho sempre pensato che gli incontri potessero non essere predeterminati anche con mosse finte... ovvero, gli atleti farebbero finta di colpirsi ma improvviserebbero l'andamento dell'incontro, senza seguire copioni, e il finale lo deciderebbero sul momento colpendosi sul serio.

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Re: Final Test

Messaggio da eddie619 »

Colosso ha scritto:
Ho sempre pensato che gli incontri potessero non essere predeterminati anche con mosse finte... ovvero, gli atleti farebbero finta di colpirsi ma improvviserebbero l'andamento dell'incontro, senza seguire copioni, e il finale lo deciderebbero sul momento colpendosi sul serio.
Tutto ciò non ha minimamente senso!

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Re: Final Test

Messaggio da heatbreakerkid »

Colosso ha scritto:
Ho sempre pensato che gli incontri potessero non essere predeterminati anche con mosse finte... ovvero, gli atleti farebbero finta di colpirsi ma improvviserebbero l'andamento dell'incontro, senza seguire copioni, e il finale lo deciderebbero sul momento colpendosi sul serio.
No vabbé guarda, questa è la cosa più deludente che tu abbia mai detto.

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Re: Final Test

Messaggio da Straight Edge »

Nicolasblaze ha scritto:Comunque, sottolineo una cosa: avete tanto preso per il culo YesIAm (che simpaticissimo non era, ma vabbè) per il topic mark/smart, eppure qua si leggono ancora cose come "bisognerebbe vedere gli show in modo mark e commentarli in modo smart"...rendiamoci conto...
Mica lo si prendeva per il culo per lo scopo del topic. Ma perché anche se eri al 99.9% d'accordo con le sue idee "le mie IDEE sono quelle giuste non capite un CAZZO :lol: "

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Re: Final Test

Messaggio da heatbreakerkid »

Straight Edge ha scritto:
Mica lo si prendeva per il culo per lo scopo del topic. Ma perché anche se eri al 99.9% d'accordo con le sue idee "le mie IDEE sono quelle giuste non capite un CAZZO :lol: "
Io YesIam non l'ho mai potuto soffrire. Arrogante e presuntuoso. Mi ricordo quanto ci litigai l'anno scorso o due anni fa.

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